Un’altra tappa per il  Progetto Archeologico Europeo destinato alle aree costiere e interne a sud di Salerno

 

dal prof. Nicola Femminella (scrittore – storico – giornalista)

In questo mese di giugno sarà ospite ad Ascea la delegazione del Comune di Foça in Turchia per continuare il percorso previsto dagli ordinamenti della Comunità Europea, al fine di portare a termine il “Progetto Archeologico Europeo”. A riguardo, sono impegnati da circa due anni ben 45 Comuni situati nei comprensori del Cilento, Vallo di Diano, Alburni, Golfo di Policastro, con capofila il Comune di Ascea, per predisporre la documentazione da inviare al Consiglio d’Europa, che lo dovrà approvare.

È una iniziativa di ampio respiro, volto a dare una dimensione internazionale alle nostre terre, per collocarle nel circuito del turismo europeo con il loro patrimonio storico, culturale e naturalistico  di gran valore, che merita di essere divulgato e conosciuto. Il turismo ne potrebbe ricavare un notevole incremento. Intanto dall’1 al 5 maggio scorso una nostra delegazione guidata dal Sindaco di Ascea Stefano Sansone e dal prof. Renato Di Gregorio è stata a Foça dove sono stati disposti alcuni atti necessari, per raggiungere il risultato ipotizzato. Ricordo che insieme a Velia e Foça, fanno parte del progetto le amministrazioni comunali di Nizza e Marsiglia, in Francia, Aleria in Corsica e L’Escala in Spagna, protagoniste attive e operative, con le quali il dialogo è condotto da tempo con uguale collaborazione e forza di  volontà. Del progetto ho scritto su questa testata più volte per informare le comunità degli approdi sin qui positivamente raggiunti, convinti che la loro partecipazione è fondamentale per costruire una realtà che possa avere un impatto concreto e particolarmente efficace sulla crescita socioeconomica dei nostri territori. Siamo convinti che in essi debba svilupparsi maggiormente la consapevolezza delle iniziative necessarie, idonee e adeguate ai nostri antichi e attuali bisogni, per intraprendere con vigore nuovi percorsi, anche alla luce delle tecnologie innovative proiettate, sempre più velocemente, verso l’intelligenza artificiale. Il Mediterraneo e i Paesi che su di essi si affacciano devono suggerire transiti e occasioni perché le economie possano incontrarsi e costruire ponti per migliorare le condizioni dei popoli. Non può esso continuare a essere solo un patibolo per diseredati che si spostano per fuggire dalla fame e dalla guerra, né trasportare nell’aria solo le onde di armi micidiali che procurano stragi e rovine. Ma veda, esso, l’intraprendenza  e la vitalità dei Focei che fondarono le città inserite nel progetto, quando furono scacciati nel VI secolo a.C. dalla loro terra ad opera dei Persiani.  Quei decenni  furono anche scontro tra popoli per il dominio dei commerci, ma fu anche incontro di culture e conoscenze nelle diverse arti e nelle attività economiche. Velia accolse volentieri i Focei, come la piana al di qua del Sele accolse i Greci Sibariti. Della loro cultura si nutrì fino a diventare un polo eminente per l’arte nautica e un centro culturale eccellente, nel quale presero forma il pensiero filosofico occidentale e il fondamento della medicina salernitana. Per questi trascorsi storici il progetto assume, ogni giorno di più, consensi e giudizi confortanti che inducono gli attori coinvolti all’impegno e al perseguimento dell’obiettivo finale.

Riporto il comunicato stampa emanato dopo il viaggio in Turchia.

 

Stefano Sansone, sindaco di Ascea e Presidente della Comunità del Parco Nazionale del Cilento centrale, Alburni e Vallo di Diano,  incontra il neoeletto sindaco di Foça in Turchia, Saniye Bora Fiçi , e insieme rinnovano l’impegno a portare avanti il progetto della “Via dei Focei”, come Itinerario culturale Europeo.

 

Le due città (quella italiana e quella turca), già il 23 marzo del 2023, avevano sottoscritto un Gemellaggio tra i cui obiettivi c’era quello di lavorare alla costruzione di una proposta da presentare al Consiglio d’Europa per accreditare come Itinerario Culturale Europeo “la Via dei Focei “come somma dei luoghi dove il popolo dei Focei ha lasciato testimonianze evidenti della sua presenza e delle sue opere costruttive di città importanti.

