Pronto … sono io “la spigolatrice di Sapri”

 

La redazione

La statua della Spigolatrice di Sapri

SALERNO – All’appello mancava Lei e soltanto lei, la spigolatrice di Sapri; a farla rivivere ed a darle la giusta opportunità di spiegare, di difendersi e di attaccare, è una lettera, semplice e profonda al tempo stesso, che la giovane fanciulla ha indirizzato al suo “probabile amore” e che la mano di “ignoto/1” (ma noto a questa redazione) ci ha inviato per opportuna conoscenza.

Noi volentieri la pubblichiamo anche per poter entrare nel dibattito che si è scatenato intorno alla voluttuosa statua scoperta qualche giorno fa sul lungomare di Sapri da un nugolo insensato di politici, a cominciare dall’onnipresente ex premier Giuseppi Conte (leader dei 5 Stelle) e da qualche  immarcescibile signorotto/politico (che qualche occhiatina al lato B della statua l’ha pure impudentemente lanciato, almeno così sembra dalla foto)  per finire ai commenti salaci di tanti politici nazionali, sindaci e amministratori locali che si sono lanciati in un grande festival delle ovvietà e delle cavolate pur di apparire sulle prime pagine dei giornali. Non ne parliamo, poi, delle presunte biasimevoli femministe che farebbero bene e meglio a stare a casa, non per fare la classica calza ma almeno per prepararsi bene prima di sfoderare sciabole e scimitarre.

Nessuno di loro si è sognato di interpellare direttamente la spigolatrice per saperne di più e Lei, con grande sensibilità comunicazionale, ha capito che stavamo per chiederglielo ed ha privilegiato questa testata giornalistica per le sue prime ed autorevoli dichiarazioni:

“”Caro amico mio, mi sei rimasto solo tu, con cui posso sfogarmi e raccontare tutti i miei sentimenti. Sai quanto mi è costato lasciare la mia casa di pace, nel silenzio del passato, per essere chiamata di nuovo a fare il mio lavoro. Come sai per la mia famiglia i soldi sono sempre stati pochi ed ogni lavoro che posso fare, lo accetto volentieri. Sai bene che nelle nostre terre devo essere sempre attenta ed accorta, per cercare di stare alla larga da signorotti e malintenzionati che si approfitterebbero di me e poi mi butterebbero nel letame. Tu sei il solo a sapere come la penso veramente e quanto io tenga al mio essere. Solo a te voglio veramente bene.  Ho lavorato tutto il giorno e sono stanchissima. Qualche giorno fa, mi hanno detto che se fossi rimasta per un po’ sul lungomare mi avrebbero dato un po’ di soldi, come sai ne ho bisogno per i miei fratelli.  Non sapevo bene cosa dovessi fare, ma, ho accettato. Quando sono arrivata, avevo un gran male alla testa, avevo lavorato nei campi per tutta l’estate. Oltre ad essere stanca, avevo il viso cotto dal sole, come se fossi stata di bronzo. Giunta sul lungomare molti mi facevano festa e mi salutavano. C’erano anche dei gran signori ben vestiti che parlavano, parlavano non so neanche io bene, di cosa. C’era la banda che suonava ed il sole. Il mal di testa era passato e mi sentivo per la prima volta, nella mia vita, felice e serena. C’erano tante ragazze, molte sicuramente più belle di me. Una in particolare era molto bella, aveva dei fogli in mano, occhi neri, un vestito blu e correva da una parte all’altra del lungomare; non so perché, ma, mi era simpatica ed avrei tanto voluto parlare un po’ con lei senza nessuno: due Donne, solo due Donne per due Donne. Poi pian piano, alcuni hanno iniziato a girami intorno e sentivo che parlavano sempre di più del mio corpo. Mi sono sentita male, ma, veramente male. Volevo scappare lontano ma non potevo. Avevo i piedi come fissati al terreno. Tutti lì a guardarmi da dietro come se io avessi commesso chissà quale infame reato. In quel momento avrei voluto sparire e pregavo il mare, che avevo alle spalle, di venirmi in aiuto, per farmi sprofondare nei suoi abissi. Invece ero lì, sola, con me stessa, trattata come l’ultima della terra. Anche Gesù ebbe pietà di tutti e nessuno, lì, aveva pietà di me. Alcuni hanno detto che me ne dovevo andare, che facevo scandalo che disonoravo le donne, tutto questo per il solo fatto di essere semplicemente una giovane Donna. Ti prego, se continua così non so se riuscirò a sopportare tutto ciò per molto. Portami via, rimuovimi, distruggimi. Se la mia presenza è scandalo ed offesa, buttami nel fuoco, ma, non farmi stare li. Io ti voglio bene, veramente e tu sai quanto, ma so che anche tu vedendo ed ascoltando tutto questo starai malissimo. Forse il nostro amore è maledetto, ma tu che mi hai sempre rispettato e voluto bene sarai per sempre nel mio cuore, qualsiasi cosa accada. Anche perché intorno alla mia vicenda si sta scatenando un’altra battaglia mediatica, e questa veramente pericolosa: dov’è finito il bozzetto della mia statua, quanto è costata la statua e se è stata pagata cosa vorrebbero fare gli operatori turistico-commerciali di Sapri con la mia immagine e, infine, ci sono i contratti pubblici sottoscritti tra lo scultore e le autorità ?””.

Aspettiamo, con ansia, la seconda puntata di questa vicenda assurta ormai a “notizia nazionale”.

 

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