il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

CERTOSA: tra moglie e marito non ci mettere il dito !!

 

 

 

 

 

 

 

Aldo Bianchini – Ennio Sica

 

PADULA – Continua la nostra inchiesta giornalistica sul famoso “Accordo di Valorizzazione” della Certosa di San Lorenzo di Padula, sottoscritto nel 2017 da Polo Museale della Campania e Comune di Padula; in base all’accordo la Comunità Montana Vallo di Diano attraverso un concorso licenziato dalla Centrale Unica degli Appalti ha potuto attribuire al Consorzio Arte’m-net di Napoli la gestione dei servizi diretti alla valorizzazione dell’imponente monumento.

            Il titolo di questa puntata è niente altro che una massima tramandata nei secoli e che, nel nostro caso, potrebbe rappresentare al meglio il rapporto, non nella sua accezione privata (dalla quale ci manteniamo lontanissimi) ma in quella pubblica, di Guido Savarese (tra i massimi responsabili del consorzio Arte’m-net) e Mariella Utili, già direttrice del Polo Museale Campano; i due, per chi già non lo sapesse, sono marito e moglie da alcuni decenni.

            Il primo, Savarese, con le sue aziende si interessa di appalti pubblici per la gestione dei servizi in musei e monumenti storici facenti capo al Ministero dei Beni Artistici e Ambientali e gestiti dai vari Poli Museali regionali dove, per uno strano caso del destino, in quello di Napoli e della Campania c’è stata per diversi anni come direttrice la seconda, Utili, cioè la moglie del primo.

            Si apre, così, un visibile ed enorme “presunto conflitto di interessi” in quanto le aziende del Savarese non solo si aggiudicano gli appalti in varie zone del Paese ma se li aggiudica soprattutto in Campania dove la moglie è stata direttrice del Polo Museale; tra i tanti appalti citiamo soltanto quello relativo al catalogo dal titolo “Rosantico. Natura, bellezza, gusto, profumi di Paestum, Padula e Velia”. Abbiamo indicato questo appalto per far capire a tutti che la Centrale Unica degli Appalti (incardinata presso la Comunità Montana) aveva a sua disposizione in archivio materiale a sufficienza per giudicare meglio la domanda dell’Arte’m-net.

            Anche perché è proprio su questo appalto che arriva il primo intoppo per il Consorzio in quanto la Soc. Cinecittà Allestimenti Tematizzazioni presenta ricorso al Tar Campania contro l’aggiudica della gara; siamo agli inizi del 2015. Ciò nonostante, in data 2 ottobre 2015, la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Pompei – Ercolano e Stabia procede alla stipula del contratto con il Consorzio “Arte’m-net” per 1.843.504,76 di euro escluso Iva.

            Interviene anche l’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione del mitico Raffaele Cantone) che in data 21 aprile 2016 rileva  la “sussistenza di un’ipotesi di conflitto di interessi nei confronti del soprintendente Massimo Osanna, nella sua veste di responsabile del procedimento e come presidente della Commissione di concorso perché uno dei candidati, risultato poi secondo classificato e quindi in posizione utile per la stipula di un contratto, sarebbe stato nel 2012 vincitore di una borsa di ricerca della Fondazione Von Dumboldt  presso la scuola di specializzazione di Matera, all’epoca diretta da Massimo Osanna, nonché coautore di un volume curato assieme al medesimo”; in ballo c’è il “grande progetto Pompei” curato dalla direttrice del Polo Mariella Utili che, a tanto, sarebbe stata selezionata dall’Osanna.

            Dalla stessa interrogazione, a risposta in commissione, presentata all’attenzione del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo dai parlamentari “Gallo, Vacca, D’Uva, Valente, Brescia, Colonnese e Agostinelli (dalla quale abbiamo rilevato anche le notizie su Osanna) si legge testualmente: “Risulterebbero ulteriori elementi concernenti il Consorzio Arte’m-net che, a quanto consta agli interroganti, potrebbero sollevare dubbi di conflitti di interessi o comunque collegamenti atti a favorire il suddetto Consorzio, che sono rappresentati dal fatto che Maria Utili, direttrice del polo museale della Campania, è la moglie di Guido Savarese, direttore editoriale del predetto Consorzio”.

            Nelle prossime puntate ovviamente cercheremo di esaminare anche il perché del trasferimento della Utili (promoveatur ut amoveatur ?) che si apre a molteplici considerazioni; ci corre comunque l’obbligo di precisare che, per quanto ci riguarda, non è possibile gridare subito allo scandalo del conflitto di interessi quando ci si trova di fronte soltanto ad un fatto conclamato, risaputo e noto a tutti come quello di essere marito e moglie.

            E’ utile precisare prima di chiudere e di darvi appuntamento alla prossima puntata che l’interrogazione parlamentare, come spesso accade, non ha prodotto effetti diretti ma soltanto indiretti perché, di fatto, la Utili è stata trasferita e sul suo trasferimento si sono accesi almeno due opinioni contrapposte.

            Vi lasciamo con una domanda: “Ma i componenti la Centrale Unica degli Appalti, incardinata presso la Comunità Montana, queste cose che stiamo incominciando a raccontare noi le sapevano o no ?”.

2 Commenti

  1. Caro Aldo, ti leggo, sempre, con grandissimo piacere. Colgo l’ occasione per porgerti affettuosi saluti.

  2. Gentilissimo direttore la seguo da sempre, da quando Lei a mio personale parere ha descritto con dovizia di particolari e studio la tangentopoli salernitana, trovo le sue riflessioni sempre puntuali. Nel caso di specie che la D.ssa Utili e il Sig. Savarese siano marito e moglie a Padula lo sanno anche i pastori sui monti, quindi che la cosa sia nota anche alla Centrale di Committenza della C.M. VALLO DI DIANO. BUONA SERATA

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