Il codice deontologico dei medici diventa un film,scritto e diretto da Riccardo Pieralli. Ippocrate il padre della medicina ritorna sulla terra dopo 2.400 anni.

 

d. Pietro Cusati (giornalista)

Bologna 22 dicembre 2021. Il Codice Deontologico è ancora poco conosciuto, Ippocrate ritorna sulla Terra, dopo 2.400 anni, i doveri deontologici dei medici  e i diritti delle persone sono le due facce di una stessa medaglia. Per questo è giusto che il codice deontologico lo conoscano, nei dettagli, non solo i medici, gli odontoiatri, ma anche i cittadini . Protagonista Michele Cassetta, odontoiatra, medico, giornalista, divulgatore scientifico e componente del Gruppo di Lavoro Area Strategica Comunicazione della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. Il Codice Deontologico è ancora poco conosciuto, anche, purtroppo, dagli stessi medici ,afferma Corrado Bondi, Presidente della Cao di Bologna e componente della Cao nazionale .. Abbiamo avuto un’intuizione: renderlo attraente, dedicandogli un film”.“Un film ,secondo Michele Cassetta , che diverte, emoziona e fa riflettere. Siamo felici e orgogliosi di ciò che abbiamo fatto”.Il medico, nel perseguire il decoro dell’esercizio professionale e il principio dell’intesa preventiva, commisura l’onorario alla difficoltà e alla complessità dell’opera professionale, alle competenze richieste e ai mezzi impiegati, tutelando la qualità e la sicurezza della prestazione. Comunica preventivamente alla persona assistita l’onorario, che non può essere subordinato ai risultati della prestazione professionale. In armonia con le previsioni normative, il medico libero professionista provvede a idonea copertura assicurativa per responsabilità civile verso terzi connessa alla propria attività professionale. Il medico può prestare gratuitamente la propria opera purché tale comportamento non costituisca concorrenza sleale o sia finalizzato a indebito accaparramento di clientela. “Il Codice Deontologico” è il film realizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Bologna, scritto e diretto da Riccardo Pieralli e presentato nell’ambito della tre giorni  a Milano, che  ha visto riuniti i 106 presidenti delle Commissioni Albo Odontoiatri, nell’assemblea nazionale prima e, poi, nel convegno “Odontoiatria, eccellenza italiana”.Protagonista, Michele Cassetta, odontoiatra, medico, giornalista, divulgatore scientifico e componente del Gruppo di Lavoro Area Strategica Comunicazione della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. La FNOMCeO, dopo la proiezione del  20 dicembre 2021, a Bologna al Cinema Fossolo, e altre iniziative promosse dall’Ordine emiliano, ha messo il film a disposizione di tutti gli Ordini italiani. Si prevedono presentazioni nelle scuole, ma anche giornate dedicate nei cinema e nelle università. Il Codice deontologico, ricorda Raffaele Iandolo, presidente della Cao nazionale, non è solo la bussola che orienta l’attività e la vita di ogni medico e di ogni odontoiatra. È uno strumento che, garantendo il corretto esercizio della professione, tutela la salute dei cittadini. Per questo è giusto che lo conoscano, nei dettagli, non solo i medici, gli odontoiatri, ma anche i cittadini’’. Secondo il codice deontologico la pubblicità informativa sanitaria del medico e delle strutture sanitarie pubbliche o private, nel perseguire il fine di una scelta libera e consapevole dei servizi professionali, ha per oggetto esclusivamente i titoli professionali e le specializzazioni, l’attività professionale, le caratteristiche del servizio offerto e l’onorario relativo alle prestazioni. La pubblicità informativa sanitaria, con qualunque mezzo diffusa, rispetta nelle forme e nei contenuti i principi propri della professione medica, dovendo sempre essere veritiera, corretta e funzionale all’oggetto dell’informazione, mai equivoca, ingannevole e denigratoria. È consentita la pubblicità sanitaria comparativa delle prestazioni mediche e odontoiatriche solo in presenza di indicatori clinici misurabili, certi e condivisi dalla comunità scientifica che ne consentano confronto non ingannevole. Il medico non diffonde notizie su avanzamenti nella ricerca biomedica e su innovazioni in campo sanitario non ancora validate e accreditate dal punto di vista scientifico, in particolare se tali da alimentare attese infondate e speranze illusorie. Spetta all’Ordine professionale competente per territorio la potestà di verificare la rispondenza della pubblicità informativa sanitaria alle regole deontologiche del  Codice e prendere i necessari provvedimenti.

 

 

 

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