SAPRI: sul disastro idrogeologico intervengono Matera e Pellegrino

Aldo Bianchini

L'alluvione nel saprese

SAPRI – Ogni volta che accade un disastro naturale c’è sempre qualcuno o qualcosa su cui scaricare la responsabilità, salendo subito sul piedistallo del censore.

In genere, quando non si può trovare un colpevole, si scarica tutto sulla natura, sulla sua imprevedibilità e sulla sua strapotenza nei confronti dell’animale-uomo e di tutti gli altri animali che popolano la Terra.

In assoluto preferiamo non fare mai un sereno ed obiettivo esame di coscienza da parte di tutti: gente normale, amministratori, politici, controllori, giudicanti.

La natura, a mio parere, non c’entra proprio nulla; il suo lo ha sempre fatto e durante la chiusura per coronavirus della primavera scorsa ha dimostrato a tutti gli abitanti della Terra che i pesci sono ritornati nella laguna veneta e i cigni nei canali di Milano marittima.

 

Sul territorio del disastro idrogeologico sono intervenuti, ognuno a modo proprio, anche i due consiglieri regionali del Vallo di Diano e, quindi, anche del Saprese e del Cilento, e si sono spesi con due comunicati contrapposti, entrambi su face book che diventa sempre più un infernale contenitore del nulla:

 

On. Dr. Tommaso Pellegrino - Italia Viva

Tommaso Pellegrino (Italia Viva): Ieri mattina ho verificato in maniera diretta i numerosi danni provocati dall’esondazione di diversi torrenti dopo le abbondanti piogge nella zona del golfo di Policastro, in particolare a Ispani, Santa Marina e Vibonati. È stata l’occasione per esprimere la mia solidarietà alle popolazioni che hanno subito numerosi danni. Sosterremo le richieste di stato di calamità naturale, avanzate dai Comuni interessati. Ancora una volta, purtroppo, la burocrazia determina abbandono e pericolo. La messa in sicurezza dei territori non può essere sottoposta agli infiniti e spesso inutili pareri. Un particolare grazie ai ragazzi dei diversi nuclei di Protezione Civile che non hanno fatto mancare il proprio sostegno. L’impegno continua…Sui territori con le popolazioni in difficoltà.

 

On. Avv. Corrado Matera -Fare Democratico/Popolari

Corrado Matera (Fare Democratico – Popolari): A seguito dei disastrosi eventi atmosferici che si sono abbattuti sul Golfo di Policastro nella notte tra lunedì 16 e martedì 17 novembre mi sono interfacciato con i sindaci dei comuni che hanno registrato maggiori danni, a cui ho manifestato la massima solidarietà e vicinanza, e la totale disponibilità alla collaborazione istituzionale per fronteggiare la complessa situazione emergenziale. Conseguentemente mi sono raccordato con l’Onorevole Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Giunta Regionale con delega all’Ambiente, che ringrazio per essersi prontamente attivato, interessando la Direzione Generale per i Lavori pubblici e la Protezione Civile della Regione Campania, nella persona del dirigente Italo Giulivo, tempestivamente intervenuto sui luoghi alluvionati per i sopralluoghi di rito. Mi preme evidenziare il meritorio lavoro svolto dai sindaci, dai Vigili del Fuoco e dai ragazzi della Protezione Civile che hanno diligentemente ed efficacemente gestito la fase di somma urgenza. Al fine di predisporre interventi mirati ho chiesto all’on.le Bonavitacola di calendarizzare per la prossima settimana un incontro congiunto con agli amministratori locali, e di attivarsi per la richiesta del riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità naturale.

 

Un'abitazione devastata dall'alluvione

Per chi non segue la politica mi permetto di ricordare che i due consiglieri regionali, Matera e Pellegrino, fanno parte della stessa maggioranza del governo regionale e quindi dovrebbero avere in Fulvio Bonavitacola lo stesso punto di riferimento inalienabile. Dalla lettura dei due comunicati stampa mi sembra, però, di scorgere una via preferenziale di uno dei due consiglieri verso la vicepresidenza regionale, a discapito dell’altro. Così non va bene, anzi va malissimo e si scontra pesantemente con le esigenze del territorio a sud di Salerno e dei territori alluvionati.

I politici della Prima Repubblica spesso si scontravano violentemente ma sempre riuscivano a trovare la sintesi delle loro azioni ed a guadagnarne erano i territori dai quali erano stati eletti; la speranza è che presto i due consiglieri regionali trovino il modo di sentirsi, di vedersi, di continuare anche a combattersi, ma alla fine di dare alle loro azioni un indirizzo univoco a tutto vantaggio dei territori che li hanno votati a valanga.

Nelle more di queste brutte schermaglie che non portano da nessuna parte, il saprese è abbandonato a se stesso ed anche la casa di un mio amico, G.F., rischia di rimanere allagata e disastrata (come mostrano le immagini) chissà per quanto tempo senza la possibilità di accedere ad alcun beneficio.

 

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