VALLO di DIANO (124): l’aeroporto, i sindaci e la politica

 

Aldo Bianchini

VALLO di DIANO – L’aeroporto di Salerno, in agro di Pontecagnano, che qualcuno volle chiamare “aeroporto internazionale di Salerno-Pontecagnano – Costa d’Amalfi” per dare un senso squisitamente turistico allo scalo atteso per qualche decina di anni, tra intrallazzi, gettoni di presenza, vari comitati di gestione e la sovranità interessata della politica che negli ultimi trentatre anni è stata gestita sempre e soltanto da un uomo solo al comando: il kaimano.

Questo per chiarezza prima di andare avanti con il discorso ed anche per mettere le cose al loro posto sulla storia recente e inquietante dell’aeroporto sopra indicato. Poi viene tutto il resto.

Ed è di pochi giorni la notizia che sempre il medesimo aeroporto si chiamerà: “aeroporto internazionale di Salerno – Pontecagnano – Costa d’Amalfi e del Cilento”; non so per volere di chi (Governo, Regione, provincia, Ente gestore) così come non so per volere di chi venne prima chiamato come aeroporto di Salerno-Pontecagnano e Costa d’Amalfi.

Sarebbe interessante scoprirlo per capire meglio se poteva aver ragione chi decise prima (quando alla denominazione originale fu aggiunto Costa d’Amalfi) oppure chi ha deciso adesso di prolungarlo con la parola “Cilento”.

Per riassumere, se ha fatto bene chi ha dato la prima denominazione non vedo perché non possa aver fatto bene chi ha dato quella aggiuntiva; nell’attesa di qualche altro “dittatore” per successive aggregazioni.

Comunque la richiesta di due sottosegretari del governo Meloni (così recita il comunicato stampa) all’Ente gestore dell’aeroporto per la parola aggiuntiva ha scatenato l’ira dei sindaci del Vallo di Diano <tutti ?> che si sono improvvisamente riscoperti senza il classico ombrello trentennale; e da qui le precisazioni verso il Governo Nazionale che sa tanto di difesa delle posizioni ormai perdute dal kaimano in campo regionale e nazionale e poco di vera e propria lotta politica anche giusta e comprensibile.

Una cosa, però, i sindaci del Vallo sapientemente guidati dal presidente della Comunità Montana e sindaco di Sanza “dr. Vittorio Esposito” l’hanno detta in maniera appropriata alludendo a tutto ciò che manca alle zone interne: “Di questo si deve occupare la politica ed il Governo, se vuole dare risposte concrete alle esigenze dei territori. Cambiare il nome di un aeroporto è solo un grande spot politico-elettorale”.

Pensate se gli Enti gestori dei grandi aeroporti del mondo (Roma, Parigi, Berlino, Londra, New York e Miami) si fermassero a discutere se aggiungere dei nomi ai loro scali, avremmo per esempio un aeroporto di New York con una sfilza infinita di denominazioni.

Sarebbe stato meglio, forse, fin dall’inizio denominare il nostro scalo come “Aeroporto internazionale di Salerno”.

Ma sulla vicenda si rovescia con tutto il peso un post inserito su facebook dall’on. Tommaso Pellegrino (capo gruppo Italia Viva in consiglio regionale); un post che dovrebbe almeno ingenerare un po’ di “scuorno” in chi oggi, quasi beffeggiandolo come fece De Luca nel 2019, lo attacca a testa bassa:

