L’ Antitrust ha avviato un procedimento di inottemperanza nei confronti di Autostrade per l’Italia, in quanto la società concessionaria non ha ridotto il costo del pedaggio nelle tratte con notevoli problemi di viabilità.

 

Dr. Pietro Cusati (giornalista)

ROMA, 21 luglio 2021  L’  Antitrust ha avviato un procedimento di inottemperanza nei confronti di Autostrade per l’Italia in quanto “la società concessionaria a marzo scorso ha ricevuto una sanzione di 5 milioni e non ha ancora ridotto il costo del pedaggio nelle tratte con notevoli problemi di viabilità”. La diffida imponeva alla società di cessare la pratica scorretta accertata e di ridurre il costo del pedaggio. Secondo l’Antitrust la società autostrade non ha ancora adottato alcuna procedura per riconoscere agevolazioni tariffarie e rimborsi per le tratte autostradali in cui si verificano rilevanti criticità nella viabilità a causa di lavori straordinari per la messa in sicurezza delle infrastrutture che risentono di gravi carenze nella gestione e nella manutenzione. L’Antitrust ha vietato l’ulteriore continuazione della pratica commerciale scorretta ed ha disposto che ASPI comunicasse,entro il termine di sessanta giorni dalla notifica del provvedimento finale,le iniziative assunte in ottemperanza alla diffida.L’ASPI ha depositato una propria relazione con la quale ha rappresentato che, a suo avviso, la scelta di consumo asseritamente alterata consisterebbe nella decisione dell’utente di utilizzare o meno il servizio dell’infrastruttura  autostradale,essendo l’elemento informativo sulle condizioni dell’infrastruttura stessa l’unico ad assumere rilevanza rispetto a detta scelta di consumo,evitando così ogni possibile alterazione della propria decisione commerciale. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha aperto  il  procedimento di inottemperanza nei confronti di Autostrade per l’Italia S.p.A. (ASPI), concessionaria della gestione e della manutenzione di oltre 3.000 km di rete autostradale nel nostro Paese dopo che la società,secondo l’Antitrust non ha adempiuto    alla diffida che imponeva alla società di cessare la pratica scorretta accertata nel mese di marzo 2021, atteso che ASPI non ha ridotto il costo del pedaggio e non ha adottato alcuna procedura per riconoscere agevolazioni tariffarie e rimborsi per le tratte autostradali in cui si verificano rilevanti criticità nella viabilità a causa di lavori straordinari per la messa in sicurezza delle infrastrutture che risentono di gravi carenze nella gestione e nella manutenzione. Al termine dell’istruttoria, l’Autorità aveva sanzionato la concessionaria con il massimo edittale, pari a 5 milioni di euro, in violazione degli articoli 20, 22, 24 e 25 del Codice del Consumo.

 

 

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