Elezioni regionali campane 2020, “Campania Libera” apre la campagna elettorale. La candidata Virgilia Fogliame: “La politica per servire e non per servirsi”.

Manuel Moliterno

Il 20 Agosto 2020, un caldo giovedì d’estate, è stato un giorno alquanto interessante per la campagna elettorale del centro-sinistra campano. Per dovere di cronaca, si rammenta che le elezioni regionali campane si disputano, in particolar modo, tra la coalizione di centro-sinistra sostenuta dall’attuale Presidente della Giunta regionale uscente on. Vincenzo De Luca, l’ex governatore Stefano Caldoro che, invece, sostiene la coalizione di centro-destra, oltre al MoVimento 5 Stelle, forza politica sostenuta dalla candidata on. Valeria Ciarambino. Nel pomeriggio del 20 Agosto, presso il centro commerciale “Plaza” di Scafati, precisamente al bar “Dodo” in via Enrico Berlinguer, ha aperto la campagna elettorale una delle principali liste a sostegno del governatore uscente Vincenzo De Luca: la lista “Campania Libera”. Precisamente, il comizio è stato condotto dai due candidati principali: l’avv. Virgilia Fogliame e l’assessore Nino Savastano. Preliminarmente, prima di tratteggiare dettagliatamente il contenuto del comizio, appare opportuno contestualizzare i due candidati. L’avv. Virgilia Fogliame è una giovane professionista, avvocato amministrativista, ricercatrice universitaria in Diritto costituzionale. Collabora scientificamente con eminenti cattedre di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, come quelle del prof. Alberto Lucarelli, eminente costituzionalista napoletano, e del prof. Alfonso Vuolo. Recentemente, con apposito decreto direttoriale, è stata dichiarata vincitrice ad una procedura di selezione per titoli e colloquio per il conferimento di un assegno per attività di ricerca. Come conferma della sua prodondità intellettuale, collabora addirittura con l’Osservatorio dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti. Virgilia Fogliame è stata oggetto, negli ambienti politici scafatesi avversi, di aspre critiche. Gli avversari politici hanno tentato di strumentalizzare le diverse appartenenze politiche della sua famiglia per destabilizzare la sua figura agli occhi degli elettori scafatesi e campani. In particolare, gli oppositori facevano notare, a mezzo soprattutto dei vari social su cui ormai si disputano le campagne elettorali dal punto di vista comunicativo, che il padre di Virgilia Fogliame è il dott. Antonio Fogliame, candidato sindaco alle scorse elezioni amministrative a Scafati con il partito “Forza Italia”, che si opponeva al candidato Cristoforo Salvati che concorreva con i partiti “Fratelli d’Italia” e “Lega”, all’ing. Michele Russo che concorreva per il centro-sinistra, all’avv. Marco Cucurachi e al candidato sindaco Sarconio per il MoVimento 5 Stelle, oltre ad altri candidati minori. Gli avversari, dunque, accusano la famiglia Fogliame di incoerenza: il dott. Antonio Fogliame è un esponente del partito “Forza Italia”, formazione partitica di centro-destra che concorre alle elezioni regionali con la candidatura dell’on. Stefano Caldoro, e ricopre una carica istituzionale in seno al consiglio comunale scafatese in tale gruppo consiliare (consigliere comunale di opposizione), mentre la figlia Virgilia concorrerà con la lista di centro-sinistra, a sostegno del governatore Vincenzo De Luca. In realtà, come l’Autore del presente articolo ha più volte sostenuto a risposta di queste critiche, questa vicenda non ha nulla di incoerente: è opportuno scindere i percorsi politici di padre e figlia, che sono due persone differenti e pertanto hanno entrambi il diritto di proporre una candidatura nelle formazioni partitiche che maggiormente ritengono opportuno. Il dott. Antonio Fogliame è un professionista, un medico, che svolge al meglio sia il suo principale lavoro di medico, sia il suo ruolo di consigliere comunale, mentre la figlia è una giovane professionista che, per l’amore per il popolo campano, per la res publica campana, per i supremi valori costituzionali (quella Costituzione che ama, oggetto delle sue ricerche accademiche), ha deciso di scendere in campo e di mettere la sua grinta e le sue competenze nella formazione partitica che ha ritenuto si allineasse con la sua impostazione politico-ideologica. Nulla di strano, dunque. Suo padre ha operato un percorso ideologico, ed ella ne ha operato un altro. Entrambi nella completa coerenza e legittimità. Oltretutto, tali scelte, oltre che essere tutelate dai più basilari princìpi di convivenza civile, sono tutelati da alcuni importanti valori e princìpi costituzionali, come l’art. 21 della Costituzione che enuclea la libertà di manifestazione del proprio pensiero e l’art. 49 della Costituzione, “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. La violenza con cui viene attaccata è totalmente ingiustificata e sottende un mero tentativo di strumentalizzazione politica al fine di evitare che la stessa riceva preferenze elettorali e riesca a scalare il seggio di consigliere regionale.

