REGIONALI: l’ex ministro Lupi lancia la Carfagna per il cdx

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Era nell’aria, lo avevo abbondantemente già scritto, ed ora la “quasi” ufficialità: l’ex ministro Maurizio Lupi (che Vincenzo De Luca soprannominò come “Mariangela” la sorella di Fantozzi) è uscito allo scoperto per conto di “Noi Moderati” (il partito dell’on. Giuseppe Bicchielli) ed ha lanciato nella mischia il nome di Maria Rosaria Carfagna (detta Mara) come potenziale candidata per la carica di Presidente della Regione Campania che verrà fuori dalle elezioni del prossimo novembre.

Con tutto il rispetto dovuto al pensiero degli altri la notizia (pubblicata da Il Mattino del 23.06.25) non solo mi sconcerta ma mi fa anche riflettere a lungo su tutto quanto la politica è capace di fare pur di continuare ad esistere tra palesi ed anche insopportabili contraddizioni.

E mi chiedo come si fa ad avanzare la candidatura di un personaggio politico giunto alla frutta dopo alcuni “salti della quaglia” tra cdx e csx (da Forza Italia ad Azione e poi in Noi Moderati nel breve volgere di un paio di anni), e potenzialmente senza un bacino di voti rassicurante; misteri della politica.

Insomma, sempre e soltanto sul piano politico, la Carfagna non solo tradì clamorosamente Berlusconi che era stato il suo mentore in Forza Italia, ma sullo scenario di Salerno riuscì prima a spaccare e poi a distruggere il centro destra e l’alleanza con Cirielli che all’epoca aveva stravinto le elezioni provinciali assicurando al PdL una filiera di comando impressionante dal 2009 al 2011: governo nazionale, regione Campania e provincia di Salerno. Ovviamente le spaccature non vengono prodotte mai da un solo lato, per legge della fisica è sempre necessario il contributo di entrambe le sponde.

Come ho già scritto tempo fa, il capolavoro politico la Carfagna lo mise a segno quando era ministra di Berlusconi e Cirielli presidente della provincia (nel PdL); in ballo c’era la costruzione del termovalorizzatore di Salerno con un appalto di oltre 200milioni di euro:

  • E mentre in sede locale i Rainone da un lato (con De Luca) e i Lombardi dall’altro (con Cirielli) se le suonavano di santa ragione per accaparrarsi il mega appalto da oltre 200milioni di euro; a Roma si svolgeva un duello molto diverso e più drammatico tra l’allora ministra e il deputato; il caso dell’attribuzione della titolarità in capo alla Provincia o al Comune (in quel momento la titolarità era in capo alla Provincia) arrivò in Consiglio dei Ministri presieduto da Silvio Berlusconi. Ebbene, la potentissima ministra Carfagna (allora fidanzata o già sposata con Marco Mezzaroma che in quel periodo prenderà la Salernitana con il cognato Lotito), riuscì a far sospendere temporaneamente il Consiglio dei Ministri ed a fare in modo che De Luca e Bersani (allora segretario nazionale PD) venissero ricevuti direttamente da Berlusconi al quale, i due, esposero la loro ferma posizione contro l’assegnazione alla Provincia (Cirielli !!) della titolarità del mega appalto.

Andò a finire che la titolarità passò in capo al Comune di Salerno (De Luca !!!), il termovalorizzatore non fu mai realizzato (anche se furono spesi più di 10milioni di euro per espropri ed incarichi vari) e lo squarcio politico tra la Carfagna e Cirielli divenne incolmabile.

Veramente una grande azione politica nel centro destra dell’epoca che dopo l’interregno p.t. di Antonio Iannone perse definitivamente anche la Provincia.

Probabilmente l’ex ministro Lupi naviga controcorrente e cerca di non far vincere il cdx.

 

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