Sant’Angelo le Fratte: il turismo di ritorno di Michele Laurino

 

Aldo Bianchini

===SALERNO / Sant’Angelo le Fratte – “Sant’Angelo le Fratte è l’idea del turismo di ritorno. Un borgo, in provincia di Potenza, adagiato sul monte Carpineto, nella valle del Melandro, uno scrigno di arte circondato da una natura incontaminata. Dopo la distruzione causata dal sisma dell’Irpina nel 1980, il paese ha saputo tornare al suo antico splendore, abbellendo le case con murales che lo hanno reso famoso ben oltre i confini regionali e lo hanno inserito nella “Valle più dipinta d’Italia”, insieme a Satriano e Savoia di Lucania. Un borgo da sempre in movimento, pieno di iniziative con incontri culturali e non solo”, incomincia con queste condivisibili affermazioni un lungo articolo sul comune di Sant’Angelo le Fratte (PZ) pubblicato sul quotidiano “BasilicataNotizie.net” il giorno 8 aprile 2024. Un articolo che mi ha dato lo spunto per questa riflessione.

E’ giusto premettere, prima di andare avanti, che conosco molto poco il sindaco Michele Laurino; credo di averlo incontrato soltanto un paio di volte e sempre nell’ambito di pubbliche manifestazioni nel corso delle quali, ovviamente, non si riesce mai ad approfondire determinate conoscenze. Lo conosco molto poco, ma lo seguo moltissimo attraverso le sue quotidiane comunicazioni (video e comunicati) diffuse con l’unico intento di magnificare le bellezze naturali e create del paese lucano che Egli amministra con grande capacità mediatica da ormai diversi anni.

Senza pretendere di voler assegnare voti alla persona del sindaco Laurino ed alla sua azione amministrativa, non posso non evidenziare come Egli debba necessariamente essere indicato come uno dei pochissimi sindaci italiani in grado di utilizzare molto sapientemente il mondo del web per dare lustro alla sua comunità facendo leva sulle incontaminate bellezze dei luoghi sui quali detta laboriosa comunità nasce, cresce, opera e vive.

E se è vero, come è vero, che il sindaco Laurino, in questa azione, è stato decisamente aiutato dalla bellezza naturale e intrinseca dei luoghi; è altrettanto decisamente vero che, rispetto alle passate generazioni di amministratori, Laurino ci ha messo il giusto sale della propria personale visione e visuale della comunità che anni fa si accingeva ad amministrare, per garantire a tutti i suoi componenti un modello di crescita imprenditoriale e di gestione della natura che prima era assolutamente sconosciuto.

E’ sufficiente aggirarsi tra le strade e i vicoli di Sant’Angelo le Fratte per rendersi subito conto del perché in un piccolo borgo lucano sia esploso un fenomeno così grande:  <<Murales, le cantine, il centro storico, la pinacoteca civica “Michele Antonio Saverio Cancro”, i prodotti tipici, una passeggiata al campo Venere, scattare una foto ricordo in Rue dei Fiori, regalarsi una cena in uno dei tanti ristoranti a garanzia qualità, ovvero una gita alle Cascate del Vallone del Tuorno>>.

Si va bene ma in definitiva il tanto magnificato sindaco Laurino cosa ha fatto ?”, potrebbe sentenziare qualcuno; a questi pochi negligenti oppositori, io che non sono cittadino di Sant’Angelo le Fratte ma semplicemente lucano doc per essere nato e cresciuto a Muro Lucano, rispondo subito che Michele Laurino ha trovato la chiave giusta per una sana amministrazione per cercare sempre di attuare il bene comune, senza tanti fronzoli e senza tanti favoritismi di carattere personale.

Da qui, semplicemente, da qui, scaturiscono gli enormi e ripetuti successi in termini di consenso elettorale; la gente, ovvero l’elettore comune, non ci ha messo molto a capire le primarie qualità del proprio sindaco.

Ma unitamente alla bellezza dei luoghi il sindaco si preoccupa anche di seguire, controllare e semmai correggere i problemi che assillano comunque la sua comunità, partendo dal prevedibile isolamento a causa di una rete stradale che rende difficile l’arrivo del turismo, per arrivare al problema più grave che resta quello dello spopolamento che proprio grazie al sindaco a Sant’Angelo si è molto ridotto in questi ultimi anni anche perché ai tanti e validi giovani del posto ha assicurato con il cosiddetto “turismo di ritorno” (cioè la gestione capillare delle persone che puntualmente ogni anno tornano nei loro paesi di origine) la garanzia di un futuro abbastanza tranquillo.

Non a caso, e non per caso, in un articolo del 21 maggio 2019 scrivevo: “Il ridente paese della provincia di Potenza, inerpicato su per i crinali di un ammasso montuoso, noto per le sue “cantine” non ha un sindaco, Sant’Angelo le Fratte ha “il sindaco”; il suo nome è Michele Laurino ed è l’uomo giusto al posto giusto per guidare la comunità santangiolese verso traguardi ancora più importanti di quelli già raggiunti”.

 

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