In sciopero gli studenti del ProfAgri di Salerno per una “scuola migliore”


Giovanna Naddeo
“ Basta starvene con le mani conserte, aiutate la nostra scuola che cade a pezzi!”. Questo il grande urlo degli studenti del plesso di Via delle Calabrie dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura (ProfAgri) di Salerno, i quali sono in sciopero dalle ore 8,15 di martedì 13 ottobre 2015 per denunciare lo stato di totale abbandono del loro edificio scolastico.
Dopo numerosi reclami scritti e verbali, in totale mancanza di responsi o esiti, la situazione dell’intero plesso edilizio e’ delle peggiori: il solaio del corridoio del primo piano, ospitante le due classi prime (14-15 anni, alunni quindi minorenni) si ritrova impregnato d’acqua, con cedimenti di intonaco e macchie provocate dalla muffa. Nella stessa situazione si trovano anche i bagni del personale di segreteria e tutti gli uffici della struttura, costantemente allagati.
A detta del Dirigente Scolastico, prof. Alessandro Turchi, gli alunni del ProfAgri di Salerno sono stati abbandonati dalla Provincia.

Per questo motivo l’intero corpo studentesco, dopo aver tentato di “bonificare” le aule e salvare dalla furia dell’acqua documenti ufficiali e pagelle risalenti anni ‘60, hanno deciso di dire basta, e continuare a protestare contro tutte le autorità.
“ Lasciamo che l’Agricoltura occupi il posto che le spetta! Smettiamo di inquinare l’ambiente e, soprattutto, che si contenta agli studenti del ProfAgri di proseguire nel migliore dei modi il loro corso di studi, di importanza primaria per la vita dell’uomo!” hanno urlato i ragazzi.

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