INTERVENTI SUI RIFIUTI

 

da Adriano Mongiello

CAVA de’ TIRRENI (comunicato di Enrico Bastolla, candidato alle primarie PD) – Ambiente è anche il rilancio e rafforzamento del progetto di raccolta differenziata, valutando e promuovendo una volta per tutte il sistema porta a porta, farlo decollare attraverso il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado. L’impegno, con un‘azione di Governo regionale e centrale, sarà quello di uscire definitivamente dal Consorzio di bacino 1, una vera e propria vergogna, un vero e proprio carrozzone politico escogitato da Bassolino e Fiorillo. Una fase commissariale lunga ed estenuante, oltre che inutile, dove la liquidazione del Consorzio doveva comportare la fine dello stesso consorzio, che non esercitava più l’attività propria dell’impresa, ma doveva svolgere solo ed esclusivamente un’attività straordinaria. Nulla di tutto questo. L’obiettivo è quello di accelerare e garantire la gestione del nuovo ciclo dei rifiuti attraverso l’ATO (Ambito Territoriale Ottimale), che si farà carico nei prossimi anni, delle politiche del ciclo integrato dei rifiuti e della realizzazione delle opere relative al servizio. Si è trasferita ai Comuni la competenza esclusiva gestionale di tutte le parti del sistema, dal prelievo al trasporto dei rifiuti sino allo smaltimento finale, che rappresenta anche un passaggio fondamentale verso la tutela dei livelli occupazionali dei lavoratori dei Consorzi. I 7 ATO coincidono con i confini amministrativi delle Province. All’interno di ogni ATO sarà poi operata un’ulteriore suddivisione in base alle peculiarità territoriali e sono stati individuati 35 STO (Sistemi Territoriali Ottimali) delle aree geografiche omogenee per quantitativi di rifiuti prodotti, densità abitativa, caratteristiche morfologiche e possibilità di utilizzo degli impianti. Il Comune, dunque, svolgerà le funzioni di organizzazione del servizio loro attribuite dalla legge, in forma obbligatoriamente associata, toccherà alle Conferenze d’Ambito (enti di governo degli ATO) pianificare il servizio, attuarlo e determinare la tariffa. Dobbiamo essere parte attiva, vigilare su questo nuovo processo, per adottare una soluzione organizzativa ritenuta più idonea ed efficace, vantaggiosa per i cittadini in termini economici, anche attraverso l’ausilio di consulenti tecnici. Sotto questo punto di vista la normativa lascia ai Comuni la massima libertà di organizzazione del ciclo, senza imporre modelli calati dall’alto e rispettando la forte diversità territoriale della Regione. Gli obiettivi sono: 1- Riduzione dei rifiuti; 2- Riutilizzo e miglioramento della qualità delle raccolte per ridurre le quantità da smaltire; 3- Riduzione della tassa. A questo punto mia proposta per esenzione totale e/o parziale della tassa. Es. proporre un progetto per le aziende come quello del Centro Riciclo di Vedelago: dove non si parla di rifiuti, ma di materiale. Questo centro si occupa di separazione e riciclaggio di rifiuti, ma la peculiarità consiste nella percentuale di rifiuti che riesce a riciclare, ovvero il 99%. Sembra impensabile in quest’epoca, eppure è realtà. Bisogna che ci sia un’accurata separazione dei rifiuti, ma soprattutto una raccolta differenziata che sia mirata al riciclo. Si deve raccogliere l’umido attraverso gli impianti di compostaggio, i vari materiali in modo separato, ma soprattutto si devono raccogliere in modo sensato gli imballaggi. Questi soggiacciono all’accordo nazionale ANCI-CONAI. Ma molti non sanno neppure cos’è. Questo accordo prevede che quando una persona va al supermercato e compra le bottiglie d’acqua, paga l’acqua, paga l’imballaggio e paga anche il costo per portare gli imballaggi all’impianto di riciclo. Lo paga già. Se poi nessuno si occupa della raccolta di quegli imballaggi, il cittadino paga due volte perché l’imballaggio finisce in discarica o altrove. In località Ponte nelle Alpi si è riusciti a raggiungere un riciclo pari al 99%. Partire dalla sensibilizzazione delle persone è quindi fondamentale. Tenere in mente le 4R: Riduco, Riuso, Riciclo e Recupero. Più ricicli meno paghi. Introdurre un moderno e accessibile sistema per la tracciabilità dei rifiuti. In questa direzione istituire all’interno dell’organico della polizia municipale, figure specifiche di ispettori ambientali, con poteri di accertamento e sanzione delle violazioni amministrative in materia di rifiuti per raggiungere un’ottimizzazione dei rifiuti ed una migliore attività di pulizia delle strade e cadito

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *