Sting: una straordinaria carriera lunga quarant’anni

 

dal dr. Vincenzo Mele

SALERNO – Gordon Matthew Thomas Sumner, in arte Sting, è arrivato ai quarant’anni di carriera, vendendo milioni di dischi in tutto il mondo e scrivendo hit che sono rimaste nell’immaginario collettivo come “Every breath you take”, “Walking on the moon” o “If you love somebody set them free”, “Shape of my heart” fino al recente album in duetto con il rapper Shaggy con “Don’t make me wait” e “Just one lifetime”.
Nato il 2 Ottobre 1951 a Newcastle-Upon-Tyne, Inghilterra Nord-Orientale, a 12 anni iniziò a suonare la chitarra per poi approcciarsi al basso quando era adolescente. Cresciuto in un’area allora trainata dall’industria cantieristica, ha più volte riferito del momento in cui decise di mettere da parte il più stabile futuro in tale settore per abbracciare la chitarra che da subito gli parve “un’amica per la vita”. Nel 1977 fonda insieme al batterista Stewart Copeland e al chitarrista Henry Padovani (rimpiazzato poi da Andy Summers) i Police. Divennero noti grazie ad album come “Outlandos d’Amour”, “Regatta de blanc”, “Zenyatta Mondatta” e con celeberrime canzoni come “Message in the bottle”, “Roxanne”, “Can’t stand losing you”, “Walking on the moon” e l’evergreen “Every breath you take”. Il trio ricevette molti premi tra cui vari Grammy per la “Miglior canzone dell’anno”, la “Miglior interpretazione vocale di un gruppo” e “Miglior canzone Rock strumentale”.
Con “Synchronicity” nel 1983 la band si sciolse e a quel punto Sting cominciò a lanciarsi con album solisti come “The Dream of the Blue Turtles”, “…Nothing like the sun” e “The soul cages”. Si affermò con canzoni come “Russians”, “Fragile”, “All this time”, “Mad about you”, “Brand new day”, “Desert Rose”, ma soprattutto una pietra miliare non solo del Rock ma della sua identità musicale “Englishman in New York”.
Celeberrime le sue numerose collaborazioni tra cui la più famosa è, senza dubbio, “Money for nothing” con i Dire Straits, presente nell’album “Brothers in arms” del 1985.
Parallelamente alla musica Sting ha recitato in film come “Quadrophenia”, “Stormy Monday – Lunedì di tempesta”, “Lock & Stock – Pazzi scatenati” e “Zoolander 2”. L’artista ha prestato anche la voce in una puntata de “I Simpson” e ha recitato ad una puntata della serie “Ally McBeal”. Inoltre è impegnato in iniziative a sfondo ambientale ed umanitario: ha fondato la “Rainforest Foundation” con il supporto di Amnesty International, partecipando al famosissimo “Live Aid”, organizzato nel 1985, al “Live 8” nel 2005 e, con i riformati Police, al “Live Earth” nel 2007. Nel 2016 ha manifestato parere contrario riguardo la Brexit.
Attualmente lavora e vive tra gli Stati Uniti, l’Inghilterra e l’Italia, alloggiando in particolare in Toscana.
Nonostante la fama mondiale, Sting ogni tanto torna nuovamente “geordie” Gordon: lo dimostrano album solisti al limite della musica Folk come “If on a winter’s night”, in cui raccoglie testi e leggende britanniche legate all’inverno ed al Natale, rielaborandole nel suo inconfondibile stile, e “The last ship”, un tributo alla decaduta industria cantieristica della sua area di nascita, ormai sostituita da un fiorente settore terziario.

 

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