Il rinnovo in entrambe le Amministrazioni ha richiesto una verifica diretta e personale dell’impegno reciproco nello sviluppo di iniziative necessarie a presentare la richiesta di accreditamento e a consolidare il rapporto con gli altri due partner (Aleria in Francia e L’escala, in Catalogna) necessari per l’approvazione.

Anche il rinnovo del Console italiano a Izmir (Daniele Bianchi) ha suggerito un incontro diretto per condividere il supporto necessario in loco per le varie iniziative che vanno ora condotte e per integrare quelle in corso in un quadro di riferimento costituito dal Dossier previsto dal regolamento europeo in materia. Essa richiede infatti che tra i comuni dei Paesi coinvolti si svolgano, per almeno due anni, iniziative che testimonino concretamente un solido rapporto tra i partner, nel quadro dei principi e dei valori europei.

Le riunioni effettuate, prima con il Console italiano il 2 di maggio, poi con l’Amministrazione turca, il 3 e poi con i partner europei, il 4, hanno consentito di confermare gli impegni assunti nel 2023 e di assumere decisioni importanti. È stato infatti convenuto di costituire un Ente giuridico ad Ascea che gestisca il processo che porta all’accreditamento e poi gestisca l’Itinerario culturale europeo della Via dei Focei, una volta accreditato.

Stefano Sansone questa volta si è presentato agli incontri con una forza aggiuntiva rappresentando, come capofila, i 45 Comuni che hanno sposato l’idea di portare avanti il Progetto dello Sviluppo Turistico Europeo e, in qualche modo, anche gli 80 Comuni che compongono la Comunità del Parco Nazionale del Cilento, Alburni e Vallo di Diano, di cui è Presidente

L’itinerario culturale europeo della Via dei Focei si inserisce infatti nel quadro della strategia di sviluppo turistico del territorio circoscritto dall’insieme di questi Comuni, fornisce una dimensione europea al mercato turistico di riferimento e consente l’accesso agevolato ai finanziamenti europei per lo sviluppo.

Sansone era affiancato dal prof. Renato Di Gregorio, che dal 2022 segue lo sviluppo del progetto, e dalla direttrice del Parco archeologico Paestum-Velia, Tiziana D’angelo, che ha mostrato, assieme all’archeologo Francesco Scelza,  quanto si va facendo ad Ascea per valorizzare la presenza dei Focei e la storia del viaggio tra Alaria e Ascea dopo le battaglie con gli Etruschi e Cartaginesi nel mare prospicente la Corsica.

Il confronto con tanti Amministratori, studiosi, ricercatori, universitari, direttori di musei, avvenuto nei lavori di gruppo, sia il 3 che il 4 maggio, ha suggerito una maggiore integrazione del lavoro svolto da ciascuno, a tutto vantaggio della composizione del Dossier su cui ora lavorare tutti assieme. Anche il prof. Nicola Femminella, che ha partecipato in call, è tra gli studiosi che hanno evidenziato il patrimonio archeologico dei 45 Comuni e ha contribuito alla loro aggregazione intorno al progetto.  Lo stesso modello è stato suggerito agli altri tre partner, così da sviluppare un turismo per Territori ampi e non solo per pochi Comuni.

Il vicesindaco del comune di Ceraso, Antonio Cerullo, che si è unito alla delegazione, ha potuto dimostrare infatti come i Focei facessero uso del legname dei boschi del territorio del suo Comune per costruire le navi, le famose “pentecontere” che li hanno resi famosi in tutto il Mediterraneo, inoltrandosi per questo motivo nelle Aree Interne dell’attuale Parco Nazionale.

Il confronto tra gli Assessori e i funzionari dei due Comuni (Renata Di Genio, Mariangela Rizzo, Gerarda Sansivieri e Irene Fusco, da parte italiana, e Oguzhan Cakir, Gamze Sal e Gulgun, da parte turca) ha consentito di stabilire un rapporto efficace e di avviare già una proficua collaborazione su alcuni primi progetti di finanziamento europeo.

 

 

 

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