BELLA: un paese al passo con i tempi !!

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Qualche settimana fa ho letto su Ondanews.it una interessante notizia: Bella (Pz): Il Comune garantisce le coppie di fatto con il Registro delle Unioni Civili. La notizia, ovviamente, era accompagnata da una descrizione molto dettagliata di quanto il Comune di Bella stava facendo in favore delle coppie di fatto senza apparente distinzione tra coppie eterosessuali o omosessuali, ma anche stranieri purchè residenti in Bella ed iscritti nello stesso stato di famiglia. Una bella notizia di civiltà che proietta di colpo il piccolo comune lucano nel gotha delle principali città italiane in materia di coppie di fatto. Una notizia che può anche apparire sorprendente e rivoluzionaria se non si conoscono bene la storia e le tradizioni di quello splendido paesino che sorge sulle pendici del Monte Santa Croce con vista sulle due fiumare che lo costeggiano fin verso la vallata che porta verso la mitica “Appia Antica” tanto cara ai romani. Fin dall’immediato dopoguerra Bella in tutta la zona di quel profondo e troppo tradizionalista lembo della Lucania ha rappresentato il punto di riferimento della modernizzazione dei costumi e dei rapporti tra il sesso maschile e quello femminile, anticipando a volte di decenni l’evoluzione sociale degli altri paesi del circondario. Io sono di Muro Lucano, paese confinante con Bella e non solo per ragioni territoriali. Fino a qualche decennio fa c’è sempre stata una grande rivalità tra le due comunità; Muro Lucano, più grande, aveva il vescovado, la pretura, la banca, il castello della regina Giovanna di Napoli, il primo deputato della zona (il dicci Salvatore Pagliuca), ecc. ecc.; Bella, più piccola, aveva un’ottima posizione geografica in quanto le sue strade la collegavano con il retroterra lucano ed anche pugliese, ed aveva bellissime ragazze, molto più belle di quelle muresi. Parlo degli anni ’50, ovviamente, quando la rivalità tra i due paesi era accesissima e si manifestava in tutta la sua crudezza sui rispettivi campi di calcio nelle occasioni di scontri epocali tra le due squadre che infiammavano le contrapposte tifoserie. Anche allora Bella era sicuramente più avanti, come senso di modernità, rispetto a Muro; in quegli anni ricordo di aver assistito almeno a due derby infuocati, uno a Muro e l’altro a Bella; andavo insieme a mio fratello maggiore che militava, da terzino, nella squadra di Muro. La visione di quelle due partite mi colpì per un fatto molto significativo; per la partita di Muro non c’era neppure una ragazza o una donna (si intravedeva qualche contadina passare su una stradina lontana di ritorno dalla campagna !!), per la partita di Bella, invece, gli spalti erano pieni di ragazze e di belle donne, tutte ben vestite ed anche accese tifose (quando stavano zitte era il segnale di un feeling con qualche calciatore murese !!). In quell’epoca molti ragazzi muresi si fidanzarono con ragazze bellesi e tantissimi furono i matrimoni andati in porto; di contro si acuiva sempre di più una sorta di gelosia dei ragazzi bellesi contro i muresi che subivano veri e propri attentati quando a piedi e di nascosto cercavano di raggiungere da Muro la periferia di Bella. Si doveva baipassare una fiumara e poi risalire la china verso Bella ed era lì che i bellesi aspettavano pronti e bellicosi per impedire (anche con lancio di pietre) l’ingresso nel loro paese ai nemici di Muro. Tempi belli ed anche eroici, se vogliamo, e mentre Muro si dibatteva e dimenava in burrascose lotte politiche intestine a Bella pensavano saggiamente al turismo stanziale e di passaggio facendo del paese una bella ed invidiata stazione climatica; tempi che appartengono soltanto ai ricordi del passato. Ma quella che allora poteva apparire ai più come una sorta di civilizzazione forzata nella parità tra i due sessi ha prodotto effetti molto positivi per la comunità di Bella. Non a caso, e non per caso, proprio a Bella nacque la prima radio libera della Lucania; anche se ad onor di cronaca va detto che in quel periodo le radio libere spuntarono come funghi in tutto il Paese. Molti donne di Bella sono letteralmente esplosi in moltissime discipline della vita associativa anche a livello nazionale. Ne ricordo soltanto una: la dottoressa Simonetta Matone, magistrato, molto spesso ospite di Porta a Porta di Vespa è nativa di Bella. Ho rispolverato antichi ricordi per stigmatizzare il fatto che se oggi Bella è stata proiettata tra le prime città italiane in materia di riconoscimento delle coppie di fatto lo si deve probabilmente alle sue antiche e radicate tradizioni. Non c’è da meravigliarsi quindi se oggi Bella (un paesino di cinquemila anime nel cuore della Lucania) è arrivata ad un livello di dignità civile pari a città come Napoli, Torino, Palermo e Milano. Complimenti, comunque, ai suoi attuali amministratori (alcuni dei quali saranno probabilmente figli o nipoti di quei matrimoni innanzi descritti !!) che hanno saputo continuare la loro azione di civiltà nel solco di quelle tradizioni.   

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