COSTANZA: tanto tuonò che piovve !!

 

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO – Fa parte del mestiere di giornalista ma, credetemi, in tutta sincerità non mi sarei mai aspettato un commento così lungo, articolato e molto di parte come quello inviato sull’indirizzo di posta elettronica di questo giornale (regolarmente iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Salerno) dal presidente della Pro Loco di Teggiano, che non è “tal … Amelio” ma il dr. Enrico Maria Amelio, in contrapposizione al contenuto del mio articolo del 15 agosto scorso dal titolo <<Costanza, una principessa senza castello>>. Prima di andare avanti con il mio approfondimento ritengo necessario precisare almeno due cose: Primo: conosco pochissimo per aver incontrato fugacemente soltanto due volte il dr. Amelio e con lui non ho mai parlato di momenti organizzativi della Principessa; Secondo: ritengo il dr. Amelio persona squisita ed assolutamente fuori da ogni gioco non lecito e non pulito, anzi in quei due brevi incontri mi è apparso decisamente come una persona molto professionalizzata ed anche capace oratore. Del resto dal mio articolo del 15 agosto non traspare neppure per un istante e nemmeno per sottintesi una cosa diversa da quanto ora detto e scritto. Mi meraviglio, quindi, che il dr. Amelio abbia stranamente dimenticato che la lingua italiana, la nostra madre lingua, offre una ridda incredibile di soluzioni dialetticamente civili e corrette, mai scurrili, per poter mandare a quel paese un interlocutore sgradito. Ecco se il dr. Amelio avesse represso una più che probabile, e tutto sommato anche comprensibile ira, forse avrebbe fatto un qualcosa di speciale per aprire un dibattito sereno e costruttivo a tutto vantaggio della Principessa, dibattito che con queste premesse credo sia davvero impossibile avviare; poi veramente non si può mai sapere, e domani è sempre un altro giorno (lo dice lo stesso dr. Amelio, o sbaglio anche questa volta !!). Chiedo scusa per aver preso fischi per fiaschi ed aver scritto che l’idea dell’assalto era stata di Massimo Cinque, ma mi si consenta però di dire che il regista, in genere, raccoglie quasi sempre i consensi e/o i dissensi. Che poi lo stesso Cinque sia tuttora un regista Rai, buon per lui e tanti auguri per un futuro ancora più luminoso. Poi il dr. Amelio afferma che le mie <<soluzioni innovative e gratuite erano soltanto autocandidature onerose come ufficio stampa …>>; per rispondere mi rifaccio a quanto detto per la madre lingua, non ho altro da aggiungere. Io non cavalco intrighi, ho soltanto commentato -dal mio punto di vista- una notizia verso la quale il quotidiano Il Mattino aveva dedicato due articoli in due giorni, solo che lì non c’era alcun commento del giornalista e questo, si sa, fa sempre molto piacere a chi non vuole essere infastidito. Per quanto riguarda poi il sopravvento che avrebbe preso l’aspetto economico su tutto il resto la risposta sta anche in buona parte nella “presunta” richiesta della famiglia Macchiaroli nei confronti della ProLoco che, in questo caso, ha fatto benissimo a resistere alle pressioni nobiliari. Certamente, ho parlato anche della macchina di Santa Rosa (e noto con piacere che il dr. Amelio ne è perfettamente a conoscenza, altrimenti avrei sbagliato a giudicarlo capace ed efficiente !!), e di sicuro aspetto con ansia la novità per la Principessa che il buon dr. Amelio ha annunciato <<in prima assoluta>> su questo giornale (e lo ringrazio per questo !!). Non sono né un gufo, né un destabilizzatore di professione e neppure un aspirante lecchino (purtroppo non ho più l’età !!, e mi fermo qui) o un rosicone, quindi non cavalco nessuna tigre per raggiungere temerari ed oscuri obiettivi che non siano quelli dell’informazione scevra da qualsiasi condizionamento; capisco che spesso può non