Pinguini: ma a Salerno dove sono finiti ?

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Proprio qualche giorno fa ho scritto un articolo dal titolo “Palme e pinguini: da Milano a Salerno … gli scempi degli ex comunisti” per commentare innanzitutto la contestazione che i milanesi stanno manifestando contro l’amministrazione comunale 0per le palme messe a dimora in Piazza Duomo. I milanesi hanno capito subito che quello è uno scempio e pur avendo votato il sindaco Giuseppe Sala adesso lo contestano per non aver concertato con la città il supposto geniale progetto di pochi. Qualcuno ha ironizzato sulle palme e pur sapendo che le stesse possono resistere ad una temperatura di -14 hanno suggerito al sindaco Sala di procedere all’installazione di un impianto di riscaldamento per le rigide temperature invernali. A Salerno una cosa del genere non accadrebbe mai anche se i pinguini sugli scogli sono stati una vera scelta scellerata; imporre ai pinguini di rimanere al sole cocente per giornate intere è stato come traslocare l’orso polare a Miami in Florida. Sto scrivendo al passato per la faccenda pinguini perché, amici lettori, ieri pomeriggio passeggiando per il lungomare di Salerno ho visto che i pinguini non ci sono più. Tra me e me ho pensato e forse sperato, ma non più di tanto, che Vincenzo De Luca avendo letto il mio articolo avesse prontamente disposto il loro allontanamento dagli scogli per una località più sicura. Mi sono fermato per scattare la foto che vedete pubblicata, quando alle mie spalle ho sentito un signore che diceva: “I pinguini sono morti dal caldo”; mi conosceva, ecco perché si è lasciato andare ad una simile affermazione. Gli ho chiesto, comunque, se aveva notizie sicure sulla fine dei pinguini; sorridendo mi ha risposto: “Li hanno ricoverati in due celle frigorifere, poverini erano ridotti proprio male”. La conversazione è finita con una risata; sappiamo bene che i pinguini erano finti e che, quindi, non avrebbero mai sofferto le escursioni termiche. Il problema, però, c’è tutto in quanto i pinguini sono spariti e non si sa dove siano finiti. Insomma come dire che a Salerno per queste cose non ne va bene una; le fontane non funzionano e molte di esse sono state trasformate in giardinetti pensili che ora si sono pieni di erbacce; i marciapiedi sono tutti sconnessi; le strade sono sporche; aumentano le scritte sui muri; molte cose vanno a rotoli e si sono messi anche i pinguini. Probabilmente il maltempo li ha spiantati e sono precipitati negli anfratti degli scogli; speriamo che nessuno decida di andare a raccoglierli per ricollocarli di nuovo al loro posto d’origine. Il caso lo ha aiutato, ora dobbiamo vedere se il capo deciderà di nuovo di reiterare lo scempio.

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