Riappropriarsi della propria vita attraverso la coltivazione delle nocciole.

da Marco Bencivenga

 

 

E’ quello che accade a Castelruggero di Torre Orsaia, dove il SIR (struttura intermedia residenziale) ha attuato questo ambizioso percorso riabilitativo. Fortemente voluto dalla referente dr.ssa Caterina Speranza, il progetto vede protagonisti pazienti affetti da disturbi psichiatrici, che hanno messo in produzione un terreno dato in concessione al SIR, e adesso si prendono cura degli alberi di nocciole. ‘Un progetto nato da un’idea tra amici – dice il dott. Antonio Mautone direttore UOC di Salute Mentale di Sala Consilina e Sapri – i pazienti sono impegnati giorno per giorno e vedono i frutti del loro lavoro;a breve un gregge di pecore aiuterà a tenere pulito il terreno, e avremo un’area picnic a disposizione x i visitatori’. Un progetto straordinario che sta raccogliendo numerosi consensi e che in autunno sarà illustrato in una serie di convegni a Salerno presso il Convitto Nazionale “T. TASSO”.

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