2 agosto 1980 -2 Agosto2023, quarantatreesimo anniversario della strage alla stazione di Bologna,85 morti e 200 feriti.

 

da Pietro Cusati (Giurista-Giornalista)

 

 

 

 

 

 

 

Bologna, 2 agosto 1980,una data entrata  nella memoria degli italiani,alle ore 10,25 di 33 anni fa, nella sala d’aspetto della stazione ferroviaria di Bologna, un ordigno contenuto in una valigia esplode, causando la morte di 85 persone ed il ferimento di oltre 200.  “Insieme per non dimenticare” ,a 33 anni di distanza,il 2 agosto, ha assunto un valore simbolico per ricordare e onorare tutte le vittime innocenti di quella stagione e consegnare alla memoria dei più giovani una triste pagina della storia italiana. Una delle stragi più efferate della storia repubblicana,il pensiero va a chi non c’è più, a chi rimase ferito, un dolore che il passare degli anni non ha certo lenito quel vile e sanguinario attentato. . “Il peggior attentato mai avvenuto in Italia in tempo di pace , per il Ministro della Giustizia on.Carlo Nordio, è una ferita tuttora dolente per l’Italia intera. 43 anni dopo quel vile attacco, rinnoviamo la vicinanza ai familiari delle 85 vittime e dei 200 feriti e all’intera comunità di Bologna, che negli anni ha saputo trasformare il dolore in impegno civico e in sostegno all’attività dei magistrati. In sede giudiziaria, è stata accertata la matrice neofascista della strage e ulteriori passi sono stati compiuti per “ottemperare – come ebbe a ricordare il capo dello Stato – alla inderogabile ricerca di quella verità completa che la Repubblica riconosce come proprio dovere”. In nome di quest’essenziale obiettivo, il Ministero della Giustizia si sforza di assicurare ogni supporto possibile agli uffici giudiziari impegnati nelle indagini sul terrorismo, come contro la mafia: così già nel primo pacchetto di riforme approvate dal Consiglio dei Ministri a giugno è stata inserita una norma, per evitare che potessero essere annullate sentenze per gravissimi reati. E’ stato chiarito che il requisito dei 65 anni, come età massima dei giudici popolari delle Corti d’Assise, deve sussistere soltanto al momento della nomina. Le preoccupazioni di Bologna devono essere fugate in via definitiva,ha sottolineato il Ministro della Giustizia on. Carlo Nordio. E un ulteriore contributo per una diffusa conoscenza di quella stagione di odio e trame occulte potrà arrivare anche dalla digitalizzazione degli atti processuali di interesse storico, al centro di uno specifico tavolo al Ministero a cui ho voluto dare nuovo impulso. Tra i progetti in corso, uno riguarda i processi ai Nuclei armati rivoluzionari, sostenuto anche dall’Associazione tra i familiari delle vittime del 2 agosto.La strage alla stazione di Bologna è una ferita aperta per tutto il Paese e solo una verità senza zone d’ombra può portare ad un’autentica giustizia,ha concluso il Ministro della Giustizia”.

 

 

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