MINORI: “mazz e panell fann i figli bell ?” … la condanna della maestra di Poggiomarino e la vittoria dell’avv. Giovanni Falci

 

 

Aldo Bianchini

 

TORRE ANNUNZIATA (NA) – La domanda che ci accompagna da tempo è: “Davvero mazz e panell fann i figli bell ?”; sembrerebbe proprio di no. Nei tempi moderni, difatti, quel detto antico è stato travolto e stravolto dall’atteggiamento molto spesso molto aggressivo e disarmante degli insegnanti e dall’atteggiamento molto spesso permissivo delle famiglie. Gli insegnanti credono di poter continuare con quelle pratiche che fino a qualche decennio fa non suscitavano alcuna indignazione e, quindi, addirittura ad estremizzarle con comportamenti davvero riprovevoli. Le famiglie non più in grado di garantire la necessaria educazione ed al fine di recuperare i vuoti affettivi e relazionali con i propri figli cercano di scaricare ogni tipo di responsabilità, sul piano diseducativo, sulla scuola e sui docenti che alla fine finiscono per essere fatalmente l’anello debole del difficile rapporto tra scuola – allievi – famiglie.

Non a caso, e non per caso, molti processi incardinati a carico dei maestri e delle maestre finiscono, poi, nel nulla dopo persecuzioni mediatiche a dir poco vergognose e dopo essere stati messi alla gogna ancora prima di un qualsiasi pronunciamento giudiziario.

Il compito del docente è difficilissimo, così come è il compito in tanti altri settori in cui l’operatore deve avere a che fare con la parte più debole e soccombente (scolari, studenti, anziani, diversamente abili, ecc.); ci vorrebbe, quindi, sia da parte degli operatori che delle famiglie un attimo di pausa riflessiva, poi di concertazione ed infine di decisione. Qui, invece, si è passati dal permissivismo assoluto alla tolleranza zero; e la frittata è fatta.

Se come dicevo la stragrande maggioranza dei processi contro i docenti finisce nel nulla, nel caso della “maestra di Poggiomarino” non è andata così; a condurre verso una decisione afflittiva, almeno in  primo grado, della maestra è stata, tra l’altro l’opera capillare certosina svolta, quale difensore di una delle parti civili, dall’avv. Giovanni Falci (ottimo penalista salernitano) e dai suoi colleghi Lucia Cerino e Dario Noschese.

Difatti, venerdì 28 giugno 2019, il Giudice Monocratico del Tribunale di Torre Annunziata dott. Sena ha emesso una sentenza durissima infliggendo la pena di anni 3 e mesi 3 di reclusione alla sig.ra S.M. maestra in servizio nel plesso “Miranda” della scuola materna di Poggiomarino condannando la stessa e il MIUR al risarcimento dei danni nei confronti dei bambini costituitisi parte civile.

I fatti risalgono al dicembre 2016 allorquando alcune madri dei bambini allievi della M.S. e di F.T., hanno presentato denuncia ai Carabinieri di Poggiomarino dopo aver riferito i fatti anche alla Dirigente Scolastica del plesso che non ha ritenuto di prendere provvedimenti in merito.

Dopo soli 13 giorni dei 20 autorizzati, di intercettazioni ambientali con telecamere installate nell’aula, i Carabinieri chiedevano al PM di procedere perché non riuscivano a sopportare di assistere ai maltrattamenti che monitoravano con le telecamere.

A maggio 2017 infatti scattavano le manette per le due maestre che venivano ristrette agli arresti domiciliari.

F.T. a novembre 2017 patteggiava la pena, mentre M.S. affrontava il dibattimento.

avvocato Giovanni Falci

12 bambine si costituivano parte civile con il patrocinio degli avv.ti Giovanni Falci, Lucia Cerino e Dario Noschese tutti del Foro di Salerno i quali chiedevano e ottenevano la citazione in giudizio del responsabile civile individuato nel Provveditore agli Studi e nel Ministro della Istruzione.

Inoltre le parti civili provvedevano a fare eseguire sui minori una consulenza da parte del Dott. Gennaro Imperatore già garante dell’infanzia della Regione Campania.

L’altro ieri, venerdì scorso, l’esito con la sentenza di condanna anche nei confronti del Ministro che avrebbe dovuto vigilare con maggiore attenzione sulle maestre e anche sul loro grado di attitudine a svolgere mansioni così delicate e importanti.

La frase che spesso le insegnanti si scambiavano per giustificare, anche ridendo, il loro comportamento malvagio e violento era “mazz e panell fann i figli bell”.

Per loro, però, quell’antico detto non ha funzionato; sta di fatto che quel metodo ha arrecato non pochi danni ai bambini che, come ha detto il perito di parte dott. Imperatore, hanno vissuto su di loro o hanno visto infliggere ad altri compagni violenze di ogni genere, dagli schiaffi alla testa e ad altre parti del corpo, alla costrizione fisica di stare con la testa sul banco, all’essere trascinati per terra dentro e furi dell’aula, al vedersi privati del pasto ed altro ancora.

La “giustificazione” di M.S. di “essere all’antica” chiaramente è naufragata di fronte ad una evidenza talmente eloquente ed inquietante da avere fatto chiedere ai Carabinieri di interrompere il servizio di intercettazione perché inaccettabile assistere senza intervenire.

Una nuova brillante difesa legale e tecnica da parte dello staff di avvocati che fa capo a Giovanni Falci che, conferma, ancora una volta di essere capace di vivere e di entrare nel processo con un “quid intuitivo” che pochi altri possono vantare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *