Primarie PD: in regione uomini e donne senza padrini

Aldo Bianchini

SALERNO – Sempre davanti la solita edicola, e sempre di buon mattino, sono stato fermato dal solito lettore che senza mezzi termini mi ha detto: “Avete visto che De Luca non è come lo descrivete Voi. Ha annunciato che in regione porterà tutta gente pulita e senza padroni !!”. Mi sono affrettato ad acquistare i giornali e all’interno di Cronache del Salernitano ho trovato: “In regione, uomini e donne senza padrini”. Mi sono stropicciato gli occhi ed ho riletto, pag. 3 del 21 dicembre 2014. Incredibile ma vero, siamo all’assurdo con un De Luca che ha la sfrontatezza e la faccia tosta di rilasciare simili dichiarazioni e con gente che ancora gli crede. Ho Letto l’attacco dell’articolo firmato da Marta Naddei e sono rimasto ammutolito: “Un’altra classe dirigente ed un altro stile di governo, fatto di rigore assoluto e di uomini e donne senza padrini”. E’ così che il sindaco De Luca … ha concluso la due giorni di Terra delle Idee, la Leopolda in salsa campana -scrive la Naddei-. Allontanandomi dal giornalaio sotto casa ho pensato che è proprio così che Vincenzo De Luca riesce ancora (qualcuno spera per poco !!) a mietere almeno consensi mediatici tutti basati sulla ricerca di frasi e di logotipi ad effetto (come quello recitato dalla pseudo tribuna della cosiddetta Leopolda) sparati sull’immaginario collettivo con la sicurezza che tanto non c’è nessuno (politici, giornalisti e semplici cittadini) che è in grado o ha la forza di controbattere le sue apodittiche e farneticanti dichiarazioni che assomigliano sempre di più a veri e propri proclami. Allontanandomi dal giornalaio mi sono anche chiesto dove potrà mai trovare “uomini e donne senza padrini”. Forse nell’hinterland napoletano, certamente non qui a Salerno dove tutte le donne e tutti gli uomini di De Luca sembra non abbiano assolutamente voce in capitolo e né luce propria. Vorrei che qualcuno me ne indicasse uno soltanto e sarei immediatamente disposto a fare marcia indietro ed a chiedere scusa. E allora di che parliamo ? Del nulla assoluto, soprattutto per quanto riguarda l’agglomerato pasticciato e rissoso delle varie componenti politiche (si fa per dire !!) che dovrebbero prima organizzarsi e poi mettere in campo uno straccio di documento condiviso in nome del quale ricercare (e qui ci vorrebbe la lanterna di Diogene) un personaggio credibile e spendibile contro quel “mostro mediatico-comunicazionale” che è, a tutt’oggi, Vincenzo De Luca o meglio contro il personaggio che sceglierà De Luca per le prossime amministrative, personaggio che sarà comunque molto più credibile e spendibile di quello o di quelli che l’altra parte riuscirà forse a partorire tra doglie e dolori lancinanti.  Ecco, l’assoluta insipienza degli altri rende sempre più forte e più credibile Vincenzo De Luca che può permettersi il lusso di sparare balle come quella di dire che in regione andranno uomini e donne senza padrini, come se questi uomini e donne avessero la possibilità di candidarsi da soli. Sembra comunque che nuove grane possano venire proprio da questa cosiddetta e benedetta “Leopolda in salsa campana”; difatti l’ex consigliere comunale ed avversario giurato del sindaco, Fausto Morrone, ha incominciato a tirar fuori dalle sue segrete carte anche l’ultima in ordine di tempo. Sembrerebbe che venerdì 21 dicembre 2014 a Caserta ci sia stato un incontro elettorale tra Vincenzo De Luca e il rappresentante della CPL (nota azienda di trasporto pubblico) che sarebbe stata oggetto di una “interdittiva antimafia” per cui rischierebbe la revoca da parte della Regione dell’affidamento di alcuni servizi di trasporto. Se l’uscita di Morrone sarà confermata dai fatti, ovvero dai riscontri oggettivi, potremmo trovarci di fronte ad un’altra buca di De Luca, anche perché altri episodi analoghi sarebbero accaduti in un recente passato. Morrone scrive che “ … De Luca è perseguitato dalla sfortuna quando intrattiene rapporti con aziende casertane … di incrociare imprenditori sottoposti ad interdittive antimafia … “. A livello di sfortuna credo di poter condividere lo scritto di Morrone, per altri versi no. Soprattutto per gli aspetti giudiziari per i quali ci vorranno molti mesi se non anni per verificare le cause e le circostanze in cui De Luca si è mosso politicamente; e con la lentezza della nostra giustizia credo proprio di poter affermare che anche questa volta il buon Fausto dovrà mettersi sull’atra sponda ed attendere all’infinito. Ma ritorniamo al tema e cioè alla domanda di dove De Luca potrà trovare uomini e donne senza padrini. Una soluzione c’è; forse ci penserà “La Destra” con Carlo Aveta (consigliere regionale de La Destra e già pesantemente bacchettato dall’ex ministro Francesco Storace) a fornirgliene qualcuno che avrà chiaramente un colore ed un padrino politico dal buon pedigree.

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