CONSEGNA TARGA RICORDO AL DOTT. PRIMICERIO

 

da Giovanni Falci (avvocato – cassazionista)

 

Il p.g. dr. Leonida Primicerio tra gli avv.ti Luigi Gargiulo (pres. Camera Penale) e Giovanni Falci

SALERNO (30.01.23) – Questa mattina, alle ore 10, nell’aula della Corte di Assise d’Appello di Salerno, nel corso del processo per il tentato omicidio di Generoso Pennasilico e l’omicidio di Domenico Pennasilico, vittime di un agguato a Giffoni Valle Piana nel 2019, si è tenuta una breve, ma intensa cerimonia in omaggio del Procuratore della Repubblica presso la Corte di Appello di Salerno, dott. Leonida Primicerio.

La Camera Penale Salernitana presente nelle persone del Presidente, avv. Luigi Gargiulo e dell’avv. Giovanni Falci, ha voluto consegnare al dott. Primicerio una targa di attestazione di stima in occasione del suo prossimo pensionamento.

E’ stata scelta per la cerimonia un’aula di udienza nella quale, nonostante la prestigiosa carica ricoperta, il dott. Primicerio ha continuato a svolgere il suo ruolo di Magistrato sul “campo”.

Per quel Magistrato era il luogo giusto invece che i salotti e le sedi cerimoniali. Un Procuratore Generale in udienza è fatto raro ma prezioso.

La consegna della targa è stata fatta materialmente dall’avv. Giovanni Falci che per ragioni di generazione ha iniziato la sua attività forense contestualmente al dott. Primicerio e anche, come da lui ricordato, al Presidente della Corte il dott. Massimo Palumbo e al Giudice a Latere, dott.ssa Anita Mele; tutti di formazione sessantottina.

Tutta questa generazione ha fatto i processi e si è confrontata in aula con il vecchio codice Rocco, con l’attuale codice Vassalli e, seppure per pochi mesi, per il dott. Primicerio, anche con il codice che viene fuori dalla riforma Cartabia.

L'abbraccio commosso tra il magistrato Primicerio e l'avv. Falci sotto lo sguardo attento dell'avv. Gargiulo

Inoltre il dott. Primicerio e l’avv. Falci i hanno anche una lontana radice comune: sono figli di docenti di latino e greco, di professori di una volta.

In quell’abbraccio che è seguito alla consegna (meglio non paragonarlo, per ovvie ragioni scaramantiche, a quello tra Mancini e Vialli) c’è stata tutta l’emozione che queste professioni sanno regalare a chi le svolge con correttezza professionale e sensibilità umana.

La sintetica incisione sulla targa non necessita di troppe spiegazioni per chi ha avuto il piacere di conoscere personalmente il dott. Primicerio e vuole essere una comunicazione, a futura memoria, di come deve essere l’uomo che indossa la toga, da qualsiasi parte del processo: deve essere come Leonida Primicerio!

A LEONIDA PRIMICERIO, MAGISTRATO PREPARATO E CORRETTO, UOMO SEMPLICE, SENSIBILE E ONESTO, UNA PERSONA PERBENE.

 

 

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