ONE, TWO, THREE, CHACK SI GIRA: 66° EDIZIONE DEL FESTIVAL DI CANNES

Valentina Manzo

Colori, palme, yatch, mega party  inebriano di magia e fanno da cornice al Red Carpet più atteso dell’anno. La 66° Edizione del Festival di Cannes inaugura con La premiere de Il Grande Gatsby, dal 15 al 26 maggio.

La Croisette farà da sfondo all’ingente numero di stelle hollywoodiane che si susseguiranno in questi giorni per prendere parte alla kermesse cinematografica, divenuta ormai una sorta di ibrido in cui è possibile trovare attori, registi, generi che si fortificano, si adeguano e si mixano concedendosi gentilmente su grande richiesta a qualche autografo.

Nel Il Grande Gatsby  c’era attesa per la performance di Leonardo Di Caprio che doveva reggere il confronto con Alan Ladd e Robert Redford, interpreti di Jay Gatsby prima di lui per i registi di Elliott Nugent e Jack Clayton (la prima versione arrivò nel 1926 un anno dopo il romanzo, ed era muta) perché in passato questo romanzo al cinema non aveva mai trovato una sua realizzazione piena.                          Distribuito dalla Warner Bros sarà proiettato nelle nostre sale cinematografiche da Giovedì 23 maggio, la reazione dei giornalisti non è stata così entusiasmante per esser adeguato ad un kolossal da più di 100 milioni di dollari nella sala Lumière, piena in tutti o quasi i suoi 3200 posti. Limitatisi ad apprezzare i dettagli, come la comprimaria Isla Fisher, sempre più brava, e la scenografia di Catherine Martin (soprattutto nella casa di Gatsby). Troppo poco, per uno dei film più attesi e costosi dell’anno. Madrina del festival Audrey Tautou, la sera di ieri ha visto splendere anche una magnifica Nicole Kidman che si è presentata al dinner pre- festival, in una longuette magnifica acconciatura retrò e vertiginose Jimmy Choo, insieme agli altri membri della giuria capitanata da Steven Spileberg; sostenuto in giuria dal brillante e tarantiniano premio Oscar Christoph Waltz. Oltre a loro anche la regista scozzese Lynne Ramsay , alla bollywoodiana attrice Vidya Balan, testimone dell’anniversario dei 100 anni del cinema indiano, la regista Naomi Kawakase, il regista rumeno Christian Mungiu Palma d’Oro nel 2007, l’attore francese Daniel Auteuil (premiato a Cannes 1996) e l’illustre collega Ang Lee quest’anno Oscar per il suo “Vita di Pi”.

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