Camorra & Politica: Madonna mia pensaci tu !!

 

 

Aldo Bianchini

 

SCAFATI – “Ormai ci vuole solo la Madonna per risolvere il caso Scafat i”, sembra proprio questo il grido d’aiuto lanciato non solo dai commissari prefettizi ma anche, se non soprattutto, dalla gente comune che, dopo lo scioglimento dell’amministrazione comunale per presunte infiltrazioni camorristiche, non trova più pace e punti di riferimento pubblici.

Oltretutto le implorazioni della gente, ed anche della commissaria Basilicata, sono state raccolte anche dalla stampa ufficiale (La Città, ndr !!) che ha tradotto così l’ansia popolare: “Il commissario prefettizio di Scafati si affida alla Madonna”, con un articolo a firma dell’ottimo giornalista Domenico Gramazio.

E’ vero che nell’articolo del 14 luglio u.s. Gramazio non fa alcuna allusione all’ansia che sembra essersi impadronita dell’intera cittadinanza scafatese ma è innegabile che dal suo intelligente scritto un lettore comune potrebbe anche essere indotto a pensare che davvero a Scafati, per risistemare la gestione della cosa pubblica, ci vorrebbe un intervento diretto della Madonna Santa Maria delle Vergini che ogni anno viene festeggiata alla grande nella seconda settimana di luglio con funzioni religiose molto seguite e manifestazioni popolari altrettanto interessanti.

Ed è proprio in questo squarcio che si è inserita l’abile penna di Domenico Gramazio che è riuscito a tirar fuori dall’attenta riservatezza che è d’uopo per il capo della Commissione Prefettizia, ovvero il prefetto Gerardina Basilicata: “Vorremmo chiedere tante cose alla Madonna, però sappiamo che legge nei nostri cuori … Le chiediamo di dare a chi amministra la saggezza per affrontare i problemi e a chi ne ha bisogno di dare la forza di superare le situazioni di emergenza​ e indicare la via per la salvezza. Auguro alla cittadinanza di vivere con serenità questi momenti, la Madonna è vicina alle istituzioni ed è un segnale importante. Insieme a lei e voi riusciremo a dare a Scafati la tranquillità che merita“.

Sulla dichiarata religiosità di una rappresentante dello Stato non si può e non si deve scherzare, oltretutto (vado a memoria !!) è la prima volta che un fatto del genere accade almeno nella nostra provincia; un segno questo della difficoltà generale in cui la Commissione è costretta a muoversi per scansare i colpi che le opposte fazioni in campo finiscono per scaraventare sui tre componenti la commissione che, comunque, sapevano e sanno benissimo in quale clima ambientale si sarebbero ritrovati ad operare. Oltretutto i tre commissari si trovano costantemente sotto l’occhio vigile della magistratura che con il “caso Scafati” non ci sta andando certo per il sottile.

Speriamo davvero che, al di là delle beghe, delle congiure, dei veleni e delle vendette, la Madonna possa realmente illuminare tutti, inquirenti compresi, per indirizzarli verso la soluzione più giusta e doverosa senza fughe in avanti o forzature di sorta.

Anche a Pagani, che io spesso evoco come caso analogo a quello scafatese, ci fu una processione della Madonna con la partecipazione della Commissione Prefettizia che non la invocò perché quella era ed è la “Madonna delle Galline” che si muove da sola senza bisogno di essere chiamata in causa; qui, a Scafati, parliamo di “Santa Maria delle Vergini” che si muove con molta più circospezione e diffidenza.

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