Rifiuti – Ecoballe: la grande responsabilità della politica … da De Luca a Cirielli, passando per la Carfagna

 

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO – L’incendio delle ecoballe a Battipaglia e la minaccia di sversare ecoballe a Polla ha riportato d’improvviso il problema difficilissimo deli rifiuti al centro del dibattito politico che, con la complicità di una stampa servile – smemorata e di parte, furoreggia a tutto campo nello sparare più balle delle stesse ecoballe; ed è quanto dire !!

La “balla” più grossa l’ha sparata il vice governatore della Campania, avv. Fulvio Bonavitacola, che dopo un lungo silenzio ha gridato ai quattro venti, quasi come una ramanzina per chi non è d’accordo con lui, che lo smaltimento delle decine di migliaia di ecoballe depositate nel casertano non era di competenza della Regione, ma ha dimenticato che il suo capo kaimano sulle ecoballe ha fatto una intera campagna elettorale quattro anni fa. E nessuno dei sindaci interessati ai rifiuti ed alle ecoballe (da Caserta al Vallo di Diano) ha avuto il coraggio di prendere carta e penna e scrivere una bella lettera aperta per sbugiardare il vice governatore. Vergogna !!

L’altra balla, ma questa volta rasenta il ridicolo, l’ha sparata il sindaco di Polla, Rocco Giuliano, che dopo aver presentato un altrettanto ridicolo ricorso al Tar ha sottolineato, nel corso della conferenza dei sindaci tenutasi nella sede della Comunità Montana, che al Vallo nessuno dei politici ha dato niente in cambio dei voti. Bella la riflessione ma sottolineo “ridicola”, perché alla luce del fatto che tra quelli che hanno sostenuto De Luca nel 2015 c’era senza dubbio alcuno anche Giuliano, mi chiedo dove si era nascosto prima e dopo quei momenti. E ora non trova il coraggio di prendere carta e penna e svergognare le “balle” raccontate dal kaimano e dal suo vice durante tutte le precedenti campagne elettorali (non solo quella del 2015) quando aveva infiammato le platee scellerate e insipienti del PD che lo osannavano contro tutto e contro tutti (rifiuti, ferrovia, tribunale, carcere, petrolio, ecc.).

Poi c’è la vergogna complessiva di tutti i sindaci PD del Vallo di Diano, ma anche di altri comprensori, che non trovano la forza e il coraggio civile di reagire alla smargiassate del kaimano che tratta tutti dall’alto in basso in maniera, spesso, anche schifata (incontro al bivio di Padula docet !!). Ma nessuno trova il coraggio di reagire e continuano a plaudire alle cavolate raccontate, ogni volta, dal governatore.

Infine c’è stata, quella che io definisco “la pagliacciata della conferenza dei sindaci” del Vallo sulla questione rifiuti (conferenza voluta dal presidente della Comunità Montana Raffaele Accetta) con la presenza di un sacco di gente che sa parlarsi soltanto addosso e sa stilare soltanto sterili comunicati stampa (nelle ultime ore contro Strianese !!) senza affrontare e risolvere l’unico vero problema dei rifiuti in provincia di Salerno che ha tre nomi e tre cognomi: Vincenzo De Luca, Mara Carfagna e Edmondo Cirielli, protagonisti in un recente passato di una sceneggiata alla napoletana che ha azzerato la possibilità di un inceneritore salvifico per Salerno e per tutta la provincia. Purtroppo la stampa locale e provinciale non ha memoria storica dei fatti accaduti e scrive soltanto “cavolate” anch’essa riprendendo pedissequamente le dichiarazioni scellerate dei vari protagonisti. Per i politici e per i giornalisti senza memoria storica, in questi giorni, pubblicherò la “vera storia dell’inceneritore di Salerno” che avrebbe potuto risolvere tutti i problemi (compreso quello delle ecoballe a Polla); la storia è un po’ lunga ma come tutte le storie deve essere lunga. Ed anche in questo caso i sindaci raccontano solo favolette invece di chiamare alle loro gravi responsabilità i tre protagonisti di quella triste, inquietante e pericolosa vicenda.

L’unica dichiarazione, per certi versi, degna di nota è quella rilasciata alla stampa del presidente del Parco Nazionale Tommaso Pellegrino, che qui pubblico a stralcio: ““Ancora una conferma che motiva incondizionatamente il nostro no allo stoccaggio temporaneo di 2mila tonnellate a Polla. Nè per tre mesi, né per un solo giorno. Ancora una volta prendiamo consapevolezza che non esistono garanzie di un controllo del Sistema rifiuti. Non vogliamo correre ai ripari. Il territorio ha già dato troppo. Qualora volessero perseguire in questa assurda volontà, troveranno una Comunità compatta e determinata a respingere iniziative che non sono assolutamente in linea con le caratteristiche del nostro Territorio””. Calma però, anche Pellegrino ha le sue colpe per aver seguito la stessa strada degli altri sindaci del comprensorio valdianese; anche lui non fa nomi e cognomi degli ingannatori seriali, ma con questo scritto è sulla buona strada.

C’è soltanto da sperare in un serio ricompattamento di tutti i sindaci per marciare con l’unico intento di smascherare tutta quella politica e quella delinquenza organizzata che sui rifiuti ha lucrato, lucra e lucrerà; ne sentivo parlare già negli anni ’50 e da allora nulla è cambiato. Grazie alla politica cialtrona e collusa.

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