BANCHE: basta allarmismi, parla Michele Albanese

SANT’ARESENIO – Ritengo che sia necessario ed ancorché indispensabile

fare un po’ di chiarezza su quello che sta accadendo

nel mondo bancario dopo gli ultimi accadimenti.

È inutile ricordare come il sostantivo Banca, oggi, sia

una delle parole meno amate, viste anche le forti

conseguenze e le polemiche causate dall’ultimo decreto

“salvabanche”, messo in campo dal Governo Renzi.

È, altrettanto, palese evidenziare come facilmente si

riesce a diffondere un certo allarmismo, che diventa

immediatamente psicosi.

È, però, giusto mettere dei paletti fermi, trasmettere

chiarezza sull’argomento, evitando di fare di tutta

un’erba un fascio, confondendo le mele marce con

quelle buone.

In primo luogo, è fondamentale circoscrivere quello

che sta accadendo, altrimenti si rischia di creare tanta

confusione.

Prima di fare questo, però, voglio esprimere vicinanza

verso i risparmiatori che si trovano a vivere ed a

subire una situazione molto difficile, dove i risparmi di

una vita sono stati completamente azzerati senza che si

avesse la minima consapevolezza di aver acquistato

prodotti rischiosi.

Sembra di rivivere un momento molto simile a quello

di qualche anno fa, con le Lehman Brothers.

Fu quella una fase molto delicata. La nostra Banca si

fece carico, attraverso una grande azione di responsabilità,

di rimborsare i sottoscrittori di quelle obbligazioni,

perché i clienti si erano semplicemente fidati di noi.

Dopo quell’episodio non fu facile riacquistare la

stessa fiducia, ma l’operazione di rimborso ci diede il

giusto respiro per recuperare il terreno perso.

In questa circostanza abbiamo deciso, come Banca, di

prendere le distanze da un certo tipo di operatività

messa in campo da alcuni istituti bancari, mettendo in

luce come la Banca Monte Pruno sia un’azienda di credito

solida, con un patrimonio vivo, reale e consolidato,

non avvezza a porre in essere particolari operazioni

finanziarie.

La Banca Monte Pruno non ha mai immaginato di

emettere e/o collocare obbligazioni subordinate tra la

clientela.

Tutte le obbligazioni emesse dalla nostra Banca non

sono artifici contabili per incrementare il capitale sociale,

bensì titoli garantititi dal Fondo di Garanzia degli

Obbligazionisti per 103 mila euro, al quale va aggiunta la

garanzia di 100 mila euro riconosciuta ai depositanti.

Non ci sono se, non ci sono ma!

Sono prodotti collocati tra la nostra clientela, da anni,

con trasparenza e chiarezza.

E proseguiremo su questa strada per rafforzare la

tutela dei risparmiatori, nell’ottica di quella reciproca

fiducia che caratterizza il nostro rapporto con la clientela.

È fondamentale essere chiari con i propri clienti,

avendo cura di non collocare strumenti finanziari più

rischiosi presso clienti non in grado di comprenderne

l’effettivo rischio.

Questa si chiama ETICA.

Il nostro è, infatti, un impegno etico a cui facciamo

quotidianamente riferimento.

L’etica prevede regole non sempre scritte, ma che

puntano ad incrementare quel rapporto di fiducia,

indispensabile per il nostro lavoro.

La Banca Monte Pruno è un istituto solido, capace di

creare reddito e valore con professionalità.

Si diventa una Banca solida non attraverso gli spot,

ma attraverso i fatti, attraverso la creazione di valore.

Anche quest’anno, a conferma di ciò, abbiamo

alimentato il nostro trend di crescita delle grandezze

incrementando, ancora una volta, i depositi della clientela

per più di 40 milioni di euro, superando la soglia dei

400 milioni di euro; abbiamo immesso nel circuito

economico altri 25 milioni di euro di finanziamenti,

arrivando alla soglia di 250 milioni di euro. Ci apprestiamo

a registrare l’utile di esercizio più alto della nostra

storia, pari ad un valore superiore ai 5 milioni di euro.