L’assessore Giovanno Savastano detto “Nino” è anch’egli una figura importante nel panorama politico campano. Ricopre la carica di Assessore alle Politiche Sociali presso il Comune di Salerno, con la formazione politica locale “Progressisti Salerno”. È stato anche consigliere provinciale come esponente del Partito Democratico. L’esperienza politica di Savastano inizia proprio con Vincenzo De Luca, con cui condivise, da giovane, l’esperienza nel Partito Comunista Italiano. Con De Luca, nell’ambito della esperienza amministrativa a Salerno, ha condiviso una grande battaglia di riqualificazione ambientale e territoriale. È stato da sempre molto attento alle politiche sociali, cercando di aiutare la fascia più debole della popolazione, le famiglie più colpite dai disastri della crisi socio-economica.

Ad aprire di fatto il comizio elettorale è stato il senatore Carmine Cozzolino. L’on. Carmine Cozzolino, di Scafati, è stato eletto al Senato della Repubblica nella XII, XIII e XIV legislatura della Repubblica Italiana con il gruppo “Alleanza Nazionale”. È stato membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle strutture sanitarie, della Commissione parlamentare d’inchiesta sul problema dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse, Vicepresidente sulla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani e addirittura Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle cause d’inquinamento del fiume Sarno. Un politico e figura istituzionale di lunga data ed esperienza, a quanto pare ancora oggi interessato alla politica attiva, seppur lontano dalle istituzioni. L’on. Cozzolino ha, dunque, battezzato la candidatura di Virgilia Fogliame, esprimendo grande soddisfazione per la circostanza che “oggi la politica la fanno i giovani”, conferendo, dunque, all’attuale classe giovanile molta fiducia e stima. L’ex senatore della Repubblica ha anche operato una citazione storica riguardo la società degli antichi romani: la distinzione, per gli antichi romani, tra “pubblico” e “privato”. Per l’Antica Roma, il termine “privato” aveva una connotazione ben diversa da quella odierna: significava “privazione di appartenenza alla res publica”. Carmine Cozzolino si è, dunque, complimentato con Virgilia Fogliame per la sua scelta coraggiosa, perchè “lo ha fatto col cuore”.

