Bersaglieri: ma quanto ci sono costati ?

Ald Bianchini

SALERNO – Il nostro da secoli viene definito il “Bel Paese” perché accade di tutto e di più, di tutto e il contrario di tutto. Ci siamo assuefatti a questo stato di cose che non ci sfiora più neppure la più pallida intenzione di chiedere, di informarci, di sapere, di partecipare, insomma di capire perché tutto questo accade. Vorrei parlare di una cosa semplicissima e porre una domanda che ormai è diventata desueta: <<Quanto ci sono costati i bersaglieri a Salerno ?>>. Preciso subito che non è una domanda retorica e neppure provocatoria, non vuole essere insidiosa né tantomeno insolente. E’ semplicemente una domanda giusta che ogni cittadino comune, come lo sono anche io, dovrebbe porsi e porre quando si trova di fronte alla eventualità di una spesa con danaro pubblico. Insomma, per dirla tutta, il raduno nazionale delle penne nere a Salerno è stato certamente un avvenimento (con chiari e scuri)  di prima grandezza e bisogna complimentarsi con chi lo ha pensato, ideato, organizzato e realizzato. Fin qui non ci piove. Ma non piove nemmeno sul fatto che quando c’è di mezzo danaro pubblico ci dovrebbe sempre essere qualcuno pronto e disponibile a darne conto. Purtroppo siamo abituati, da sempre, alle conferenze stampa di presentazione degli avvenimenti con l’elencazione dei personaggi, dei siti, dei mezzi e delle ripercussioni in campo provinciale, regionale e nazionale ma mai e poi mai abbiamo assistito ad una conferenza stampa consuntiva nel corso della quale, a bocce ferme, venga analizzato l’evento e vengano dettagliatamente indicate le risorse impegnate e il danaro pubblico investito insomma una specie di consuntivo pubblico a tutela sia di chi si è impegnato nell’organizzazione dell’evento che delle istituzioni pubbliche che hanno investito danaro pubblico nella speranza (quasi mai realisticamente concreta !!) di ricadute positive per il territorio in termini di economia, sviluppo e occupazione (anche precaria e a tempo determinato). In definitiva gli eventi pubblici si organizzano anche per questo, o io sono davvero su un altro pianeta. Purtroppo la stampa segue le conferenze, fa la cronaca dell’avvenimento e il giorno dopo passa ad altro senza mai chiedere conto e ragione come dovrebbe anche essere tra i suoi compiti per non rischiare di fare solo veline. Ebbene per quanto mi è possibile ricordare negli ultimi decenni soltanto una volta l’assessore Adriano Bellacosa tentò di fare una cosa del genere per la BIT 2010, però per cause di forza maggiore (data la concomitanza di un altro appuntamento !!) la conferenza saltò proprio la mattina in cui era stata programmata. Non ho mai capito perché una cosa che dovrebbe essere la normalità diventa, in questo Paese, una cosa eccezionale da evitare sempre. Ovviamente quello che dico riguarda tutte le grandi e piccole manifestazioni che si svolgono sul nostro territorio, non conosco le altre realtà e, quindi, non posso azzardare giudizi e confronti. Eppure di danaro pubblico ne viene speso davvero tanto, si parla di svariati milioni di euro all’anno e non di bruscolini; anche la concessione di un contributo, pur semplice ed esiguo che sia, dovrebbe essere condizionato non solo ad un progetto preventivo ma anche, se non soprattutto, ad un resoconto finale. Per buona pace di tutti l’organizzazione dell’evento nazionale legato al raduno dei bersaglieri a Salerno farà una conferenza consuntiva ? Nelle prossime settimane avremo la risposta.

One thought on “Bersaglieri: ma quanto ci sono costati ?

  1. Ah,Bianchini…non penne nere ma piume di gallo cedrone! le penne sono degli alpini!…..questo fu oggetto di un cazziatone di un mio colonnello comandante dei bersaglieri dove ero inquadrato come Comandante del Corpo Automobilistico! Guai ad insidiare la retorica dei Bersaglieri! Mi capisci??????!!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *