BRIGNANO – CASA MANZO – VIA IRNO: Dove la corrispondenza è soltanto un sogno … da vivi !!

La redazione

 

dr. Massimo Ronca

BRIGNANO (fraz. collinare di Salerno) – Riceviamo e volentieri pubblichiamo lo sfogo di Massimo Ronca, giovane imprenditore salernitano che da sempre vive nella splendida realtà di una delle più belle frazioni alte di Salerno.

Uno dei problemi che attanaglia tutta la popolazione residente di quel rione è la consegna della corrispondenza, un fatto che in alcuni casi è davvero gravissimo perché può produrre danni indescrivibili anche sul piano giudiziario.

 

Massimo Ronca: Dopo innumerevoli segnalazioni telefoniche e per ultima anche una pec alle poste, inviata dal Presidente Massimo Ronca del Comitato di Quartiere Brignano Casa/Manzo, dove si segnalava un continuo disservizio per mancato recapito della corrispondenza o erroneamente consegnata, tipo avvisi di giacenza di grande importanza, i residenti del rione collinare Brignano Casa/Manzo e via Irno, da tempo lamentano questo disservizio che hanno procurato non pochi danni ai residenti, che si sono visti notificare atti giudiziali senza aver ricevuto alcun avviso di giacenza e/o consegna presso abitazione, per non parlare delle utenze che successivamente hanno attivato l’ormai consueto fenomeno del recupero crediti, mortificante nei confronti dei virtuosi.  Molti addetti ai lavori continua Massimo Ronca, sono stati sorpresi dai residenti, nell’andare direttamente alle cassette postali, senza nemmeno tentare la consegna, gia’ con lo scontrino stampato che da la prova tangibile della premeditazione nel non voler proprio tentare la consegna, danneggiando l’utente e velocizzando il lavoro dell’addetto alla consegna. Nonostante la Pec di reclamo inviata alle Poste, non ha sortito l’effetto desiderato, infatti si sono solo limitati a rispondere che a loro non risultavano criticita’ sul servizio, risposta scontata per chi riceve un reclamo. Ad oggi, oltre reclamare e/o contestare un mancato recapito di atti giudiziali da parte degl’utenti, non c’e’ una formula cautelativa per difendersi da questo fenomeno e/o essere risarciti per questo disservizio. Anche il sole 24 ha affrontato questa problematica, ma ad oggi  nessun intervento del Governo, che di fronte a ciò dovrebbe giungere persino a precettare Poste Italiane dal momento che la mancata consegna di posta è appunto un reato e che se i cittadini non ricevono determinata corrispondenza sensibile, rischiano di divenire vittime di: sequestri, sanzioni, aumento del rischio di vedersi tagliare i servizi fondamentali quali luce, acqua, gas. Cio’ non toglie che la Pec e’ solo l’inizio, in quanto procederemo a inviare una lettera al Presidente della Repubblica, raccogliendo firme di protesta che possano finalmente risolvere il problema, che a mio avviso, e’ molto semplice, anche perche’ i corrieri privati gia’ lo utilizzano.

 

NOTA:

Il dr. Massimo Ronca ha proprio ragione, anche perché è diffuso in tutta la Cittàil pensiero sulla frettolosa consegna della posta;  e checché ne dicano i vertici delle Poste è un problema molto serio che potrebbe anche sfociare in una scrupolosa inchiesta di natura giudiziaria se si dovessero ravvisare elementi di contatto tra i cosiddetti “postini” e i dipendenti delle agenzie private. Di sicuro c’è il fatto che i postini da molto tempo hanno smesso di fare i postini.

 

 

 

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