LA RIFORMA DELLA SCUOLA

Da Mauro Concilio

ROMA – La riforma della scuola ,purtroppo,andrà in porto perché ci sono le
condizioni favorevoli nel Paese. Anche se il personale non e’
d’accordo,essa incontra il favore sociale di coloro che sostengono che
“a scuola non si fa niente” e che ci sono tre mesi di vacanza
pagati,soprattutto delle famiglie che da tempo sono in conflitto con il
personale docente(infatti, da quando le famiglie hanno avuto voce nelle
scuole ,e’ iniziata la vera perdita di autorevolezza dei professori,a
causa di una forte confusione di competenze tutta “italica”).Il
paradosso e’ che il sindacato ,storicamente più’ vicino a governi di
centro sinistra ,e’ il grande sconfitto di questa epoca,con un governo
che poteva essere considerato amico,ma che non lo è più ,in quanto la
generazione dei “rottamatori” e’ proprio quella che partendo da Sinistra
finisce a Destra,quella che vuole diritti ma che in realtà’
strumentalizza gli stessi per scalare la società idolatrando la
necessità’ di un supposto “merito” che in Italia sarebbe assente. Questo
governo ha sapientemente deideologizzato la Sinistra sintonizzandosi
sulla maggioranza del paese,che e’ di orientamento moderato. Da sempre la
Sinistra in Italia e’ minoritaria ,dal dopoguerra i voti non si sono mai
spostati,solo in Italia(riflettiamo!)per governare la sinistra ha avuto
bisogno del centro cattolico e laico. La massiccia diffusione della
proprietà’ privata e del risparmio liquido,la presenza della Chiesa
cattolica,spostano permanentemente il paese verso destra,con innesti
massonici concorrenziali alla Chiesa(come dimostrano i referenda sul
divorzio e sull’aborto,sapientemente vinti dai laici che hanno diffuso
il verbo liberal-democratico).In questa operazione il PD ha buon
gioco,perché il Pdl, nonostante fosse potenzialmente più’ offensivo
verso i diritti dei lavoratori(e comunque lo e’ stato),a causa delle
articolazioni interne al capitalismo italiano,non unanimemente schierato
su un unico fronte conservatore,doveva ricorrere alla DIVISIONE dei
sindacati(ricordate la CGIL isolata?).Con il PD non c’è bisogno,in
quanto il governo ha buon gioco nella sconfitta sindacale perché puo’
contrapporsi ad essi senza paura di perdere nulla,unificando
progressisti e moderati in un indistinto. La politica non e’ una scienza
esatta,non risponde a teoremi infallibili,ma rappresenta dietro le sigle
blocchi sociali. Aggiungiamo anche che il sindacato negli ultimi tempi ha
perso potere anche perché non ha focalizzato la sua attenzione su tutti
i lavoratori della scuola e,in particolare modo ,sulle condizioni
lavorative all’interno degli istituti,ma si e’ ridotto ,talvolta,a mera
centrale di erogazione di servizi da parte di una pura burocrazia di
apparato,e allora ci rendiamo conto di cosa stia realmente accadendo.

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