Oltre la nebbia: dalla musica all’ EP e forse …. !!

Aldo Bianchini

SASSANO – L’annuncio della pubblicazione di un “E.P.” deve sempre stimolare la nostra fantasia; del resto la stessa genesi della parola, o meglio delle due parole, la dice tutta: Extended Play (E.P.) può e deve assumere vari significati. Quella più semplice può essere racchiusa in un c.d. con la pubblicazione di almeno tre brani inediti, quella più complessa può essere spiegata come una sorta di rivisitazione della vita, anche sentimentale, di un artista.

            Nel nostro caso, molto probabilmente, ci sono entrambe le risposte alla domanda iniziale; l’artista Gianfranco Cloralio (perché è di lui che si tratta) ha sapientemente miscelato entrambe le cose grazie anche all’apporto tecnico-organizzativo di Natalino Marmo (Events Promotion – Edizioni musicali di Enzo Polito) e di un regista affermato come Edmondo Ragone che curerà la realizzazione del video clip; questo è emerso con chiarezza dalla conferenza stampa ottimamente orchestrata dal giornalista Pietro Cusati (detto Pierino).

            Il nome ? Certamente continua l’onda magica di “Oltre la nebbia” che è l’ultimo lavoro artistico di Gianfranco e che, come ho già scritto, lasciava intravedere molte chiavi di lettura che portavano in più direzioni anche oltre la stessa musica strumentale che l’artista aveva utilizzato. Oltre la nebbia è in fase di realizzazione e parlerà innanzitutto e soprattutto dell’amore e l’autore Cloralio (oggi definitivamente cantautore) si è posto ed ha posto, addirittura in conferenza stampa, alcune domande che vanno ben oltre la nebbia in cui la musica strumentale viene spesso avvolta. Per parlare d’amore l’artista si è anche interrogato sul come, perchè e se una donna riesce ad innamorarsi dell’amore nel segno della sublimazione di un sentimento connaturato allo stesso nostro modo di vivere. Gianfranco, almeno in conferenza, ha lasciato che ognuno potesse darsi la risposta più giusta che può intimamente soddisfare le visioni personali, intime e particolari della storica correlazione tra uomo e donna e/o di entrambi verso l’amore non tanto come sfogo di bramosie perverse ma essenzialmente come ragione di vita, perché l’amore è di per se vita. E’ partito da lontano Gianfranco prima di mettere nero su bianco per andare “oltre la nebbia”; è partito dal suo punto di vista e dalla dichiarazione d’amore della moglie che dopo aver ascoltato il brano e letto le parole si è detta convinta di essere capace di ritornare ad amare il suo uomo qualora non lo fosse già stata nel passato e non loffe ancora nel presente.

Ma Gianfranco non si è fermato alla profonda dichiarazione d’amore della moglie, anche lei artista, ed è andato alla ricerca della donna che potesse più delle altre rappresentare la bellezza e l’intangibilità del sentimento dell’amore; e l’ha trovata nella splendida e professionale Eva Immediato che, sempre in conferenza stampa, ha impressionato non poco per la sua capacità di guardare e spiegare la vita andando anche “oltre la nebbia”. Non c’è che dire, Eva ha dimostrato di non avere niente della superficialità che spesso si accolla alle attrici ma di avere quel senso profondo di relazione con il pubblico sull’onda di una affermata esperienza che la porta a capire chi ha di fronte e cosa il pubblico si aspetta dalla sua interpretazione teatrale che, se vogliamo, come ogni interpretazione non è altro che la rappresentazione di uno spaccato di vita vissuta. Veramente brava Eva Immediato che ha mostrato anche di possedere una dialettica forbita e pungente, e per un’attrice davvero non è poco.

Nel lavoro in essere sicuramente potremo rispecchiarci tutti, adolescenti – adulti e meno giovani (come dice l’autore) in un discorso d’amore che non ha tempo e che passando attraverso la nebbia va oltre ogni più rosea previsione. Anche se le sorprese, cui ci ha abituato il duo Gianfranco Cloralio – Natalino Marmo, potrebbero non mancare in un prossimo futuro con la realizzazione di un atto teatrale da proporre al grande pubblico; del resto gli ingredienti e gli elementi ci sono proprio tutti: musica strumentale, parole, racconto, amore e tanta, ma  proprio tanta, professionalità che partendo da Gianfranco e Natalino si miscela sapientemente nell’originale professionalità di Eva che in fatto di “tavole di palcoscenico”, non è seconda a nessuno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *