Caserma di via Duomo: il peggior esempio funzionale dell’Arma.

 

 

da Antonio Cortese (giornalista)

 

La caserma dei Carabinieri in Via Duomo a Salerno

Purtroppo a Salerno siamo provvisti della più triste ubicazione per una caserma all’interno di una città. Lungo il vicolo più storicamente rappresentativo, l’istituzione é impacciata ancora in una stradina larga meno di tre metri tra chiese, negozi e turisti di passaggio, ingarbugliata nel totale anacronismo logistico.

 

Comunico questa constatazione dopo anni di pellegrinaggi, quando muovevo i primi passi da giornalista, ai tempi in cui andavo a ritirare le foto delle persone segnalate o arrestate al casello sito nell’atrio dell’antico portone in cui é ubicato.

 

Come può mai ancora servire i cittadini e come mai ancora possono rivolgersi i cittadini all’Arma oggi, disponendo i carabinieri di un vicolo stretto senza alcun criterio di logica lavorativa, dove mancano le minime garanzie di sicurezza in generale, non solo timbri e quisquiglie di cui si lamenterebbe qualsiasi ufficio, ma di accesso veicoli e addirittura, caso unico al modo di “manovre pedonali”.

 

Sicuramente il Comando é conscio da tempo di questa anomalia d’esercizio, ma assistere ancora  nel 2023 alla presenza di tale paradossale e antiproducente stazione, giustifica tutte le barzellette dedicate al Corpo da parte dei comici televisivi e radiofonici.

 

Con tutto lo spazio che si é aperto nella zona del Crescent, un trasloco umano, necessario quanto urgente e dignitoso nella zona della grande piazza farebbe al caso. Il palazzo storico potrebbe rimanere in forma museale anche per convegni e celebrazioni; come per la sala Bottiglieri del quasi adiacente palazzo Sant’Agostino: ma vederci lavorare soldati e appuntati in quello stato da situazione medioevale simile ad un suk delle antiche città orientali, é tragicomico e non aiuta a nessuno, anzi.

 

 

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