La politica del Ninà: una cena riservata … tra Bcc e Comune verso le elezioni

Aldo Bianchini

SASSANO – Un’altra domenica impegnativa negli accoglienti locali del “bar-gelateria NINA’” in Silla di Sassano. Due gli argomenti principali della mattinata all’ordine del giorno dei “liberi pensatori”: la corsa verso le elezioni amministrative di maggio e i movimenti di fusione che stanno investendo la Bcc Sassano con la Bcc Monte Pruno. C’è stato anche un terzo argomento legato ad una squallida “questione di corna” con pacchi e valige che volavano fuori da finestre e balconi (fatto molto frequente in tutte le zone ed in tutti i ceti sociali) ma questo è stato presto abbandonato per fare posto alla “cena dei misteri” che sarebbe stata consumata tra cinque personaggi molto noti nella comunità sassanese che per ragioni di privacy indico soltanto per iniziali “A.C. – T.P. – V.C. – G.D. – A.D.” in un ristorante della zona “X” (per non fare pubblicità indotta). Nel corso della cena si sarebbe ovviamente discusso delle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale di Sassano con l’accordo su due novità molto importanti: la ritrovata intesa tra AC e TP che sarebbe passata attraverso la candidatura di AD che oltre a rappresentare una discontinuità con il recente passato dovrebbe costituire una sorta di “controllo operativo” della nuova amministrazione per conto della Bcc Sassano. Non solo, sempre secondo i bene informati “Liberi pensatori del Ninà”, nel corso della cena ci sarebbe stato un sostanzioso riavvicinamento di VC verso AC con l’intesa che il figliuol prodigo VC dovrebbe fare da “trait d’union” tra la Bcc Monte Pruno e la stessa Bcc Sassano nel caso, ancora tutto da verificare, di una prossima fusione tra le due banche di credito cooperativo; una posizione, quella di VC molto ben vista dai vertici attuali della Bcc Monte Pruno. Insomma come AD dovrebbe essere l’ago della bilancia della prossima campagna elettorale amministrativa e della nuova amministrazione comunale, così VC dovrebbe rappresentare il giusto punto di equilibrio nelle eventuali pratiche di fusione delle due Bcc locali. E GD ? ebbene GD, grande conoscitore della macchina comunale e delle intersezioni tra Comune e Bcc, dovrebbe svolgere il ruolo impegnativo di “garante dell’intera operazione” sia a tutela di AD che dell’accordo tra AC e TP anche in funzione del ruolo da assegnare a VC. Una cosa che soltanto all’apparenza sembra complicata ma che, conoscendo, fatti e persone, è assolutamente semplice. Sorprende il nuovo ritrovato accordo, pieno e consapevole, tra AC e TP per il rinnovo del consiglio e della giunta comunale che necessiterà di alcuni importanti cambiamenti anche nei nomi e nei cognomi. Questo sarebbe il prezzo dell’accordo tra AC e TP; un accordo che spiazza tutti gli altri concorrenti per la poltrona di sindaco, un accordo che così come strutturato dovrebbe assicurare la vittoria certa per la riconferma di TP nel ruolo di sindaco di Sassano. Dall’altra parte della barricata (politica, s’intende !!) c’è uno stuolo di pretendenti già pronti sui blocchi di partenza e che alla notizia della “cena dei misteri” hanno rapidamente tirato i freni per non correre il rischio di fare figuracce in quanto l’intesa ritrovata tra AC e TP con l’aggiunta dei voti di VC e di AD potrebbe costituire un’asticella insormontabile. Ma questo, pur avendoli scaraventati nel panico, non ha spento tutte le loro velleità ed immediatamente (almeno così si dice !!) si sarebbero messi al lavoro per ricercare, incoraggiare e coinvolgere l’unico personaggio in grado di fare sintesi tra le varie velleità; si tratterebbe dell’ex sindaco Domenico Rubino che ad un primo approccio avrebbe risposto picche (non vuole più saperne del Comune di Sassano dopo le delusioni di cinque anni fa !!) anche se non avrebbe del tutto chiuso le porte di un’eventuale accettazione forse vincolata ad un fatto importante, cioè la condivisione della scelta unitaria anche da parte di Gaetano Arenare che oggi come oggi appare come l’avversario più credibile per la corsa a sindaco. Insomma soltanto “un cartello unitario” potrebbe mettere in discussione la vittoria della lista che sarà partorita dall’accordo tra AC – TP – VC e AD. Nelle prossime settimane ne sapremo di più. A margine di questi argomenti nei locali del “Ninà” si è anche parlato delle votazioni per il rinnovo delle cariche del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati (COA) di Lagonegro. Due le liste in campo con personaggi eclatanti che rappresentano al meglio i famigerati cosiddetti “salti della quaglia”, un po’ come accade in politica, alla ricerca dissennata di un posto in paradiso. Ma di questo ne parlerò in un prossimo servizio.

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