PONTE TANAGRO: è agibile ?

 

Aldo Bianchini

Il presidente della Provincia Frnco Alfieri con il sindaco di Sassano Domenico Rubino, in giro per le strade del Vallo

VALLO di DIANO – La notizia ufficiale è che sarebbero imminenti i lavori per consentire la riapertura al traffico del Ponte Tanagro (in agro di Padula) che è stato chiuso, forse troppo frettolosamente, agli inizi del mese di novembre del 2021 con gravi danni alle attività commerciali della zona e forti disagi per le popolazioni di vari comuni (Sassano, Monte Sn Giacomo, Teggiano, Padula, Buonabitacolo e Montesano) del Vallo di Diano.

La notizia è emersa a conclusione del summit (ne hanno dato notizia alcune testate giornalistiche locali) tenutosi in questi ultimi giorni nel Comune di Teggiano ed al quale oltre al presidente della Provincia Franco Alfieri (avvocato) avrebbero preso parte anche i sindaci di Teggiano e Sassano (nella foto con Alfieri) ed altri. Verrebbe d chiedersi il perché di un summit a Teggiano quando la competenza territoriale del ponte ricade sotto l’egida del Comune di Padula; ma va bene anche così purchè si faccia presto qualcosa.

La cosa interessante è che il presidente Alfieri avrebbe parlato di “un progetto più agile” da mettere a gara per l’assegnazione dei lavori (siamo ancora a questo ?); ma allora il precedente progetto (semmai esiste davvero !!) era troppo faraonico e non adeguato alle esigenze reali del ponte ?

Ma c’è anche un’altra notizia che è circolata sotto traccia in queste ore: “Secondo i bene informati il Ponte Tanagro sarebbe agibile; contrariamente a quanto affermato con perizia tecnica sottoscritta a fine ottobre 2021; dunque, le popolazioni del circondario avrebbero subito danni e rallentamenti a causa di una perizia fin troppo timorosa e cautelativa ? Ma, ripeto, è soltanto una voce che andrà, comunque, verificata nelle prossime settimane anche alla luce dell’entità e della qualità dei lavori “più agili” annunciati sommariamente ma in pompa magna dal presidente Alfieri (avvocato) per la riapertura del ponte che il precedente presidente Strianese (ingegnere) chiuse con apposito decreto.

Molto difficile rispondere, anche perché (nell’uno come nell’altro caso) all’eventuale riapertura del ponte in tempi brevissimi si collegherebbero, poi, infinite querelle che potrebbero anche generare una valanga di contenziosi, soprattutto da parte delle attività commerciali esistenti nella zona e notevolmente danneggiate dalla chiusura del ponte.

Così come ho utilizzato il condizionale nel corpo di tutto l’articolo, è altrettanto prudente aspettare per capire se davvero il ponte necessitava della chiusura per una ricostruzione totale (come sarebbe stato scritto in perizia) ovvero se saranno sufficienti soltanto piccoli lavori di manutenzione; oppure se il ponte è stato ed è già agibile senza interventi tecnici e che sarebbe stata sufficiente la sua chiusura al traffico pesante come più di qualcuno aveva suggerito in quest’ultimo anno.

Per concludere: “La situazione della viabilità è tragica, evitiamo sfilate”, dice Pino Palmieri sindaco di Roscigno; sono perfettamente d’accordo con lui.

 

 

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