COSTANZA: l’eterea principessa dai capelli dorati

 

Maddalena Mascolo

I moderni interpreti della Principessa Costanza e del Principe Antonello da Sanseverino

TEGGIANO – Bisogna riconoscerlo, ci voleva una figura ripescata nel profondo medio-evo per riportare animazione e vita nel Vallo di Diano attraverso le piazze ed i vicoli del centro storico di Teggiano.

Ed è proprio da Teggiano che questa sera, giovedì 11 agosto 2022, riparte sotto certi aspetti la vita aggregativa e scanzonata delle estati di qualche anno fa. La pandemia aveva azzerato tutto, ma ecco che rispunta la “Principessa eterea dai capelli dorati” di nome COSTANZA per rilanciare il meglio del turismo enogastronomico e con la Principessa montefeltrina a fare da accompagnatrice raffinata i singoli visitatori in giro per lentante tavolate imbandite di ogni prelibatezza.

Non poteva essere altrimenti, non era possibile pensare che non dovessero ripartire da Teggiano e la sua Principessa le belle ed ancora incontaminate serate di metà agosto in una realtà paesaggistica ancora affascinante. Questo la sapevano e lo sanno bene gli animatori tutti della Pro Loco di Teggiano con in testa il vulcanico avvocato Biagio Matera che già prima del covid aveva sfoderato il meglio di se con il rilancio in chiave rinnovata della grande boucle con le sue tre giornate (11 – 12 e 13 agosto) storico-ambientale-gastronomica. Con Matera c’è l’intero consiglio di amministrazione composta dalla vicepresidente Stefania Federico, dalla tesoriera Concettamaria Cantelmi e dalla segretaria Chiara La Maida, alla quale è stata conferita la delega alla comunicazione. Gli altri consiglieri eletti sono Michelangelo De Paola, Antonio La Maida, Marco De Flora, Domenico Capobianco e Vincenzo Paesano.

Nel corso delle tre serate tutto viene organizzato nel migliore dei modi sotto il profilo della logistica, dei trasporti, della sicurezza e dell’accoglienza delle migliaia e migliaia di visitatori che arrivano da tutte le parti della Regione Campania e non solo per assistere innanzitutto allo spettacolare corteo storico e, sul finire di ogni serata, alla presa del castello medioevale che è onore e vanto, come il vero fiore all’occhiello, della cittadina valdianese.

Nell’organizzazione delle tre serate, va detto senza remore, viene messa in campo una particolare cultura dell’accoglienza che mette a loro agio i visitatori e li sprona a ritornare negli anni successivi; ed è questo uno dei principali segreti dell’enorme successo della storica “Alla tavola della Principessa Costanza” che rientra, appunto, tra i pochi eventi catalogati come “classici irrinunciabili” dalla Regione Campania.

In chiusura è bene ricordare chi era la Principessa Costanza con le notizie che appaiono su Wikipedia:

  • Agli inizi del ‘400 risale l’antico castello costruito come roccaforte. Nel 1480 la Principessa Costanza, figlia di Federico da Montefeltro, Duca di Urbino, sposa Antonello Sanseverino, Principe di Salerno e Signore di Diano. Fu proprio quest’ultimo a ordire la Congiura dei Baroni, insieme a molti altri feudatari della zona, una sorta di sommossa fiscale contro il re di Napoli Federico d’Aragona e conclusa nel 1487 con un accordo fra le parti. Il Castello era talmente inespugnabile che resistette ben tre mesi all’assedio del re di Napoli Ferdinando d’Aragona, con le sue 25 torri di guardia e le alte mura a difesa dell’insediamento. L’avvenimento delle fauste nozze è celebrato ogni anno alla metà di agosto con una festa che permette di fare un salto indietro nel tempo per tre giorni a spasso nel medioevo. A cominciare dal denaro utilizzato per le spese durante la festa, rigorosamente tarì e tornesi riconiati secondo gli antichi disegni, da cambiare non appena giunti alla Banca di Cambio. Durante la festa è possibile godere delle bellezze culturali del paese di Teggiano, che lascia aperte le porte dei suoi monumenti. È prestabilito un percorso da seguire, immergendosi nella rievocazione dell’avvenimento storico, tra musici, giocolieri, mangiafuoco, menestrelli e spettacoli vari. Non solo storia e cultura, anche gastronomia e piatti della tradizione vengono proposti in più punti ristoro lungo il percorso: varie taverne offrono piatti tipici come intermezzo durante la festa per un ritorno al passato di grande gusto e spessore culturale.

 

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