Durante l’inizio del comizio, sono state specificate determinate verità che, in parte, l’Autore del presente articolo ha già sottolineato. Prima di tutto, la candidata Virgilia Fogliame è stata, giustamente, definita come una “candidata non telecomandata”. Vuol dire che Virgilia Fogliame è una candidata che dovrebbe essere votata perchè la sua unica missione è agire nell’interesse del popolo, nell’interesse generale, quindi per il suo unico amore per la Costituzione, il popolo, le istituzioni, la res publica. Non persegue interessi personali o di partito. Così come, del resto, prescrive anche l’art. 67 della Costituzione della Repubblica Italiana, che enuclea il divieto del mandato imperativo: l’eletto non agisce su ordini o direttive, ma agisce in totale libertà di azione e di coscienza, nell’esclusivo interesse generale. Durante il suo intervento, Virgilia Fogliame ha citato addirittura il noto filosofo del Novecento Benedetto Croce: “Il vero politico onesto è il politico capace”, dunque un politico con “integrità morale ed impegno proficuo”, qualità che di sicuro si riscontrano nell’attuale governatore Vincenzo De Luca che lo ha “dimostrato per tutta la durata del suo mandato”. Virgilia Fogliame ha riconosciuto che la Campania è una Regione molto impegnativa. Secondo l’avv. Fogliame, vi sono diverse problematiche nella Regione Campania che sono state “solo elencate ma mai risolte dai governatori precedenti”. Oltretutto, per lei sarebbe opportuno sostenere non chi ha “governato attraverso sterili programmazione di intenti”, ma attraverso “concrete azioni che costituiscono il risultato di scelte efficienti, concrete e responsabili, che hanno restituito dignità alla Regione Campania, restituendole il ruolo che le spetta in Italia e nel mondo”. Per la candidata, è assolutamente necessario “dare fiducia ai giovani” che abbiano il coraggio “politico e umano di fare scelte responsabili, che abbiano le spalle forti per assorbire e restituire al mittente ogni sterile e strumentale attacco, che comprendano il vero significato della parola COERENZA, che non significa solo aderire a dei colori o ad una bandiera, ma vuol dire aderire alle proprie idee e ai propri convicimenti”. Lo stato delle cose, obiettivamente, per la Fogliame, si deve valutare “al di là dei colori politici, perchè la coerenza con sè stessi significa soprattutto avere il coraggio di operare scelte differenti, di ammettere che talvolta il meglio si trova altrove, perchè quando c’è un buon operato bisogna riconoscerlo, apprezzarlo e sostenerlo”. La politica si deve operare non per seguire “i propri interessi personali, ma per servire il popolo”. Per la candidata, è opportune dire addìo alla politica “dai tracciati precostituiti” e fare entrare la gioventù “veramente disincantata, che non si lascia incantare da false promesse o da slogan precostituiti, slogan populisti, creati da politici mediocri che non fanno altro che raccogliere slogan per raccogliere voti, ma che dimenticano il ruolo per il quale sono stati eletti”. Gli obiettivi che Virgilia Fogliame sul quale punta sono i seguenti:

