CORONAVIRUS: a Mattino/5 il pensiero di Piero De Luca

Aldo Bianchini

SALERNO – “Qualis pater, talis filius” che tradotto in italiano dovrebbe suonare pressappoco così: “Quale il padre, tale il figlio” o meglio ancora “Tale padre, tale figlio”.

Questo antico e storico detto latino molto spesso si manifesta in tutta la sua autenticità e realtà; difatti con una cadenza percentuale alta assistiamo a somiglianze impressionanti tra padre e figlio non solo per i tratti somatici ma anche, se non soprattutto, per quelli caratteriali.

 

Con tutto il rispetto per Bettino il figlio Bobo Craxi sembra aver mutuato l’identico tono di voce del padre che trasfonde in una eccellente dialettica comunicativa che ricorda molto la grande capacità del leader socialista.

 

A livello nostrano, in sede locale, molto spesso ho sentito parlare di una certa somiglianza-assonanza tra l’on. Piero de Luca e il padre Vincenzo, il mitico kaimano della politica salernitana e campana.

Niente di più falso; naturalmente Piero è e resta il primogenito di Vincenzo  ma dal padre si distingue non  soltanto per i tratti somatici diversi e per contenuti dialettici che, se non raggiungono la presa diretta e immediata della gente, portano gli addetti ai lavori a considerare le capacità culturali e professionali del giovane deputato, cose assolutamente di primo piano.

 

L’on. Piero De Luca lo ha dimostrato ancora una volta ieri mattina come ospite della trasmissione “Mattino 5”  in cui si parlava del Coronavirus improvvisamente divampata a Codogno, nel lodigiano.

Ebbene in quella trasmissione, guidata da Francesco Vecchi, il giovane Piero è apparso in grado di tenere testa a chiunque, anche a coloro i quali da qualche giorno sostengono che nell’Italia del nord dovrebbero essere chiuse preventivamente tutte le scuole.

Piero De Luca con un linguaggio molto chiaro e comprensibile, pur non essendo medico, ha tracciato una mappa molto credibile del coronavirus e delle possibilità di contagio; ma non ha diffuso alcun tipo di allarmismo ribadendo la massima fiducia nelle capacità scientifiche del Ministero della Salute e dei responsabili dell’ospedale Spallanzani di Roma che, fin dall’inizio della diffusione delle notizie sul virus, ha assunto simbolicamente il ruolo della perfetta efficienza del sistema sanitario pubblico italiano.

Insomma l’on. Piero De Luca, giorno dopo giorno, si afferma sempre di più come un uomo delle istituzioni e della politica nazionale.

Per capire il senso di questa affermazione è sufficiente pensare al fatto che a Montecitorio siedono ben 352 deputati, divisi tra Mov.5 Stelle, PD, IV, LeU e Misto; ebbene se su 352 deputati viene scelto metodicamente il giovane deputato salernitano vorrà dire che un senso questa scelta pure l’avrà; e questo potrebbe voler che il radicamento di De Luca nel Partito Democrati è davvero molto forte

Tutto ciò avrà anche un peso nelle scelte che il PD dovrà fare nell’immediato per indicare il suo candidato al seggio di governatore della Campania ? Non è facile rispondere,. Ma se la politica ha un senso logico qualcosa questo peserà.

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