Aurora: la verità della morte

Aldo Bianchini

Sala Consilina – Sarà riesumato molto probabilmente questa mattina il corpicino della piccola Aurora Babino (tre anni) deceduta lo scorso 3 marzo 2011 nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santobono di Napoli dove era stata trasportata in gravi condizioni dall’ospedale di Polla. Se non sarà riesumato in queste ore, già oggi, comunque, saranno firmati gli incarichi peritali dal Tribunale di Sala Consilina. Ricordo, per la cronaca, che per la triste vicenda di Aurora hanno ricevuto avvisi di garanzia ben ventidue persone tra medici e paramedici distribuiti, quasi in parti uguali, tra gli ospedali di Polla (Curto) e di Napoli (Santobono). Qualche organo di stampa, nei giorni scorsi, ha già anticipato i nominativi dei medici legali che il pm Carlo Rinaldi dovrebbe nominare questa mattina. Si tratterebbe del solito Adamo Maiese e di Calabrese, mentre per la parte civile rimarrebbe sempre il dottor Gangemi.  Il caso è di quelli scottanti ed anche di un certo impatto sull’opinione pubblica che già avanza qualche dubbio sull’eventualità che le nomine dei CTU già annunciati venissero confermate questa mattina dal PM. Nulla da eccepire sulla professionalità dei due medici legali Maiese e Calabrese che hanno sempre dato prova di grande mestiere. Il problema, semmai, è soltanto di carattere di opportunità tenuto conto che almeno il dottor Maiese è sì medico legale ma è dipendente dell’Asl dalla quale dipendono anche tutti i medici e infermieri di Polla. Il motivo di opportunità è tutto qui, per il resto nulla da dire. Ma è una perplessità corposa, questo non li può negare, una perplessità che la magistratura farebbe bene a cancellare subito perché, come dicevo, il caso è di quelli eclatanti e la gente attende giustizia senza ombra alcuna. Ma al di là di questo stato di cose, la notizia del giorno riguarderebbe proprio lo stato di salute della piccola Aurora. Sembrerebbe che la piccola, residente a Teggiano, fosse già stata ricoverata al Santobono agli inizi del 2010 (un anno prima dei fatti luttuosi) per la stessa patologia che nel marzo 2011 l’ha condotta a morte. Su questo aspetto alcuni difensori starebbero incentrando la loro attenzione per la preparazione di un apposito documenti storico difensivo. Purtroppo la piccola e povera Aurora dovrà ancora tribolare prima di riposare in pace e ricevere giustizia.

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