SALERNITANA: CHIEDETE SCUSA A LOTITO E FABIANI

Avv. Giovanni Falci

L'avv. Giovanni Falci con la figlia Benedetta allo stadio Arechi

Lo stupendo traguardo tagliato ieri con l’approdo della Salernitana in serie A, parte da lontano e ha un protagonista indiscusso: CLAUDIO LOTITO.

Era l’estate 2011 quando Lotito è apparso sulla scena di Salerno calcistica partendo con una nuova squadra della città, la SALERNO CALCIO, dalla serie D.

Le sue dichiarazioni fecero infervorare tutti i tifosi perché, senza mezze parole, disse chiaro e tondo che ci avrebbe portato in serie A.

E in effetti, i primi tre campionati furono altrettanti successi con le promozioni in serie, due con Perrone allenatore e una con Menichini in panchina.

Poi, per Lotito sono iniziati i “guai”.

Parte della tifoseria e della stampa ha iniziato a sospettare che, per il noto problema multiproprietà, Lotito non avrebbe mai consentito il salto di categoria in serie A per non trovarsi nella assurda condizione di dover dichiarare la sua “incompatibilità”.

LOTITO VAI VIA, LOTITO SALERNO NON TI VUOLE, LOTITO NON MERITI SALERNO, e tanti altri ancora slogan di uguale tenore che ancora si trovano su qualche muro della città, sono stati il ricorrente lamento e la ricorrente invettiva.

A volte si è addirittura sfiorata l’aggressione fisica con contestazioni accese all’interno dello stadio, nel mentre il Presidente si allontanava in automobile, a seguito di qualche partita persa.

E tutto questo vale anche per ANGELO FABIANI storico Direttore Sportivo della Salernitana di Lotito e Mezzaroma.

Quante volte abbiamo letto sulla stampa o abbiamo sentito nelle tavole rotonde televisive apprezzamenti gravi e ingiuriosi nei confronti di un preparato e competente dirigente quale sicuramente è Angelo Fabiani.

Giovanni falci e figlia a Latina (2 a 2)

Immagino la rabbia che hanno provato Lotito e Fabiani ad essere “giudicati” da incompetenti e soprattutto da maligni cronisti.

Si è ripetuta, comunque, una storia vecchia, già andata di scena a Salerno anni addietro con il Presidente Aniello Aliberti che, dopo aver fatto vedere il vero calcio a Salerno e, dopo aver fatto vedere la gestione sana e intelligente della società, si è trovato sugli stessi muri cittadini di Lotito con scritte del tipo ALIBERTI VATTENE.

Tutto questo non è bello!

Tutto questo non è giustificabile ricorrendo all’amore smisurato dei tifosi per la maglia granata che li farebbe vedere fantasmi quando le cose non girano per il verso giusto.

Tutto questo, alla luce di quanto è successo ieri e di quando succederà in seguito, merita un atto di formale scusa nei confronti di queste due persone.

Non c’è bisogno che indichi io di chi si tratta, loro, i denigratori dovrebbero fare un passo avanti e chiedere scusa, è semplice, si fa per dire.

Io oggi sono tranquillo e contento di non aver mai pensato a male, anzi.

Un po’ per il mio carattere ottimista, un po’ per riflessione, io ho sempre creduto che Lotito e il Direttore fossero le persone giuste per la nostra squadra.

Papà Giovanni e figlia Benedetta sempre a Latina

Come si fa a pensar male se un Presidente e il suo D.S. ti riescono a portare in squadra, nel primo anno di B, Coda e Donnarumma in un sol colpo? Come si fa a pensar male se i bilanci sono in attivo e dalla madre Lazio arrivano e partono fior di calciatori?

Strakosha, Luiz Felipe, Akpa-Akpro, sono passati tutti da Salerno prima di diventare titolari della Lazio in serie A, non ci ha dato o mandato “scarti”.

Benedetta e Giovanni Falci a Benevento

E allora, in questo momento di grande euforia, macchiato solo dalla atroce tragedia della morte  di LORIS DEL CAMPO durante i festeggiamenti, voi denigratori dell’ultima ora, fate un gesto di signorilità e mandate con un semplice messaggio le scuse a Lotito e Fabiani.

Purtroppo la tragedia di Loris fa sì che la serie A per Salerno si accompagna a lutti di giovani tifosi.

Ci eravamo fermati in serie A con la morte dei quattro ragazzi di ritorno da Piacenza e riprendiamo la serie A dalla morte di un altro giovane tifoso.

In una vita così spietata e triste non dovrebbe esserci spazio per l’odio dimostrato da parecchi nei confronti dei Lotito e Fabiani.

Giovanni Falci

 

 

 

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