da Dr. Alberto Di Muria

Padula-L’olio di palma e quello di palmisto contengono elevate quantità di acidi grassi saturi, pericolosi per la salute di arterie e cuore.
Uno studio pubblicato nel 2016 dall’EFSA segnala anche che a temperature superiori ai 200 °C questi oli sviluppano sostanze (2 e 3-3- e 2-monocloropropanediolo, MCPD, e relativi acidi grassi) che, ad alte concentrazioni, sono genotossiche, ovvero possono mutare il patrimonio genetico delle cellule.
Vengono prese in esame tre sostanze che sono risultate tossiche per il nostro organismo. Si formano in seguito ad un processo di raffinazione degli oli vegetali, che avvengono ad alte temperature (200). Si tratta , del 3-monocloropropandiolo (3-MCPD) e del 2-monocloropropandiolo (2-MCPD).
E’ da precisare che l’EFSA non ha studiato una relazione tra olio di palma e incidenza dei tumori, ma mette in evidenza il contenuto superiore, dalle 6 alle 10 volte, di queste sostanze rispetto agli altri oli vegetali e margarine. Sono potenzialmente a rischio tutti coloro che fanno un uso eccessivo di alimenti che lo contengono. I bambini sono quelli più esposti a causa della loro incapacità di eliminare una quantità eccessiva di tossine.
E’ stata fissata una dose giornaliera di tollerabile di 0,8 microgrammi di peso corporeo al giorno per il 3-MCPD. Per quanto riguarda invece il 2-MCPD non è stato possibile stabilire una dose massima a causa degli scarsi dati tossicologici.
L’EFSA non ha mai chiesto il bando dell’olio di palma perché è difficile che concentrazioni pericolose siano raggiunte con la normale alimentazione.
L’olio di palma non è il grasso più salubre che esista, ma nemmeno il peggiore: prima di bandirlo bisogna verificare con che cosa lo si sostituirebbe. Molti prodotti che mostrano sulla confezione la scritta “senza olio di palma” contengono olio di cocco o burro di cacao, che sono altrettanto nocivi di quello di palma per altri aspetti della salute che non sono legati direttamente allo sviluppo di tumori.
Infatti l’olio di palma non è l’unico grasso vegetale con un elevato livello di acidi grassi saturi: anche il burro di cacao, contenuto in molti prodotti dolciari per la stessa ragione per cui si usa l’olio di palma, raggiunge i 60 grammi di grassi saturi su 100 grammi di prodotto.
Concludendo : studi epidemiologici hanno dimostrato che un elevato apporto di grassi saturi (da qualsiasi fonte, quindi non solo dall’olio di palma) aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Inoltre tutti i grassi possono favorire l’obesità che a sua volta è uno dei maggiori fattori di rischio non solo per cuore e vasi ma anche per lo sviluppo di tumori.