  1. Creare un collegamento diretto tra i cittadini e l’amministrazione regionale;
  2. Amplificare quei processi di risanamento che sono “già stati avviati dal Presidente De Luca”. Per la candidata, Scafati ha, da anni, due grandi problemi: il fiume Sarno e la mancanza di un presidio ospedaliero. Sino a pochi mesi fa, il presidio ospedaliero era chiuso, ma poi è diventato nel 2020 uno dei punti di riferimento per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 insieme all’ospedale “Cotugno” di Napoli. Per quanto riguarda il fiume Sarno, la Regione Campania guidata da Vincenzo De Luca ha approntato “significative opere, significative misure per arginare un problema che da decenni travolge il nostro territorio”. Tali misure riguardano interventi che guardano sia all’area interna del fiume, sia l’area esterna, che secondo Virgilia Fogliame è la parte più importante. Infatti, sono stati finanziati interventi dal valore di 80 milioni di euro per la realizzazione e la ridefinizione per il completamento delle reti fognarie e dei depuratori per evitare lo sversamento dentro il fiume Sarno. Tali misure sono finalizzate ad arginare il fenomeno degli sversamenti degli scarichi non trattati dalle industrie e ad una riqualificazione ambientale in grado di favorire lo sviluppo economico, dato che il grado ambientale in cui versa il bacino del fiume Sarno azzera qualsiasi possibilità di sfruttamento delle ricchezze naturali e storiche del nostro territorio, apportando un danno economico enorme.
  3. Riapertura del Pronto Soccorso dell’ospedale “Mauro Scarlato”. Virgilia Fogliame, da cittadina scafatese, dice di non essere riuscita a perdonare chi “ha decretato la chiusura, nel 2013, dell’ospedale di Scafati”, e ha anche dichiarato di non aver perdonato “chi sedeva in Consiglio Regionale, nel 2013, e non ha fatto niente per evitare un disastro del genere”. Tale ospedale, dopo un lungo periodo buio, che ha mortificato anche le professionalità di tanti validi operatori sanitari (trasformando il presidio “in poco più che una casa di riposo per gli anziani”), ha ritrovato dignità, diventando “oltre che un eccellente centro pneumologico, anche una struttura di riferimento per la cura dei contagiati del Covid-19 in Campania”. Per la Fogliame, si deve insistere per ottenere “la riapertura del Pronto Soccorso h24 in modo da poter fornire le prime necessarie cure emergenziali al paziente, per poi poterlo indirizzare e poterlo stabilizzare “in tutta sicurezza” verso altre strutture idonee per la specifica problematica rilevata dal personale medico. Tutto ciò è necessario “anche per poter aiutare le strutture ospedaliere che, a causa della chiusura dell’ospedale di Scafati sono oberate di lavoro”. Conseguentemente, i pazienti non riescono ad essere soddisfatti nell’immediatezza, ma solo dopo “lunghe ed interminabili attese”. Per Virgilia Fogliame, tutto questo è “intollerabile”.
  4. La sofferenza dei commercianti scafatesi. In realtà, la candidata ha precisato che tale problema non attanaglia solo i commercianti di Scafati, ma è un problema ad ampio raggio. Virgilia Fogliame ha intenzione di creare un collegamento diretto con gli esercenti. La problematica dei commercianti si è acuita in modo grave dopo l’emergenza epidemiologica da Covid-19, perchè vi è stato un “crollo irriducibile dei consumi, con conseguente azzeramento dei ricavi”. Per la Fogliame, la Regione in tale contesto deve assolutamente intervenire, “istituendo un fondo a sostegno dei commercianti, ma soprattutto per quei giovani che abbiano voglia di avviare delle imprese” facendo riferimento al progetto “Resto al Sud”. La candidata ha ipotizzato l’apertura di uno sportello sul territorio per l’avviamento di progetti per accedere ai finanziamenti regionali previsti ed erogati dalla Regione in tale settore.

Per l’avv. Fogliame, non possiamo “correre il rischio di vanificare gli sforzi profusi finora, perchè noi meridionali meritiamo di essere rappresentati in Consiglio Regionale da persone che abbiano realmente la voglia di rappresentare le nostre esigenze, perchè la politica è per servire e non per servirsi”.

