FARMACIA DI MURIA: UN CONSIGLIO AL GIORNO FARMACI CHE AUMENTANO IL RISCHIO DI DIABETE

da Dr Alberto Di Muria

 

 

 

Nota della direttrice editoriale

L’articolo del dr. Alberto Di Muria (titolare della omonima farmacia sita al Bivio di Padula) viene pubblicato in forma gratuita e, trattandosi di dati scientifici, sotto la totale responsabilità dell’autore.

 

Padula-Alcune categorie di farmaci prescritti per terapie di lunga durata hanno come effetto secondario un marcato aumento della glicemia. Talvolta il pancreas riesce a reagire all’azione del farmaco mantenendo la glicemia nella norma, ma in altri casi questa permane elevata sino alla sospensione della terapia. Altri farmaci ancora slatentizzano una condizione già precaria anticipando la comparsa del diabete. Il problema nasce dal fatto che spesso si tratta di farmaci molto efficaci e la cui azione è spesso insostituibile, per cui occorre saper gestire il rischio della comparsa del diabete contrastandolo con opportuni comportamenti.

Tra i farmaci che possono favorire la comparsa del diabete i più comuni sono i corticosteroidi o cortisonici, farmaci che mimano l’azione del cortisone prodotto naturalmente dall’organismo. Quest’ultimo, oltre ad essere il più potente antinfiammatorio, ha un’azione opposta a quella dell’insulina in quanto aumenta il contenuto di glucosio nel sangue nei momenti di stress e al risveglio. Purtroppo i cortisonici sono molto usati, ed anche per periodi prolungati, come accade nella terapia delle infiammazioni croniche alle articolazioni.

In questi casi è importante prevenire l’azione iperglicemizzante ad esempio incrementando l’attività fisica o riducendo il consumo di zuccheri semplici nella dieta. E’ essenziale anche un controllo periodico della glicemia così da poter intervenire tempestivamente alla comparsa dei primi sintomi di diabete.

I farmaci anti-psicotici invece portano al diabete come conseguenza del rapido aumento di peso. L’effetto è rilevante, anche se è un po’ meno marcato nei farmaci atipici o di seconda generazione. Purtroppo anche in questo caso si tratta di farmaci essenziali, che curano patologie anche molto gravi, per cui è spesso impensabile la sospensione della terapia e occorre cautelarsi con uno stile di vita sano che allontani l’insorgenza del diabete. Recentemente è stato presentato un lavoro che indica come la contemporanea somministrazione di Metformina in questi soggetti, seppur non ancora diabetici, ne riduca il rischio di sviluppare la malattia grazie all’azione sul peso e soprattutto sull’insulino resistenza.

Lo stesso discorso vale per gli inibitori della proteasi e della transcrittasi inversa che hanno permesso alle persone HIV positive di tenere sotto controllo quella gravissima e spesso mortale sindrome che è l’Aids.

Negli ultimi anni evidenze crescenti hanno sollevato il dubbio che le statine, farmaci importanti per la prevenzione cardiovascolare, possono aumentare il rischio di diabete. Tuttavia, effetti diabetogeni sono documentati solo su altissimi dosaggi che vengono prescritti solo in situazioni particolari.

 

 

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