ROM: il grido d’allarme parte da Teggiano

Da Avv. Marianna Morello

(Consigliere Comunale di Teggiano)

TEGGIANO (SA) – Stupiscono e non poco le parole lette in questi giorni sulla stampa on line secondo cui, l’On. Armando Cesaro, in un’intervista al quotidiano Metropolis, per risolvere il problema che hanno molte aree del napoletano in merito all’esistenza di campi rom, ipotizza lo sgombero degli stessi e la collocazione dei rom in aree interne dell’Irpinia e del Cilento.

Francamente sono stupita che l’On. Armando Cesaro, da sempre impegnato a fianco dei giovani, possa ipotizzare soluzioni di questo genere per le risolvere i problemi dell’area napoletana.

Sono sconvolta dall’idea che, anziché trovare soluzioni, si possa ipotizzare di scaricare il problema da un’area ad un’altra.  Condivido e faccio mie le dichiarazioni rilasciate da un consigliere comunale di Avellino, che non conosco, ma che bene fa a difendere il proprio territorio, così come intendo fare io con il mio impegno politico: «Questa brillante intuizione rappresenta bene quanto certa classe politica che avverte con grande sensibilità il problema delle aree interne, sappia prodursi in argute quanto innovative soluzioni, caratterizzate da buon senso e lungimiranza. Come era stato possibile non pensarci prima? Spostando i campi rom in Alta Irpinia – ed aggiungo nelle aree interne del Cilento – tutta l’area si rivitalizzerebbe immediatamente. I giovani emigrano? Non c’è problema. Li sostituiamo con i rom deportati e il numero di cittadini resta invariato ».

Ironie a parte, il mio invito al consigliere regionale è quello di chiarire bene cosa intendeva in quelle dichiarazioni, laddove Egli le avesse rilasciate per davvero. Pare strano che chi ha amministrato in Regione con il Centro Destra ed ha avuto l’intuizione e l’attenzione di proporre il ns. territorio come area pilota per le strategie delle aree interne, possa pensare di poter risolvere il problema di Napoli in questo modo.  Se ciò fosse vero, può essere certo che il Cilento … e tutte le aree interne della parte sud della Provincia di Salerno, che già vivono gravi disagi, sapranno reagire con determinazione a qualsiasi iniziativa di questo genere.

No Grazie, le aree le vogliamo ripopolare con i nostri giovani … non con i ROM che vivono a Napoli.

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