da Uff. Stampa
Buccino (SA), 22 giugno 2025 – È stata una giornata speciale, emozionante e piena di sorrisi quella vissuta domenica a Buccino, in occasione del IV Trofeo ASI Giovani “Buccino – Valle del Sele”, promosso dal Club Salerno Autostoriche, con il sostegno di ASI Giovani, ASI Solidale e dell’associazione Vita.
L’iniziativa, dedicata al motorismo storico e alla solidarietà, ha avuto come protagonisti i bambini e i ragazzi meno fortunati, che hanno potuto vivere un’esperienza unica salendo a bordo delle splendide auto d’epoca messe a disposizione dai soci del club.

Ma non solo: la giornata ha avuto anche un obiettivo importante. Grazie alla generosità dei partecipanti è stata avviata una raccolta fondi a favore della ricerca sulle malattie rare pediatriche, sostenuta dalla dott.ssa Rosa Panza, presidente dell’associazione Vita.
Buccino, tra storia millenaria e motori d’altri tempi
La manifestazione si è svolta in un luogo ricco di storia: Buccino, che un tempo era chiamata Volcei, una città lucana già conosciuta in epoca preromana. Il centro storico conserva ancora oggi testimonianze preziose del passato, come resti di mura antiche, edifici romani e medievali.
I partecipanti hanno avuto l’occasione di visitare il bellissimo Museo Archeologico Nazionale “Marcello Gigante”, che raccoglie reperti archeologici scoperti nel territorio di Buccino. Questo museo è un vero gioiello: conserva statue, mosaici, oggetti di uso quotidiano e racconta la vita di una città che fu molto importante nell’antichità.
Camminare tra le auto storiche parcheggiate tra le antiche pietre di Volcei è stato come fare un viaggio nel tempo: dal mondo romano a quello del Novecento, unendo passato e presente in modo originale e coinvolgente.
Un convegno per pensare, riflettere e imparare

Ing. Luigi Conte (ricercatore del gruppo Stellantis)
Dott.ssa Filomena Conte (referente ASI Giovani)
Dott.ssa Rosa Panza (presidente Associazione Vita)
Prof. Dino Nardiello, presidente del Club Salerno Autostoriche
Durante il convegno, il prof. Nardiello ha tenuto un appassionato intervento sulla storia della prima motocicletta, sottolineando quanto sia importante conservare e valorizzare i veicoli storici, proprio come si fa con i quadri o i monumenti:
> “Le auto e le moto d’epoca sono opere d’arte in movimento, e fanno parte della nostra memoria collettiva.”
Poi ha espresso la sua grande soddisfazione per il lato solidale dell’evento, affermando:
> “Ci vuole poco per regalare un sorriso. E non esiste premio più bello che vedere la gioia negli occhi dei ragazzi presenti oggi.
Ma non si è fermato qui. Nardiello ha lanciato un messaggio molto importante ai giovani:
> “Il mondo del collezionismo storico è in difficoltà. Mancano figure professionali fondamentali come restauratori, meccanici specializzati, carburaturisti, tappezzieri. Questi mestieri possono rappresentare una vera opportunità di lavoro per tanti ragazzi. Il motorismo storico può diventare una fonte di occupazione, sviluppo e ricchezza culturale.”
Alla manifestazione ha partecipato anche il commissario nazionale ASI Emilio Billota, che ha verificato il rispetto delle regole e si è congratulato per la perfetta organizzazione e per lo spirito umano dell’iniziativa.
Tanti i ringraziamenti da parte del pubblico, dei volontari, delle famiglie e degli stessi ragazzi, che hanno potuto vivere una giornata diversa dal solito, in un clima di allegria, accoglienza e condivisione.
Un giovane partecipante ha detto con semplicità:
> “Non avevo mai visto una macchina con gli occhi della solidarietà. È stato bellissimo.”
E in fondo, è proprio questa la magia: far brillare gli occhi di chi ha bisogno di bellezza e speranza.