Arriva il via libera dal Governo alla riforma della giustizia sul Csm e l’ordinamento giudiziario con le norme sullo stop alle porte girevoli su proposta della Ministra della Giustizia Marta Cartabia.

da Pietro Cusati

 

 

 

 

 

 

Le modifiche all’ordinamento giudiziario e al funzionamento del Consiglio superiore della magistratura proposte dal governo al Parlamento. Il  Consiglio dei ministri ha approvato il pacchetto di emendamenti del governo con le proposte di riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario. Il via libera, all’unanimità. La Guardasigilli Cartabia rimarca come la riforma dell’ordinamento giudiziario e del Csm fosse ormai “ineludibile per la scadenza a luglio del Consiglio ora in carica”, ma anche “per accompagnare la magistratura in un percorso di recupero della piena fiducia e credibilità”.Il  no alle porte girevoli  anche per ministri, sottosegretari e assessori, una stretta sui fuori ruolo e il voto degli avvocati sugli avanzamenti di carriera dei magistrati.Viene introdotto  anche il voto degli avvocati nei consigli giudiziari sulle valutazioni di professionalità dei magistrati ma solo per i casi in cui il Consiglio dell’Ordine abbia fatto una segnalazione formale di comportamenti scorretti da parte del magistrato che si deve valutare. In quei casi, il voto degli avvocati presenti nei Consigli giudiziari sarà unitario.I magistrati che hanno ricoperto cariche elettive di qualunque tipo o incarichi di governo nazionale, regionale o locale, al termine del mandato non possono più tornare a svolgere alcuna funzione giurisdizionale. Vengono collocati fuori ruolo. Si introduce il divieto di esercitare in contemporanea funzioni giurisdizionali e ricoprire incarichi elettivi e governativi,sia nazionali che locali.I magistrati non siano eleggibili nelle regioni in cui è compreso l’ufficio giudiziario dove hanno prestato servizio negli ultimi tre anni. All’accettazione della candidatura, i magistrati devono essere posti in aspettativa senza assegno, con divieto di cumulo del trattamento economico con l’indennità prevista per la carica. Per i membri togati del Consiglio superiore della magistratura (20), il sistema elettorale proposto si basa su collegi binominali, ma prevede cinque seggi eletti con sistema proporzionale. Non sono previste liste, ma candidature individuali.  I  magistrati ordinari,amministrativi, contabili e militari che hanno svolto incarichi apicali nei ministeri o incarichi di governo non elettivi ,capi di gabinetto, segretari generali presso i ministeri o ai capi dipartimento, al termine di queste esperienze per tre anni non potranno svolgere funzioni giurisdizionali. La loro destinazione sarà individuata dai rispettivi organi di autogoverno. La stessa disciplina si applicherà ai magistrati che si sono candidati in politica ma non sono stati eletti. Resta la possibilità di assumere altri incarichi fuori ruolo presso altre amministrazioni e di assumere funzioni non giurisdizionali presso le sezioni consultive del Consiglio di Stato, le sezioni di controllo della Corte dei Conti e l’Ufficio del Massimario della Corte di cassazione. Per l’elezione del Csm viene indicato un sistema elettorale misto, basato su collegi binominali, che eleggono cioè ciascuno due componenti del Csm, ma che prevede anche una distribuzione proporzionale di 5 seggi a livello nazionale. Non sono previste liste, ma candidature individuali. I componenti del Csm tornano come in passato a 30, 20 togati e 10 laici. Nel sistema elettorale misto previsto trova spazio anche il sorteggio. Servirà ad assicurare che in ogni collegio binominale sia raggiunto il minimo previsto di 6 candidati e per riequilibrare le candidature del genere meno rappresentato.Sul funzionamento del Csm si introduce l’incompatibilità per i membri effettivi della sezione disciplinare a partecipare alle commissioni che decidono su incarichi direttivi e semidirettivi; sui trasferimenti d’ufficio e sulle valutazioni di professionalità.La composizione della segreteria e dell’ufficio studi del Csm viene aperta anche a professori universitari, dirigenti amministrativi, previo concorso. Si introducono regole procedimentali per l’assegnazione degli incarichi direttivi, definiti in base all’ordine temporale di vacanza a partire da una rosa di candidati. Individuazione di criteri di valutazione, per valutare tra l’altro anche le capacità organizzative.Nelle valutazioni di professionalità, si prevede il coinvolgimento di avvocati e professori nei Consigli giudiziari, con voto unitario degli avvocati in caso di segnalazione da parte del Consiglio dell’ordine ex art.11.Si prevede una riduzione del numero massimo dei magistrati fuori ruolo, a cui si può accedere non prima di 10 anni di effettivo esercizio delle funzioni giurisdizionali e per massimo 10 anni. Per l’ingresso in magistratura, si stabilisce l’accessibilità al concorso direttamente d

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