  • Post del 16.05.25 di Pellegrino su FB: “Aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi-CILENTO” Con grande soddisfazione ho accolto la notizia della nuova denominazione dell’Aeroporto di Salerno-Pontecagnano, che si chiamerà “Aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi-Cilento”. Un riconoscimento importante, che dà finalmente il giusto rilievo a un territorio straordinario per bellezza, storia, natura e cultura come il Cilento. Desidero esprimere profonda gratitudine all’ENAC e a chi ha sostenuto questa lodevole iniziativa. Non posso, però, non ricordare con orgoglio il lavoro fatto nel tempo.  Il 27 giugno 2019, con lungimiranza, il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, da me presieduto, approvò all’unanimità la delibera n. 25, intitolata: “Aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi: richiesta integrazione denominazione con Cilento”. Ovviamente non è mia intenzione rivendicare meriti, che vanno attribuiti a chi oggi ha reso possibile tale denominazione, ma non posso non ricordare le polemiche di chi definì la nostra richiesta irrealizzabile e demagogica. Oggi la parola Cilento nella denominazione dell’aeroporto è una realtà concreta.

Questo è il mio pensiero; ad ogni modo qui di seguito viene pubblicato il comunicato stampa dei sindaci del Vallo per garantire a tutti i lettori la formazione di un proprio legittimo pensiero.

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Nota stampa dei sindaci del Gruppo consiliare PD della Comunità Montana Vallo di Diano.

Un grande spot politico-elettorale; non possiamo definire diversamente l’annuncio del cambio di denominazione dell’Aeroporto Internazionale di Salerno che dunque sembra, da oggi, essere “Aeroporto Internazionale di Salerno Costa d’Amalfi e del Cilento”. 

La decisione dell’Enac di accogliere l’istanza pervenuta da ben due sottosegretari dell’attuale Governo va nella direzione di riconoscere il valore strategico e identitario di un territorio. Se questo è però si pone un problema.

La complessità identitaria della provincia di Salerno infatti, non può essere racchiusa nell’immagine di due aree, certamente simboliche, la Costa d’Amalfi ed il Cilento che non rappresentano però l’area dell’Agro Nocerino-sarnese; del Tanagro; del Golfo di Policastro; degli Alburni; della Piana del Sele; dei Picentini; del Vallo di Diano.

La politica è chiamata a riflettere con attenzione, quando opera e decide in nome dei territori. Dunque, se la scelta è stata determinata dalla necessità di dare una risposta ad un’esigenza fortemente avvertita dalla comunità locale, dalle imprese turistiche e dal mondo produttivo della provincia di Salerno, l’esclusione degli altri territori dal “nome” dell’importante infrastruttura rappresenta un danno d’immagine enorme. Le comunità locali, gli Enti di riferimento, da anni impegnati nel processo di valorizzazione dei territori, partendo dalle loro identità e dunque dalla riconoscibilità dei luoghi, si vedono così esclusi da questa opportunità.

Cosa fare quindi? Chiedere di inserire i toponimi delle altre aree della provincia nel nome dell’aeroporto?

Riteniamo sia banale, se non addirittura stupido tutto questo. Come sindaci del Vallo di Diano chiediamo invece al Governo di mostrare rispetto per le aree interne della nostra provincia, innanzitutto. Di adoperarsi per risolvere al più presto problematiche importanti che danneggiano la crescita socio-economica delle comunità, come ad esempio la qualità della rete viaria di connessione con l’infrastruttura aeroportuale di Salerno. Di pianificare e realizzare Piani di marketing territoriali da parte del Ministero del Turismo capaci di promuovere al meglio le aree interne del salernitano. Di occuparsi con impegno al grande tema dello spopolamento superando le norme che ad oggi impongono la chiusura dei punti nascita nei nostri ospedali, solo perché non raggiungono un target numerico che non tiene conto delle difficoltà e del sacrificio che affrontano le famiglie che scelgono di rimanere nei nostri territori. Che si lascino aperte le nostre scuole, che invece rischiano le chiusure e gli accorpamenti, con enormi disagi per i nostri studenti.

Di questo si deve occupare la politica ed il Governo, se vuole dare risposte concrete alle esigenze dei territori. Cambiare il nome di un aeroporto è solo un grande spot politico-elettorale.

 

Padula (SA) 16.05.2025 

Firmato i Sindaci del PD dei Comuni del Vallo di Diano

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