2 GIUGNO 2021 FESTA DELLA REPUBBLICA :BUON COMPLEANNO ITALIA, DALLA CITTA’ DI SALA CONSILINA (SA) E DAL GRUPPO ‘’VOLONTARI CIVICI’’, SEZIONE CULTURA.

 

Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

Sala Consilina (SA) ,2 giugno 2021 .Il gruppo ‘’Volontari Civici’’,sezione cultura,coordinati dal portavoce Dott. Alfonso D’Arco ,promuovono in modo totalmente gratuito in sinergia con  il Comune di Sala Consilina,progetti culturali da realizzare nella comunità Salese .Consigliera Comunale delegata al Gruppo Volontari Civici,sezione cultura,è la Sig.ra Rosa Melillo.Il Gruppo ‘’Volontari Civici’’ , l’anno scorso,il 2 giugno, in occasione della festa della Repubblica, ha pubblicato un breve  opuscolo sulla Costituzione,la PREFAZIONE di Alfonso D’Arco , I SIMBOLI DELLA REPUBBLICA di Giovanni Arpea , LA TUTELA DELLA SALUTE di Alfonso D’Arco , LA GRATITUDINE di Elvira Pappafico , LA FAMIGLIA NELLA COSTITUZIONE ITALIANA di Giuseppe Paglia, ANRÀ TUTTO BENE? di Mariella Piegari, AMBIENTE E DIRITTO di Mario Tierno, LA VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE di Elisabetta Giordano, LA RAGIONEVOLE DURATA DEL GIUSTO PROCESSO NELLA COSTITUZIONE di Pietro Cusati ,il BUON COMPLEANNO ITALIA! di Carmine Salomone e infine le Referenze Fotografiche ed Elaborazioni Grafiche di Giovanni Arpea. Nella prefazione il Coordinatore e portavoce Dott. Alfonso D’Arco ha sottolineato che   l’Italia sta vivendo un momento di grande difficoltà dovuto all’ingombrante presenza di una terribile quanto pericolosa pandemia provocata dal COVID 19. I cittadini, soprattutto gli ultrasessantenni, sono chiusi nelle proprie abitazioni per difendersi dagli incombenti pericoli di contagio. Non siamo più gli stessi, perché nel contagio abbiamo capito di essere ciascuno per l’altro, al contempo, pericolo e salvezza, minaccia e rassicurazione, abbandonando le false certezze dell’io autosufficiente e sovrano. Abbiamo bisogno di curare lo spirito e noi Volontari Civici ci sentiamo coinvolti in prima linea affinché la cultura non si fermi. Impegniamoci tutti quanti affinché le biblioteche, nel rispetto delle regole di sicurezza, riaprano, tornino a funzionare, siano per tutti un luogo in cui si pratichi la terapia intensiva dello spirito. Abbiamo realizzato una serie di commenti ad alcuni articoli della Costituzione Italiana allo scopo di dare un piccolo contributo teso a sottolineare l’identità e la memoria storica della nostra Nazione. Riportiamo per motivi di spazio  due interventi la gratitudine della Prof,ssa Elvira Papafico e Andrà tutto bene? Della Prof.ssa Mariella Piegari.LA GRATITUDINE della Prof.ssa  Elvira Pappafico :‘’Gratitudine? Cosa è? Un sentimento di riconoscenza verso chi ci ha fatto e ci fa del bene e che dovremmo ricambiare. Un esempio di gratitudine ci è offerto dal Vangelo di Luca di cui è nota la parabola del Fariseo che professava di non essere adultero, ladro, ipocrita ed ingiusto, di osservare i precetti religiosi e di essere puntuale nel pagare le tasse, mentre il pubblicano nell’Antica Roma, colui che provvedeva alla riscossione delle tasse e gabelle era spesso esoso. Per estensione, oggi, viene definito pubblicano chi è avido. Invece, il pubblicano di cui ci parla l’evangelista Luca non osò alzare il volto al cielo, sapendo di non essere virtuoso disse: “O Dio, abbi pietà di un peccatore!”. Fu quest’uomo che tornò a casa giustificato perché si era umiliato, e non il fariseo che si era innalzato. La gratitudine si osserva e si riconosce se si è umili e si ha fiducia in chi ci rende un servizio. È gratitudine quella che ci fa riconoscere il perdono di chi ce lo offre anche se siamo stati peccatori. È importante essere riconoscenti verso coloro che ci offrono amicizia e solidarietà, specie in questi momenti così drammatici che stiamo vivendo e ci sentiamo indifesi contro un nemico invisibile, come è stata definita la pandemia che ha travolto e sconvolto il mondo intero. E tutti dobbiamo essere grati ai medici che sono sempre in prima linea, molti dei quali hanno rischiato e rischiano la propria vita per salvare quella degli altri; gratitudine alle forze dell’ordine sempre allertate nell’assicurare l’incolumità dei cittadini; gratitudine per tutti quei volontari, molti dei quali giovanissimi, che sono pronti ad assistere e soccorrere tutti quelli che sono soli e senza sostegno. Sappiamo tutti che nel nostro Vallo di Diano si è spento di corona virus il vigile del fuoco Luigi Morello, noto per la sua generosità e per aver soccorso, mantenendo l’incognita, alcuni anni fa, una bambina colta da un improvviso malore sull’autostrada salvandole la vita, tant’è che la madre, grata al vigile, avrebbe voluto conoscerne l’identità per dimostrargli la sua riconoscenza. Ma, egli, umilmente tacque di sé, allontanandosi felice solo per aver compiuto una buona azione. Ed ora, questa persona scomparsa perché contagiata nell’assolvere il proprio dovere, incurante del pericolo è divenuto per noi tutti un eroe, anche se lui, generoso e umile, non avrebbe voluto essere considerato tale. (riferimento all’art. 30 della Costituzione Italiana)’’.ANRÀ TUTTO BENE? Della Prof.ssa  Mariella Piegari :‘’Partiamo dal significato di alcune parole per capire se effettivamente sarà così. • DIGNITÀ Condizione di nobiltà morale che ogni uomo, in quanto persona, deve sentire nei confronti di se stesso e tradurre in comportamenti e contegni adeguati. Sinonimi: decoro, elevatezza morale, onore, rispettabilità. • SOLIDARIETÀ È la condivisione di beni, idee, propositi e responsabilità in un rapporto di reciproco sostegno che collega una collettività nella coscienza di comuni interessi. Mostrare solidarietà verso gli altri vuol dire partecipare ai problemi di chi fa parte della nostra comunità e sentire un legame altruistico con essi. In particolare nella nostra Costituzione, all’art. 2, viene affermato che la solidarietà è un dovere dell’uomo. Infatti quest’articolo stabilisce che i «diritti inviolabili» e i «doveri inderogabili» dell’uomo sono elementi strettamente collegati nella struttura del nostro Stato. Per esempio, ogni cittadino ha l’obbligo di istruirsi non solo per sviluppare la propria personalità (il che è un suo diritto), ma anche per dare il proprio contributo al progresso generale della società in cui vive (il che è un suo dovere); anche il lavoro, come l’istruzione, non è, dunque, solo un diritto, ma un dovere. Essere solidale con gli altri può anche rappresentare un limite ai propri diritti, ma è una limitazione necessaria perché garantisce il mantenimento e lo sviluppo della società e dello Stato. Questo ad esempio è quanto abbiamo sperimentato, in questo periodo di pandemia, nella limitazione alla nostra libertà personale. Riprendendo l’articolo 2 della Costituzione leggiamo che la solidarietà si manifesta in tre forme: politica, economica e sociale. – La solidarietà politica consiste nell’interessarsi ai problemi dello Stato, quindi nel partecipare alla vita politica del nostro Paese; andando a votare, partecipando a dibattiti e a manifestazioni che riguardano problemi sociali come, per esempio, la lotta alla criminalità organizzata o la difesa dell’ambiente. – La solidarietà economica richiede che ciascuno paghi le tasse, le imposte e ogni altro tributo speciale affinché lo Stato possa provvedere ai bisogni pubblici e allo sviluppo generale del Paese. – La solidarietà sociale, infine, è quel sentimento di umanità che ci spinge a interessarci dei bisogni dei nostri simili e alle loro difficoltà. In questi tempi di pandemia abbiamo visto tanti cittadini dare dimostrazione di appartenenza alla Nazione con comportamenti di solidarietà ed amore per il bisognoso, non dimenticheremo il paniere solidale napoletano; i tanti centri di solidarietà, nati spontaneamente, per portare cibo a chi non aveva nulla da mettere a tavola per i propri figli; i tanti che hanno dato, generosamente, ai centri Caritas e alla protezione civile non solo denaro ma anche la loro disponibilità. Nel contempo altrettante persone, prive di qualunque dignità, hanno approfittato della situazione per pensare unicamente ai propri interessi economici. Partendo dai grandi gruppi che hanno lucrato 12 perfino sulle mascherine e finendo ai tanti Professionisti quali Notai, Avvocati, Ingegneri, Medici ecc. tutti che hanno chiesto di attingere ai bonus stanziati dallo stato. Tanti di questi sicuramente non avevano bisogno di quel bonus per sopravvivere. Eppure lo hanno richiesto ritenendolo un loro diritto. Quanti fra questi ritengono, allo stesso modo, un dovere morale pagare le tasse? Pochi, considerata la mole enorme di evasione fiscale presente in Italia. Sono state tolte risorse a tanta gente che ne aveva effettivo bisogno. In tutta questa manna dal cielo di contributi piovuti a pioggia quanta parte è effettivamente andata a chi vive sulla soglia della povertà? Ce lo possiamo permettere? Questo ulteriore debito sarà accollato dallo Stato e quindi da tutti noi; quale macigno lasceremo sulla testa dei nostri figli e nipoti, oltre quello che già abbiamo? In questo modo la convivenza civile diventa fragile, disordinata, caotica, avvelenata dagli egoismi individuali, se ogni cittadino non si impegna seriamente nell’adempimento dei propri doveri e riacquistando la propria DIGNITÀ. Fino a quando non capiremo che uno stato si regge anche su un ricevere, secondo le proprie capacità e possibilità, non potremo mai definirci Cittadini. La nostra Sanità, che ha fatto argine a questa pandemia, la Scuola e i Servizi in generale sono possibili solo se i Cittadini pagano le tasse non dimentichiamolo! Ritornando alla domanda originale: Andrà tutto bene? Abbiamo imparato qualcosa da questa pandemia? Siamo diventati migliori? Cambierà qualcosa dopo? Io non so dare una risposta positiva, e non perché pessimista, perché il concetto di solidarietà, la considerazione dell’altrui necessità, la disponibilità a guardare l’altro senza giudizio, credo siano poco motivati in tanti di noi dove spesso l’indifferenza e il proprio egoismo prevalgono, a danno degli altri o della collettività. Anche la Pandemia non è stata uguale per tutti, purtroppo! Speriamo bene!!

 

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