Aldo Bianchini
SALERNO – I solenni funerali, quasi di Stato, riservati per il mitico PIPPO BAUDO (il nonno della televisione italiana) ha messo in evidenza ancora una volta, ammesso che ce ne fosse stato bisogno, la falsa solidarietà che vige nel mondo variegato e contrastante dello spettacolo.
Un mondo fatto di lustrini e paillettes e apparentemente solidale che vive, invece, al suo interno di scontri furiosi e di reciproche mancanze di rispetto, fino all’estremizzazione del concetto di guerra per la sopravvivenza.
Sappiamo tutti che il mondo dello spettacolo, forse molto più di altri mondi, implode continuamente al suo interno tra trabocchetti, invidie, falsità e disumanità; in quel mondo per sopravvivere è stato fatto e si fa proprio di tutto in barba a tutto ed a tutti.
Ce lo spiega molto bene il notissimo avvocato matrimonialista Gianettore Gassani (salernitano doc) con un ottimo post pubblicato il 21 agosto scorso su FaceBook:
POST avv. GASSANI
Il funerale a reti unificate di Pippo Baudo ha dimostrato, ancora una volta, il livello di falsità e ipocrisia della nostra società.
E il mondo dello spettacolo in tema di ambiguità non è da meno, pur con le dovute eccezioni.
Conosco e frequento molti personaggi della tv, e posso affermare che non tutti si sono dimostrati veri amici del noto presentatore. Anzi.
Non entro nei particolari, ma era noto che Baudo avesse sofferto nell’ultimo decennio per l’ambiguità e l’ingratitudine volgarissima di certi personaggi, che lui aveva aiutato e lanciato nel difficile mondo dello spettacolo.
Ebbene qualcuno mi ha fatto notare che chi era stato davvero amico di Pippo Baudo e’ rimasto in disparte nella camera ardente nell’assoluto silenzio e rispetto.
Invece qualcun altro, che suo amico di sicuro non era stato (quando era il momento di dimostrarlo) ha sgomitato per starsene in prima fila, circondato da cento telecamere, con il fazzoletto in mano a recitare un dolore più falso di una banconota da trenta euro.
Una vera passerella tra frasi fatte e banalità. Il trionfo del cattivo gusto e del cinismo. Una roba insopportabile.
Ovviamente molti che hanno preso la parola e hanno ricordato Pippo Baudo sono stati sinceri. Per carità.
Ma molti altri di sicuro no.
Se volete, dunque, toccare con mano la falsità umana, specie in certi ambienti, osservate i loro funerali…
La morale è questa.
<< Se hai mancato di rispetto ad una persona, se hai dimostrato di essere solo un conoscente, se lo hai abbandonato quando non ti serviva più, non salire sul pulpito per far finta di piangere la dipartita del defunto e per ricordarne le virtù e aneddoti. Non barare almeno davanti alla sua morte.
Statte zit! Anzi statt a casa che fai più bella figura…>>
Lascerò ai miei figli una lista di soggetti repellenti che non vorrò avere tra le scatole nemmeno da morto…
Anche la morte è una cosa seria!
L’italiota ipocrisia, rimane sempre “vincente”, soprattutto in presenza, del cadavere. Saluti