Grazie a questo trend positivo, l’azienda fortifica la sua

dotazione patrimoniale, portando il suo patrimonio

aziendale a 40 milioni di euro.

Non abbiamo mai perso il rapporto con l’economia

reale inseguendo logiche che non tengono conto delle

specificità dei territori e delle necessità delle famiglie e

delle aziende.

Nonostante qualche commento fuori luogo, la solidità

del movimento del credito cooperativo, come ha

giustamente dichiarato il Presidente di Federcasse Azzi,

non va assolutamente contaminata.

Per di più, anche noi abbiamo compartecipato alle

crisi delle ormai famose quattro banche italiane con

fondi nostri.

Non siamo noi le banche ad aver creato problemi al

sistema bancario italiano.

È fondamentale dirlo e sottolinearlo.

È un dato di fatto inconfutabile, che non può essere

smentito.

Altra parentesi importante da aprire concerne la

riforma del credito cooperativo, che non va, impropriamente,

collegata all’ultimo decreto salvabanche.

La nostra riforma mira all’ottimizzazione delle risorse

attraverso il corretto principio della maggiore autonomia

nei confronti di quegli istituti di credito più virtuosi

e solidi.

Quello che sta accadendo, in questi giorni, conferma

la virtuosità del mondo delle BCC.

Nessun credito cooperativo è stato coinvolto nella

vicenda.

È un assunto che sicuramente non risolve il problema,

ma lo circoscrive, comunque, in maniera netta.

Riteniamo che sia corretto, pertanto, in questa particolare

fase storica, parlare alla gente con un linguaggio

semplice, senza artifici ed inglesismi.

Il collocamento di prestiti subordinati tra la clientela

comune è sicuramente un comportamento spregiudicato,

un’attività che ha, comunque, garantito lauti

guadagni agli istituti di credito a danno degli ignari

risparmiatori.

È giusto, pertanto, ribadire un messaggio di tranquillità

verso la nostra clientela, facendo presente, ancora

una volta, che prodotti della specie non vengono

emessi dalla Banca Monte Pruno, che opera, e continuerà

a farlo, con chiarezza ed eticità, due elementi che

guideranno sempre l’azione e le strategie aziendali.

Non bisogna, e qui va lanciato un messaggio chiaro

all’Europa ed al nostro Governo, lasciare i risparmiatori

soli in balìa del mercato finanziario, perché è corretto

non far gravare le truffe o gli incauti movimenti delle

banche sulla collettività, attraverso l’utilizzo di aiuti di

Stato capaci di alterare il corretto funzionamento del

mercato, ma non è, altrettanto, giusto lasciare impuniti

i responsabili delle crisi aziendali, che magari si troveranno

nuovamente, tra pochi mesi, su poltrone di

importanti istituti di credito come se nulla fosse accaduto.

Concludo ribadendo il messaggio iniziale verso la

nostra clientela, la Banca Monte Pruno è una struttura

solida e virtuosa di cui fidarsi.

Le nostre obbligazioni non sono prestiti subordinati,

né bond particolari che mirano all’alimentazione del

capitale sociale.

Questi concetti risulteranno ancora più importanti

dall’inizio del 2016, quando con l’entrata in vigore del

bail-in ci sarà un ulteriore stravolgimento delle regole e

fidarsi della Banca giusta sarà ancora più importante.

La Banca Monte Pruno, nel 2016, proseguirà nel suo

percorso di sviluppo, mantenendo fede ai valori che

hanno caratterizzato l’azione sul territorio. Punteremo

ancora sul rafforzamento della nostra solidità patrimoniale,

sulla crescita della quota di mercato e delle grandezze

di bilancio, saremo disponibili, come sempre,

senza protagonismi, verso discorsi relativi ad operazioni

di ampliamento dei confini territoriali, continueremo

ad essere la Banca Amica all’insegna della disponibilità,

dell’ascolto e della vicinanza.

Continuate a fidarVi di noi. Siamo la Monte Pruno.

Sant’Arsenio, 16 dicembre 2015

Il Direttore Generale

Michele Albanese

 

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