BUONABITACOLO: il paese più pulito d’Europa … a suon di “amuchina e carriole”

Aldo Bianchini

BUONABITACOLO (SA) – “Qual è il paese più pulito d’Europa ?” si chiede il turista viaggiatore o il semplice viandante. La risposta è semplicissima: “Buonabitacolo” in provincia di Salerno.

 “E perché ?” si domanda chi intende approfondire la questione; anche in questo caso la risposta è semplicissima: “Perché a Buonabitacolo si lavano di più e meglio e tutti spingono le carriole per la raccolta dei rifiuti urbani abbandonati per strada da distratti cittadini”; tutti insieme appassionatamente !!, si fa per dire, a farlo potrebbero essere almeno quelli che compongono l’amministrazione comunale. Anzi per maggiore precisione ed esattezza di informazione va aggiunto che il fenomeno riguarderebbe anche le precedenti amministrazioni.

Ma andiamo con ordine e sveliamo la prima parte del mistero. Sembrerebbe (uso il condizionale perché non ho materialmente in mano gli atti amministrativi) che in Comune, a Buonabitacolo ovviamente, stiano girando sui vari tavoli decisionali due piccole; la prima fattura per un importo di 7.000 euro (centesimo in più o in meno) per la fornitura di “amuchina” che una ditta specializzata avrebbe da tempo consegnato alle Autorità comunali; la seconda una fattura (non si conosce l’esatto importo) per l’acquisto di ben “120 carriole”, quelle che si spingono a mano per le strade e per le campagne. Le due fatture a quanto si dice, non sarebbero state ancora saldate e le ditte fornitrici ne avrebbero più volte sollecitato il pagamento.

Ve la immaginate una intera compagine amministrativa (maggioranza e forse anche minoranza) tutta intenta a lavarsi le mani e per più volte al giorno con l’intento di accreditare all’esterno l’immagine di un’amministrazione dalle “mani pulite” anche materialmente oltre che, come scontato, nel senso di un’amministrazione trasparente e rispettosa della legalità ?

E ve li immaginate, voi, almeno centoventi persone in fila intenti a spingere 120 carriole in giro su tutto il territorio del comprensorio comunale per raccogliere anche un filo d’erba fuori posto ?

Ma se per il consumo dell’amuchina potrebbe essere più semplice, nel senso che tutti sanno lavarsi le mani, un po’ più complicato è il discorso delle carriole per il cui utilizzo bisogna avere un minimo di esperienza con l’aggiunta, in dotazione, di pala e scopa.

Non so quanto possa costare l’amuchina; quella che vendono nei supermercati in maniera spicciola costa pochissimo; acquistarla in blocco spendendo ben 7mila euro avrà dato diritto ad ulteriori sconti (amministrazione virtuosa) e così nei segreti archivi del Comune saranno arrivati decine e decine di bidoni da 50 litri cadauno di amuchina. Parimenti dico per le carriole il cui imponente numero appare sicuramente al di fuori di ogni logica.

Spiace dover prendere atto che anche il nuovo sindaco, Giancarlo Guercio, abbia pubblicamente parlato di un imminente dissesto del comune e non abbia evidenziato lo scandalo di una fattura di 7mila euro per l’acquisto di amuchina e della fattura per le carriole. Visto però che non è stato possibile accertare le date delle fatture qualcuno si è spinto più avanti ed avrebbe pensato, in sede ufficiale, di chiamare in causa anche gli altri sindaci che hanno preceduto il nuovo: Elia Rinaldi e Beniamino Curcio che al momento tacciono come se vincolati da una sorta di segreto comunale. Ma c’è anche chi va addirittura più indietro e starebbe per chiedere conto e ragione anche al mitico sindaco Enzo Mattina che da solo portò il nome di Buonabitacolo nel firmamento nazionale ed internazionale.

E l’amuchina e le carriole ?, qualcuno sostiene che alcuni bidoni residui siano ancora depositati nei segreti archivi del comune nell’attesa del loro consumo, mentre per le carriole non ci sarebbe più traccia.

L’affaire di Buonabitacolo fa scolorire anche il famigerato scandalo della “segreteria nazionale del PSI” che negli ultimi tempi di Craxi avrebbe accumulato fatture non pagate per circa 300milioni di lire per l’acquisto di vini e champagne pregiati.

Non so se con l’amuchina si può fare altro rispetto al lavaggio delle mani, c’è chi dice di sì, e non so neppure per cosa possono essere utilizzate le carriole se non per le pulizie. Ma al di là della storia dell’amuchina e delle carriole, vera o presunta che sia, sarebbe oltremodo giusto che qualcuno spiegasse come ha fatto il Comune di Buonabitacolo a non diventare, nonostante il congruo dispiego di mezzi, il più pulito d’Europa.

In chiusura è giusto e doveroso dedicare un piccolo pensiero alle ditte che ha fornito l’amuchina e le carriole e che da tempo, forse da anni, aspettano che il Comune onori la relative fatture.

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