piacere, ammetto anche che spesso posso sbagliare (ma chi non sbaglia !!), ma così va la vita egregio dr. Amelio. Fortunatamente ho un punto a mio vantaggio, la storia di oltre trent’anni di giornalismo d’inchiesta che ha attraversato in lungo e in largo anche le spire voluttuose di tangentopoli uscendone sempre indenne, anche dalle aule giudiziarie. Le posso assicurare, gentile dr. Amelio, che ad ogni mia inchiesta veniva detta sempre la stessa cosa: <<gli scritti di Bianchini sono soltanto autocandidature onerose come ufficio stampa>>, qualcuno ha detto la stessa cosa anche dopo l’uscita del mio ultimo libro su Vincenzo Giordano (spero che Lei sappia chi è stato Giordano !!); esattamente quanto ha scritto Lei nel suo commento. Fece la stessa cosa il suo predecessore (Elio Cantelmi, il vero ideatore della Principessa, se non erro !!) quando all’indomani di un mio articolo si prese la briga di scrivere alla direzione di Cronache del Mezzogiorno per denunciare il fatto che io avevo scritto male della Principessa perché non avevo avuto l’ufficio stampa. Avevo dimenticato questo episodio e bene ha fatto “tal … Marco” a ricordarmelo con un suo commento. Mi soffermo sugli uffici stampa per rimarcare il fatto che fino ad oggi avrei dovuto inanellare al mio attivo almeno un migliaio di uffici stampa; haime!! Ne ho avuto soltanto uno a titolo gratuito diversi anni fa, durato pochi mesi, finito nelle secche di una cattiva concezione degli uffici stampa da parte di chi te li offre; un compromesso che io non accettai. Per chiudere, egregio dr. Amelio, mi corre l’obbligo di segnalarLe che qualche volta ho anche scritto cose positive sulla Principessa, come quando la Pro Loco affidò l’ufficio stampa all’amico Rocco Colombo che ritengo una persona superiore a tanti giornalisti, Rai e non, sul piano della serietà e della preparazione professionale; così come l’anno scorso rimasi basito alla presentazione salernitana (forse l’unica !!) della manifestazione quando appresi come ed a chi era stato concesso l’onore e l’onere dell’ufficio stampa. Espressi subito, in quella sede, le mie perplessità anche a qualcuno del suo staff che ora ovviamente negherà; ma questa è materia delicata che potrei spiegargliela soltanto a voce ed a quattr’occhi. Infine per quanto attiene i costi e i ricavi (ultimo punto da Lei contestato) Le posso soltanto assicurare che non ci sarebbe niente di più bello che la Pro Loco di Teggiano (che ovviamente non ha assolutamente niente da nascondere) indicesse una bella conferenza stampa finale nel corso della quale illustrare, non a me, ma a tutti i giornalisti presenti i dati sugli aspetti meno conosciuti dell’importantissima kermesse. Altro che sfogo per le mie presunte frustrazioni, qui si metterebbe in scena una cosa assolutamente inedita e, quindi, di per se altamente innovativa; o anche questo suggerimento, gentile dr. Amelio, può essere scambiato come autocandidatura onerosa e/o come offesa al popolo teggianese !! Un’ultima cosa. Per quanto attiene i <<commenti e la loro dubbia provenienza>> è giustissimo quello che hanno scritto alcuni commentatori; difatti, di comune accordo col il direttore editoriale, ho dato disposizioni alla redazione che da questo momento i commenti dovranno essere sempre accompagnati da precisi dati identificativi prima di essere pubblicati. Tanto per chi deve sfogare le proprie repressioni e/o frustrazioni c’è sempre spazio nel mare infinito e melmoso del web che non deve essere mai confuso con un giornale debitamente autorizzato dal tribunale. Bene, amici lettori, chiudo dicendovi (come apoditticamente ha scritto qualche settimana fa il buon filosofo Giuseppe Cacciatore all’indirizzo del giudice Michelangelo Russo) che: <<da oggi sono in vacanza e certamente non controreplicherò>>.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *