Regione o Comune: questo è il problema!!

Aldo Bianchini

SALERNO – Il dibattito politico a Salerno è incentrato esclusivamente  sulla candidatura del primo cittadino, Vincenzo De Luca, a Presidente della Regione Campania. C’è chi è molto favorevole e chi invece ritiene non opportuno candidarlo, atteso che potrebbe essere condannato e di conseguenza sospeso. Mentre si consumano polemiche tra “DeLuchiani” ed “anti DeLuchiani”, nessuno riflette sulla ormai quasi certa circostanza delle elezioni comunali a Salerno già nella primavera del 2015 e quindi tra qualche mese.  La Corte di Appello infatti si accinge a dichiarare la decadenza di Vincenzo De Luca come Sindaco. Oggi, anche dopo la sentenza De Magistris, è difficile che la Corte condanni De Luca, ma se lo farà chi sarà il successore di quest’ultimo? Voci di palazzo sembrano accreditare l’on. Fulvio Bonavitacola, che smetterebbe i panni di deputato per indossare i panni di sindaco-deluchiano.  Soluzione questa molto gradita a Nello Fiore, in campagna elettorale  per le regionali già da qualche anno, e a diversi consiglieri comunali  suoi amici, come Nino Criscuolo, Gian Luca Memoli, Mimmo Ventura, Rosa Scannapieco ed Amedeo Avagliano che si sono schierati a sostegno di Nello Fiore per le regionali. Ma De Luca è allergico a qualsiasi gruppo che si crei senza la sua regia. Ritengo pertanto, come ho spesso scritto, non più percorribile l’ipotesi Bonavitacola. A questo punto dal cilindro magico il Sindaco potrebbe far  uscire l’unico nome di cui si fida ciecamente, Nino Savastano, attuale assessore alle politiche sociali, che ha evitato abilmente qualsiasi delega provinciale. Personaggio però facilmente attaccabile dagli avversari in considerazione de suoi trascorsi giudiziari di qualche anno addietro che tra le tante assoluzioni annoverano anche qualche piccola ma significativa prescrizione. Il figlio, Roberto De Luca, molto presente sui media negli ultimi tempi, potrebbe indurre qualcuno a pensare che sia Lui il prossimo candidato, ma De Luca è troppo intelligente per  non comprendere  che il nepotismo non paga, anzi che il nepotismo imposto distrugge; ma poi sul bravo e dinamico Roberto ci sono ancora tante ombre giudiziarie da indurre chiunque ad un passo indietro, almeno per le comunali della prossima primavera. Forse Roberto, con Savastano che gli fa da chioccia, potrebbe presentarsi come consigliere comunale, per poi, tra cinque anni candidarsi come Sindaco. Entrambe le soluzioni prospettate lasciano sul campo molte vittime. Cosa faranno infatti Franco Picarone ed Ermanno Guerra (Franco molto meno dopo i dissapori di qualche tempo fa con Vincenzo, ma Ermanno aspetta da una vita la giusta e meritata incoronazione) che tra gli assessori sembrano essere legittimamente gli amministratori più idonei a ricoprire il ruolo di primo cittadino. Come anche Enzo Marai (sicuro uomo di partito) e Luca Cascone (seppe rinunciare alla presidenza dell’Autorità Portuale dopo essere stato nominato per far piacere a Vincenzo). Ecco perché sarà importante, anzi determinante, la candidatura di De Luca alla regione.; soltanto così molti scontenti potranno trovare una provvidenziale e riparatrice collocazione tra i candidati al consiglio regionale e nel più prolifico sottogoverno. In caso contrario sarà inevitabile una rottura dalle conseguenze inimmaginabili. Anche se incomincia a prendere quota la possibilità che il centro sinistra possa presentare più di un candidato a Sindaco. Peraltro nel nuovo assetto amministrativo comunale dovrà trovare collocazione anche l’attuale presidente del consiglio comunale, quell’Antonio D’Alessio che risponde al gruppo dell’on. Iannuzzi. L’avv. D’Alessio negli ultimi tempi frequenta sempre più assiduamente altri due legali del Palazzo, Luciano Provenza ed Anna Ferrazzano. Tre cognomi molto importanti appartenenti a famiglie altrettanto prestigiose e soprattutto tre persone sulla cui onestà e signorilità non si può eccepire nulla. Forse questi tre consiglieri stanno  organizzando qualcosa?  Lo sapremo nelle prossime puntate di questa storia, quando esamineremo altre soluzioni, quali quelle del centro destra  e dei 5 stelle. Alla prossima.

 

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