Il post del Ministro dell’istruzione Prof. Giuseppe Valditara e l’ironia del PD sull’errore grammaticale.

da Pietro Cusati (Giurista-Giornalista)

Il ministro dell’Istruzione, Prof.Giuseppe Valditara, è intervenuto con un post  dopo le  dichiarazioni del Ministro  Matteo Salvini, affermando che la maggioranza degli alunni in classe dovrebbe essere italiana, il ministro Valditara  ha scritto: “La maggioranza deve essere italiana”.  “Quando si detta un tweet al telefono non si compie un’operazione di rigore linguistico e si è più attenti al contenuto”, ha detto Il Prof. Valditara ,che ha elevate competenze nella ricerca, nel trasferimento tecnologico; nella consulenza legale, nella direzione e gestione di risorse umane e di uffici complessi,buona conoscenza della lingua inglese ed  elementare conoscenza della lingua tedesca. Nel suo post, il ministro Prof. Valditara ha commesso un errore grammaticale con l’uso del congiuntivo, scatenando  polemiche da parte dell’opposizione PD. Il testo del  post del Ministro Valditara  : “Se si concorda sul fatto che gli stranieri dovrebbero assimilarsi ai valori fondamentali sanciti dalla Costituzione, ciò avverrà più agevolmente se nella maggioranza delle classi gli studenti saranno italiani, se studieranno intensivamente l’italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole verrà insegnata approfonditamente la storia, la letteratura, l’arte e la musica italiane, se anche i genitori verranno coinvolti nell’apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate. È questa la direzione in cui intendiamo muoverci”. La frase “Se nelle scuole si insegni” è stata particolarmente criticata , così come la mancanza di chiarezza nell’esposizione. L’opposizione  del Pd ha commentato: “Ministro, riscriva ora in italiano. Forse così riusciremo a capire esattamente ciò che ha detto”. Lo scrittore Christian Raimo ha aggiunto: “Valditara, oltre a esprimere concetti discutibili , sembra avere difficoltà nell’uso corretto dell’italiano (come in questo caso). Circa la metà delle volte sbaglia tempi e modi verbali, utilizza un lessico oscuro eppure nessuno vorrebbe che fossero introdotte per lui classi differenziali, abolite nel 1977”. Nino Cartabellotta,  presidente della Fondazione Gimbe, ha ironizzato: “Analisi logica: voto 3. Analisi del periodo: voto 1”. La segretaria del Pd Elly Schlein ha criticato il Ministro sostenendo che egli “segue i deliri di Salvini”, mentre sia la forma che il contenuto del suo messaggio sono stati oggetto di scherzi e battute . “Quando si detta un tweet al telefono,ha detto Valditara, non si compie un’operazione di rigore linguistico e si è più attenti al contenuto. Chiarito questo, faccio notare ai tanti critici

dall’indignazione facile, che in queste ore si stanno scatenando nella caccia all’errore, che così facendo ignorano la questione da me posta, evidentemente perché non hanno risposte”, così il ministro dell’Istruzione a chi ha criticato il suo tweet .‘’’Se un ragazzo prende sei in condotta deve essere rimandato a settembre e deve studiare sui valori della cittadinanza, e dello stare insieme. Poi c’è il discorso della sospensione. Oggi vuol dire stare a casa. Invece ci deve essere più scuola’, ha detto il ministro dell’Istruzione.Il ministro dell’Istruzione, dopo le polemiche e le ironie seguite al suo post , ribadisce la propria posizione: “La scuola che vogliamo è aperta a tutti, ma è profondamente ancorata al suo sistema valoriale. Non c’è futuro per una comunità che non abbia identità”. E Salvini: “Altro che buonismo, si rispetti la nostra cultura.”

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