PAGANI: lo scontro è totale !!

Aldo Bianchini

–PAGANI – Sono passati poco più di otto anni e mezzo da quel ciclone giudiziario che travolse la città di Pagani con la decimazione, per via penale, dell’amministrazione comunale dell’epoca retta da Alberico Gambino e sciolta per infiltrazioni malavitose con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del ministro dell’interno Roberto Maroni che, curiosamente, nel 1994 come ministro dell’interno del 1° governo Berlusconi aveva smascherato l’esistenza di un sistema di potere capeggiato da una zarina e da sette uomini d’oro che si erano letteralmente impossessati dei “servizi segreti” nazionali.

 

Sono passati otto anni e mezzo e sembra che siano passati soltanto pochi giorni perché sul palcoscenico dell’amministrazione comunale attuale (che è dalla primavera scorsa in forte bilico e si muove come un fantasma, con un sindaco già defenestrato perché non candidabile) sono ripiombati, più o meno, gli stessi attori che nel luglio 2011 provocarono quella che è passata alla storia come “la retata del sistema Pagani”.

Probabilmente i fatti di oggi, molto incresciosi, non sono assolutamente paragonabili a quelli che diedero la stura ai provvedimenti giudiziari restrittivi della libertà personale di diversi amministratori, o almeno paragonabili non lo sono ancora; siamo comunque di fronte a fatti molto sconcertanti perché vanno in scena su un palco pubblico come è l’amministrazione comunale di Pagani che ha sede nello storico “Palazzo San Carlo”, e sono fatti che denotano l’esistenza di uno scontro totale, e senza appello, all’interno della stessa amministrazione retta, in maniera provvisoria ed approssimativa, dalla vice sindaco Anna Rosa Sessa e da una figura molto importante come quella della segretaria generale avv. Ivana Perongini sulla cui professionalità non c’è dubbio alcuno.

Tutto è cominciato (ma solo per dare una data ravvicinata ad uno scontro che viene sicuramente da molto lontano e che risente ancora dei veleni di “Linea d’ombra” !!) nei primi giorni di quest’anno con una presa di posizione della Perongini (che ha poteri di controllo sulla legalità degli atti prodotti dalla giunta e che, soprattutto, è stata voluta fermamente sia da Gambino che dalla stessa Sessa) contro la vice sindaco Sessa per una deliberazione che “non s’aveva da fare” per un pagamento di oltre 400mila euro in favore della “Pagani Servizi” (la stessa del 2011 ?). Apriti cielo da quel momento è successo di tutto e di più, addirittura è entrato nel balletto il Prefetto in persona che ha convocato ad horas la vice sindaco per spiegazioni.

Accuse e contro accuse; dalla Ditta Romano Costruzioni per un pagamento do 454mila euro per la realizzazione dei loculi cimiteriali, dal trattenimento in servizio per 15 gg. del dott. Antonio Nunziata già destinato ad altro comune, e dal dott. Nicola Campitiello alla dott.ssa Rosa Ferraioli, dalla Cosap alla Tosap, dall’Imposta sulla Pubblicità ai Canoni Patrimoniali, dalle Tariffe Ciclo Gestione Rifiuti ai Servizi a Domanda individuale, per finire con l’entrata in scena del dr. Emilio Bonaduce (coordinatore di Direzione Pagani-Gambino Sindaco), del dr. Nicola Campitiello, del dr. Renato Cascone, e degli assessori Cafisi e Contardi; insomma un grosso pacchetto di casi molto buoni per i denti affilati di una Procura che ancora non si è arresa e che da quel lontano 15 luglio 2011 è sempre pronta a ritornare, e questa volta, credo, per una soluzione finale.

 

Uno spettacolo sicuramente criticabile da qualsiasi punto di vista lo si osservi; uno spettacolo che non fa bene a Pagani ed alla sua operosa cittadinanza; anche perché la minoranza sconfitta pochi mesi fa con legittime votazioni ora sta gongolando dall’altra riva del fiume sperando che, per la seconda volta in pochi anni, giunga nuovamente lo Stato in assetto di guerra per fare definitivamente pulizia e per restituire ai cittadini un’amministrazione comunale perfettamente funzionante ed efficiente. Una minoranza che di sicuro sbaglia anch’essa; invece di gongolare dovrebbe mettere in atto tutte le strategie legittime al fine di restituire a Pagani (che è anche la città dei “Bottone Friends”) la tanto attesa rinascita di civiltà senza aspettare sull’altra sponda il cadavere dell’avversario.

 

Le prossime mosse ? Spero siano legittime, legali, trasparenti e rivolte tutte in favore del bene comune per una comunità che già combatte con numerosi problemi, non escluso quello della camorra, e farebbe volentieri a meno di assistere a simili scioccanti atteggiamenti in seno alle pubbliche istituzioni.

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