Il Quartetto Guadagnini inaugura gli appuntamenti cameristici di mezzanotte del Ravello Festival

 

 da Uff. Stampa Fondazione Ravello

Il cartellone del Ravello Festival riserva un’altra settimana densa di appuntamenti nella quale si inaugurerà la sezione cameristica “Nel Giardino di Wagner” che prevede otto eventi fino al 14 settembre.

Mercoledì 31 luglio (ore 23) nella Sala dei Cavalieri di Villa Rufolo affascinante giardino ai piedi della Torre Maggiore del complesso monumentale, primo appuntamento. A tener a battesimo la sezione il Quartetto Guadagnini.

Fabrizio Zoffoli, Cristina Papini (violino), Matteo Rocchi (viola) e Alessandra Cefaliello (violoncello) presenteranno un programma con un filo conduttore ‘italiano’, avendo scelto di confrontarsi con l’estrosa inventiva di un compositore del Novecento storico, il Terzo Quartetto “Cantari alla madrigalesca” di Gianfrancesco Malipero e con un lavoro recentissimo di Silvia Colsanti, un quartetto (2017) “Due destini”, legato al tema del distacco. La cornice del programma è rappresentata da due quartetti di Wolfgang Amadeus Mozart: il Quartetto in sol maggiore K. 80, scritto in Italia, a Lodi, da un Mozart quattordicenne e il Quartetto in do maggiore, detto “Delle dissonanze” K. 465, ultimo dei sei che il ventinovenne Mozart dedicò a F.J. Haydn.

L’idea di un dialogo con l’antico, di una riscrittura su testi precedenti in un rapporto ininterrotto tra lontano passato e contemporaneità come per i programmi sinfonici, è anche all’origine di questo ciclo di musica da camera.

www.ravellofestival.com. Per info 089 858 422 – boxoffice@ravellofestival.com.

Mercoledì 31 luglio

Nel Giardino di Wagner

Sala dei Cavalieri di Villa Rufolo, ore 23.00

Quartetto Guadagnini

Fabrizio Zoffoli, Cristina Papini violino

Matteo Rocchi viola

Alessandra Cefaliello violoncello

Musiche di Mozart, Malipiero, Colasanti

Posto unico € 25

Programma

 

Wolfgang Amadeus Mozart,

Quartetto in sol maggiore K. 80

Gianfrancesco Malipiero

Quartetto n.3 “Cantari alla madrigalesca”

Silvia Colasanti

“Due destini” per quartetto d’archi

 

Wolfgang Amadeus Mozart

Quartetto in do maggiore KV 465 “Delle dissonanze”

 

Il Quartetto Guadagnini, fondato nel 2012, prende il suo nome da un grande liutaio italiano. Scelta che sottintende una forte appartenenza nazionale dei suoi quattro membri, i quali suonano strumenti di liuteria moderna: Fabrizio Zoffoli un Marino Capicchioni costruito a Rimini nel 1962, Cristina Papini un Massimo Nesi costruito a Firenze nel 2006, Matteo Rocchi e Alessandra Cefaliello suonano rispettivamente una viola del 2012 e un violoncello del 2016 del liutaio Bresciano Filippo Fasser. Anche il programma ha un filo conduttore ‘italiano’, avendo scelto di confrontarsi con l’estrosa inventiva di un compositore del Novecento storico, il Terzo Quartetto “Cantari alla madrigalesca” (1931) di Gianfrancesco Malipero (1882-1973) e con un lavoro recentissimo di Silvia Colsanti, il quartetto (2017) “Due destini”, legato al tema del distacco. Un lavoro tenuto a battesimo dal Quartetto di Cremona, con il quale il Guadagnini si è perfezionato all’Accademia Stauffer di Cremona. La cornice del programma è rappresentata da due quartetti di Wolfgang Amadeus Mozart: il Quartetto in sol maggiore K. 80 (1770), scritto in Italia, a Lodi, da un Mozart quattordicenne e il Quartetto in do maggiore, detto “Delle dissonanze” K. 465 (1785), ultimo dei sei che il ventinovenne Mozart dedicò a F.J. Haydn. Sperimentazione matura e genio giovanile: “vogliamo far capire a chi ci ascolta che quella musica è grande musica, anche se scritta da un ragazzino di quattordici anni”.

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