CIMITERO: la denuncia di Bassano e Forte

Aldo Bianchini

SALERNO – Spesso negli ultimi anni mi sono trovato in disaccordo rispetto ad alcune battaglie condotte da Lorenzo Forte (già consigliere comunale e presidente dell’associazione Salute & Vita); questa volta, però, mi schiero pienamente dalla sua parte e dalla parte di Nadia Bassano (presidente dell’associazione Help Tutela e Sostegno dei Consumatori.

Questa volta, ripeto, la battaglia è assolutamente condivisibile e non soltanto perché riguarda il luogo santo per eccellenza; parlo del cimitero di Salerno che da decenni è in stato di totale abbandono almeno dal punto di vista della sorveglianza connessa alla sicurezza e alla manutenzione ordinaria e straordinaria.

Nel cimitero di Salerno riposano da tempo i miei genitori ed anche un mio fratellino morto in età assai giovanile per un incidente; ebbene da decenni, io e gli altri miei familiari, combattiamo una inutile e, forse, sterile battaglia, scrivendo anche sui giornali e notificando al Comune le diverse difficoltà incontrate o scoperte di mano in mano.

Niente, non si è mai mosso niente; tutto è stato sempre lasciato cadere nelle dimenticanze del tempo.

E’ si qualche ora fa la protesta corretta ma durissima di Bassano e Forte: “Le tombe del cimitero di Salerno sono state nuovamente profanate. Questa la scoperta per diversi cittadini salernitani che, nella giornata di ieri, si sono recati al cimitero di Salerno, trovando le sepolture dei propri cari privati di portafiori in bronzo ed ottone. I furti hanno interessato anche la tomba di famiglia della presidente Bassano (ma questo è solo un dettaglio) che è collocata nel campo calendula. Da troppi anni, in questo luogo sacro, si ripetono numerosi questi vergognosi ed impuniti episodi. Una piaga vile e senza fine, davanti alla quale però non ci si può rassegnare a subire”.

Capisco perfettamente che risulta davvero difficile attuare un’azione capillare di controllo; con tutte le  emergenze che ci sono, quello del controllo del cimitero è una delle ultime priorità nell’agenda della politica. Ma qui siamo di fronte ad azioni criminali che hanno tutto il sapore della profanazione di un luogo sacro; è necessario, quindi, come chiedono La Bassano e Forte che innanzitutto il Prefetto si dia una mossa, unitamente al sindaco della città, almeno per dare qualche buon esempio di fermezza contro questi squallidi criminali che contro ogni logica comportamentale vanno a disturbare anche il riposo eterno dei nostri cari.

Prefetto e Comune sono avvertiti, cominci a fare qualcosa prima che la gente si organizzi con spedizioni punitive contro questi farabutti che, nella maggior parte dei casi, sono di origini straniere.

 

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