RUGGI, PUMS, ALTA VELOCITA’ e AEROPORTO: la Salerno del futuro ?

 

Aldo Bianchini

Il governatore della Campania on. Vincenzo De Luca e il sindaco di Salerno Enzo Napoli guardano lontano ... alla Salerno del futuro !!!

SALERNO – Ragazzi che botta di rivitalizzazione per Salerno; soltanto qualche giorno fa l’annuncio che l’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi decollerà a pieno regime dalla primavera del 2024 e lo scorso venerdì 25 febbraio un nuovo annuncio, bilaterale questa volta ed ancora più importante (se possibile !!) dell’aeroporto, dell’alt velocità e finanche della  della “metropolitana di superficie” vagheggiata da Michele Cammarano (Cons.Reg. 5 Stelle) per congiungere il Vallo di Diano all’aeroporto.

Come già era accaduto alla fine di dicembre del 2017, con l’annuncio bilaterale di decine di milioni da spendere nelle opere pubbliche da ristrutturare a Salerno (nuovo Ruggi, vari edifici scolastici, il Vestuti, ed altro ancora); ma mai realizzate, ora arrivano le due notizie bomba che l’informazione (non avendo niente alro da scrivere ?) ha eclatato in maniera inverosimile: il nuovo Ruggi e il favolosamente favolistico PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) con ben 25 progetti ben definiti (almeno sulla carta !!).

Quando scrivo di “annuncio bilaterale” alludo, ovviamente, agli annunci propalati nella stessa giornata da Vincenzo De Luca da Napoli e da Enzo Napoli da Salerno; questa volta, però, il cazzotto è da vero e proprio ko per tutti gli oppositori del legame indissolubile che lega il governatore della Campania al sindaco di Salerno.

Per l’aeroporto e l’ alta velocità ho già scritto nelle settimane passate e non mi ripeto.

Per il Ruggi pioverà su Salerno un diluvio di centinaia di milioni di euro ?, non lo so, dico soltanto che dalla prima promessa sono già passati più di quattro anni e fino ad oggi non si è visto ancora niente; per metà aprile dovrebbe arrivare il progetto annunciato come esecutivo. Voglio soltanto sperare che non finisca come spesso è accaduto, si paga il progetto e tutto rimane al palo.

Per il PUMS il discorso è diverso; qui davvero le promesse fanno accapponare la pelle: biciplan e zone 30, millennium generation e nuove tecnologie, mobilità attiva nelle scuole ovvero pedibus e bicibus, micromobilità elettrica, politiche di sharing, sostenibilità e distribuzione delle merci nell’area compatta, città turistica, nuovo trasporto urbano e transizione verso l’elettrico, sicurezza stradale, maggiore attenzione alla qualità urbana, aeroporto e reti del mare; queste alcune delle 25 azioni ideate per la “nuova Salerno”. Le enunciazioni, ripeto, ad un esame iniziale e quindi superficiale appaiono favolosamente favolistiche. Se, invece, tutto questo dovesse rivelarsi veritiero non ci sarà più trippa per gatti e tutti gli oppositori del presunto regime, tutte le associazioni, tutti i gruppi (da Laboratorio Politico a Cittadino Sudd) dovranno cominciare a farsene una ragione ed a mettersi all’angolo della politica operativa e non chiacchierata della città, della provincia e della regione.

E dovrà farsene una ragione anche la Procura della Repubblica che sta cercando di mettere in crisi la politica dei “due Enzo” e capire, finalmente, che tutto quello che è stato fatto in passato, che viene fatto oggi e che sarà fatto domani, viene pensato ed attuato sempre e soltanto per il bene comune. Vale a dire che la magistratura, come scriveva tempo fa Michelangelo Russo, dovrà ritornare a pensarla come la pensavano i magistrati salernitani degli anni 90 sulla cui opera la storia ha scritto che “quei singoli magistrati erano convinti che la pubblica amministrazione di Salerno operasse davvero per il bene comune”.

Il tempo, come al solito, ci dirà la verità; soprattutto se ancora una volta il governatore-sindaco riuscirà a rivoltare la città come un calzino e rilanciarla verso nuovi traguardi.

 

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