A tal punto, concluso l’intervento di Virgilia Fogliame, si riporta l’intervento del candidato Nino Savastano. Quest’ultimo, all’inizio del suo intervento, ha ricalcato nuovamente la circostanza del “governo precedente a quello di De Luca, che ha chiuso l’ospedale di Scafati”. Poi, ha ripreso il problema della realtà negativa che vive il commercio scafatese e in Regione Campania. Per Savastano, è obbligatorio aiutare per rimettere in modo la macchina commerciale e la macchina economica, con tutte le precauzioni possibili. Per l’assessore, vi è il bisogno di un dialogo, un “dialogo forte”, per condividere le scelte sulle misure da approntare, soprattutto da parte di chi è esposto “in modo più forte rispetto agli altri”. Savastano ha ricalcato i cinque anni di lavoro importante che ha operato il Presidente De Luca. Lo ha definito “un lavoro importante”. Dal suo punto di vista, non era facile “prendere per mano un’amministrazione regionale che aveva un disavanzo finanziario spaventoso, che aveva di fatto un commissariamento decennale della sanità, che doveva restituire sistematicamente i fondi europei perchè non era capace di spenderli, che non riusciva a mettere in campo politiche per incentivare i giovani a restare nella nostra Regione e nei nostri territori”. Per Savastano, Vincenzo De Luca è riuscito a coltivare la macchina amministrativa: ha risanato il bilancio, ha pareggiato il bilancio della sanità, e questo ci fornisce la possibilità anche “di guardare ad un piano assunzionale per le carenze che si porta la sanità da decenni, e che abbiamo riscontrato anche in questi momenti di crisi sanitaria, dove non c’erano i medici, non c’erano gli infermieri, non c’era il personale di assistenza all’interno delle strutture ospedaliere”. Per l’assessore, vi è il bisogno di rilanciare un piano assunzionale per mettere “in sicurezza i nostri ospedali”. Però, Savastano è convinto che, nell’ambito delle politiche sanitarie, è opportuno partire dalla medicina di base, dagli ambulatori, dai distretti sanitari, perchè “questo è fondamentale e lo chiedono i cittadini”. Savastano ha anche citato una legge di circa 30 anni fa di riforma alle politiche sociali, ma ancora adesso non viene attivata “la straordinarietà di questa legge”, una legge di integrazione socio-sanitaria. L’assessore ha citato “una grande opera” del Presidente De Luca, forse unica nella storia politica campana: il programma assunzionale dei giovani nella Pubblica Amministrazione. Ciò vuol dire “uno svecchiamento”, perchè è importante avere personale che “sia capace di rispondere alle programmazioni delle Pubbliche Amministrazioni”. Poi, si darà la possibilità a dieci mila giovani, nei prossimi mesi e anni di poter essere assunti nella nostra Regione, restando qui, senza cercare opportunità lavorative “al Nord del nostro Paese” o fuori dal nostro Paese. L’assessore Savastano, poi, spiega i motivi della sua candidatura: ricorda che “sono 25 anni che fa parte dell’amministrazione comunale salernitana”, che ha condiviso sin dal primo momento la grande attività svolta nella città di Salerno, che è passata dalla “rivoluzione urbanistica”, diventata un “modello per tutte le amministrazioni”, accompagnata da un altro passaggio importante: il Piano Regolatore delle Politiche Sociali. Ha affermato di “avere toccato con mano le esigenze della povera gente”, ha spiegato di “avere toccato con mano le difficoltà delle persone con disabilità, difficoltà acuitesi in questo periodo di crisi sanitaria tuttora persistente”. Su tale argomento, per Savastano, il Presidente De Luca ha fornito ulteriore dimostrazione: è stato l’unico Presidente d’Italia che ha approntato in Italia un piano socio-economico, investendo un miliardo di euro sulle politiche sociali e sui bisogni della povera gente che sta vivendo un momento di crisi spaventosa. Sono azioni “che ti fanno capire quanto è grande l’interesse che ha un capofamiglia che è capace di saper cogliere i bisogni delle persone, mettendo in campo azioni per saper rispondere alle esigenze dei cittadini e della comunità”. Savastano ha spiegato di voler portare questa esperienza di 25 anni in amministrazione comunale in Consiglio Regionale. Vorrebbe cercare di fornire “il suo contributo con De Luca, continuando con tale figura l’esperienza politica iniziata nell’amministrazione salernitana”. Facendosi forza delle esperienze nel campo delle politiche sociali, Savastano si è dichiarato pronto ad affrontare le seguenti proposte in Consiglio Regionale:

  1. Istituire una cabina di regìa per i progetti per le famiglie che vivono condizioni di estrema fragilità;
  2. Tutela per le famiglie con problemi di autismo, una malattia così seria, che ha bisogno di cura e accompagnamento sociale, economico e familiare;

Per Savastano, vi è il bisogno della presenza di riferimenti umani che possano trasferire in Consiglio Regionale i bisogni e le problematiche delle realtà locali.

Come si può facilmente notare, è difficile non dare fiducia a due candidati che hanno esposto punti programmatici così profondi e umani. Di sicuro, la giovane candidata Virgilia Fogliame, in questo suo primo comizio, è riuscita a toccare i sentimenti più profondi dell’uditorato, facendo, forse riscoprire la fiducia nei giovani. Ella, infatti, ha dimostrato che bisogna ancora credere nei giovani, perchè questi ultimi possono operare ancora molto con le loro idee, nonostante la grave crisi dei valori che la società del Terzo Millennio sta attraversando. Lei ne è la prova vivente.

All’avv. Virgilia Fogliame si rivolgono i migliori auguri della redazione del Quotidiano di Salerno. Che possa arrivare a scalare il civile supremo consesso regionale e riuscire ad operare, oltre che fuori, anche dentro le istituzioni.

 

 

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